Modifica dell’art.2 penultimo capoverso del disciplinare e del punto 3.2 del Documento Unico : La modifica elimina la percentuale massima del peso del tegumento sul peso totale e la sostituisce con una definizione qualitativa.
Modifica dell’art.2 ultimo capoverso del disciplinare : la modifica elimina il riferimento alle categorie Extra e Prima.
Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare di produzione di una denominazione di origine protetta o di un’indicazione geografica protetta nel settore dei prodotti agricoli e alimentari di cui all’articolo 6 ter, paragrafi 2 e 3, del regolamento delegato (UE) n. 664/2014 della Commissione
(C/2025/505)
La presente comunicazione è pubblicata conformemente all’articolo 6 ter, paragrafo 5, del regolamento delegato (UE) n. 664/2014 della Commissione (1).
COMUNICAZIONE DELL’APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA ORDINARIA DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA O DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA ORIGINARIA DI UNO STATO MEMBRO
«Fagioli Bianchi di Rotonda»
N. UE: PDO-IT-0683-AM01 – 25 ottobre 2024
DOP (X) IGP ( )
1. Nome del prodotto
«Fagioli Bianchi di Rotonda»
2. Stato membro cui appartiene la zona geografica
Italia
3. Autorità dello Stato membro che comunica la modifica ordinaria
MINISTERO DELL’AGRICOLTURA, DELLA SOVRANITA’ ALIMENTARE E DELLE FORESTE- PQA 1
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4. Descrizione della o delle modifiche approvate
Spiegazione del perché la o le modifiche rientrano nella definizione di modifica standard di cui all’articolo 53, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1151/2012:
Le modifiche apportate al Disciplinare e al Documento Unico rientrano nell’ambito delle modifiche ordinarie ai sensi dall’art. 53 del regolamento(UE) n. 1151/2012, come modificato dal regolamento (UE) 2021/2117 in quanto:
a)
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non includono una modifica del nome della denominazione d’origine protetta o dell’indicazione geografica protetta, o dell’uso di tale denominazione;
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b)
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non rischiano di alterare il legame di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera b), per le denominazioni d’origine protette o il collegamento di cui all’articolo 5, paragrafo 2, lettera b), per le indicazioni geografiche protette;
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c)
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non riguardano una specialità tradizionale garantita; o
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d)
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non comportano ulteriori restrizioni sulla commercializzazione del prodotto.
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1. Modifica dell’art.2 penultimo capoverso del disciplinare e del punto 3.2 del Documento Unico
La modifica elimina la percentuale massima del peso del tegumento sul peso totale e la sostituisce con una definizione qualitativa.
La frase «La percentuale di tegumento dei “Fagioli Bianchi di Rotonda” non deve essere superiore al 6 % rispetto al peso totale.» viene sostituita da «Tegumento particolarmente sottile, impercettibile dopo cottura.»
La quantificazione della percentuale di tegumento, risulta di fatto problematica non esistendo allo stato attuale un organismo/laboratorio di controllo accreditato per la misurazione certificata di questo parametro.
La modifica richiesta non impatta né sulla qualità del prodotto commercializzato né va a discapito del consumatore in quanto nulla toglie alle caratteristiche dei fagioli immessi sul mercato. Infatti, resta inalterata sia la sottolineatura del legame tra le caratteristiche del suolo e del tegumento della granella che la sua bassa percentuale intesa ovvero la sua sottigliezza.
L’adozione per il tegumento di una dicitura qualitativa in sostituzione di una valutazione quantitativa che ne sottolinei la bassa percentuale trova un debito riscontro in quanto riportato in ricerche condotte negli anni passati sui fagioli bianchi di Rotonda ed altre varietà locali lucane che sono state oggetto di pubblicazioni scientifiche. Come riportato in uno studio pubblicato nel 2000 (1) 1. Piergiovanni A.R., Cerbino D., Della Gatta C., 2000. Diversity in seed quality traits of common bean (Phaseolus vulgaris L.) populations from Basilicata (Southern Italy). Plant Breeding 119: 513-516) che indagava le caratteristiche composizionali della granella di ben 21 varietà locali di fagiolo lucane coltivate nel loro ambiente tradizionale la percentuale di tegumento risultò un parametro con una scarsissima variabilità tra diverse annate agrarie e per molte varietà inferiore ad alcune varietà commerciali incluse nello studio come termini di paragone.
La modifica interessa il documento unico.
2. Modifica dell’art.2 ultimo capoverso del disciplinare
la modifica elimina il riferimento alle categorie Extra e Prima.
L’indicazione delle categorie merceologiche Extra e Prima, non è obbligatoria per i legumi ai sensi del Regolamento U.E. 543/2011, (successivo alla redazione originaria del disciplinare).
Non essendo stati rinvenuti altri criteri per una definizione precisa e univoca delle categorie predette, dal punto di vista qualitativo, organolettico e/o chimico/fisico, si ritiene che prevederne la presenza come condizione per la certificazione, possa ingenerare incertezze e problemi interpretativi.
La modifica non interessa il documento unico.
DOCUMENTO UNICO
«Fagioli Bianchi di Rotonda»
N. UE: PDO-IT-0683-AM01 – 25 ottobre 2024
DOP (X) IGP ( )
1. Denominazione (denominazioni) (della DOP o IGP)
«Fagioli Bianchi di Rotonda»
2. Stato membro o paese terzo
Italia
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare
3.1. Codice della nomenclatura combinata
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07 – ORTAGGI O LEGUMI, PIANTE, RADICI E TUBERI MANGERECCI
0708 – Legumi da granella, anche sgranati, freschi o refrigerati
070820 – Fagioli (Vigna spp., Phaseolus spp.)
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3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1
La denominazione d’origine protetta (DOP) «Fagioli Bianchi di Rotonda» si ottiene con gli ecotipi Fagiolo Bianco e Tondino o Poverello Bianco riconducibili alla specie Phaseolus Vulgaris. L. I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all’atto dell’immissione al consumo come baccello ceroso devono avere le seguenti caratteristiche: baccello: lunghezza fino a massimo di 20 cm, larghezza fino a un massimo di 20 mm; colore: bianco tendente al giallo chiaro o all’avorio; baccello ceroso di aspetto fresco, sano e turgido, pulito, praticamente esente da sostanze estranee visibili, privo di odore e/o sapore estranei, privo di umidità esterna. I «Fagioli Bianchi di Rotonda» all’atto dell’immissione al consumo come granella secca devono avere le seguenti caratteristiche: seme: lunghezza fino a un massimo di 18 mm, larghezza fino a un massimo di 15 mm; assenza di venature, colore bianco, media brillantezza, forma cubica o tonda, peso di 100 semi: fino a un massimo di 90 gr; granella pulita, praticamente esente da sostanze estranee visibili, priva di odore e/o sapore estranei, priva di umidità esterna. Il tenore di umidità del seme ceroso non deve essere inferiore al 60 %, mentre per quello secco non inferiore al 10 %. Il contenuto proteico deve essere uguale o superiore al 9,0 (% sul tal quale) per il seme ceroso, mentre per il seme secco uguale o superiore al 24 (% su s.s.). Tegumento particolarmente sottile, impercettibile dopo cottura.
3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)
Il seme utilizzato per la riproduzione deve provenire dai campi ricadenti nei comuni dell’area delimitata.
3.4. Fasi specifiche della produzione che devono aver luogo nella zona geografica delimitata
Tutte le fasi di produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono effettuate all’interno del territorio di cui al punto 4.
3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata
L’immissione al consumo della DOP «Fagioli Bianchi di Rotonda» deve avvenire secondo le seguenti modalità: il prodotto fresco deve essere posto in vendita nelle seguenti confezioni sigillate: retine del peso fino a un massimo di 10 kg, cassette del peso fino a un massimo di kg 15, il prodotto secco deve essere posto in vendita nelle seguenti confezioni sigillate: scatole di cartone, sacchi di iuta o altro materiale riciclabile del peso fino ad un massimo di kg 5.
3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata
Sulle etichette apposte sulle confezioni devono essere riportate, a caratteri di stampa chiari e leggibili, le seguenti indicazioni: Fagioli Bianchi di Rotonda e «denominazione di origine protetta» e il suo acronimo DOP con caratteri superiori a quelli usati per le altre indicazioni. Il nome, la ragione sociale e l’indirizzo dell’azienda confezionatrice o produttrice; la quantità di prodotto effettivamente contenuta nella confezione, espressa in conformità delle norme vigenti; il logo del prodotto sotto riportato. E’ vietata l’aggiunta di qualsiasi qualificazione aggiuntiva diversa da quelle previste, ivi compresi gli aggettivi: tipo, gusto, uso, selezionato, scelto e similari. E’ tuttavia consentito l’uso di indicazioni che facciano riferimento ad aziende, nomi, ragioni sociali, marchi privati non aventi significato laudativo e non idonei a trarre in inganno l’acquirente. Tali indicazioni potranno essere riportate in etichetta con caratteri di altezza e di larghezza inferiori a quelli utilizzati per indicare la denominazione d’origine protetta.
4. Delimitazione concisa della zona geografica
La zona di produzione della D.O.P. «Fagioli Bianchi di Rotonda» include l’intero territorio delimitato dal comprensorio irriguo del versante lucano della Valle del Mercure comprendente i seguenti comuni della Provincia di Potenza: Rotonda, Viggianello, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore.
5. Legame con la zona geografica
Specialità della zona geografica: I terreni su cui vengono coltivati i «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono situati nella valle del Mercure, circondati da montagne, il cui bacino è di origine lacustre e risale al periodo quaternario. I terreni, quindi, sono di origine alluvionale, sabbiosi e limo argillosi, freschi profondi e fertili, con una buona esposizione ed una buona capacità di immagazzinare acqua, ricchi di azoto e zolfo, privi di calcio. La zona di coltivazione si caratterizza per temperature medie che superano i 20 °C solo per un breve periodo in luglio, che coincide con l’epoca di semina. Il clima è sostanzialmente dolce con temperature non molto elevate nel periodo di produzione, con escursioni termiche tra il giorno e la notte che favoriscono la fecondazione dei baccelli ed il numero di grani. Le piogge sono abbondanti nel periodo che va da ottobre a maggio. Il territorio è molto ricco di acqua incontaminata e fresca proveniente dalle sorgenti situate nel Parco Nazionale del Pollino. Le tecniche agronomiche di coltivazione utilizzate per la produzione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» si caratterizzano per la marcata presenza nel processo produttivo dell’uomo e dell’utilizzo di strumenti propri della valle del Mercure, come l’utilizzo esclusivo di tutori di castagno per il sostegno dei fagioli ottenuti dai boschi presenti nella suddetta Valle. La tecnica utilizzata per la coltivazione dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» è la stessa che si è tramandata nel corso degli anni con una serie di operazioni colturali eseguite interamente a mano come la realizzazione della struttura di sostegno dei fagioli rampicanti, la scerbatura, la raccolta del prodotto. Per l’impianto di sostegno dei fagioli vengono utilizzati pali di castagno di varia dimensione secondo l’utilizzo del sistema «a postarella» o a «rete», per la crescita dei fagioli rampicanti.
Specificità del prodotto: Le principali caratteristiche qualitative dei «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono l’elevato contenuto proteico della granella; il tegumento molto sottile, ed infine l’aspetto dei baccelli che si presentano completamente bianchi, con semi di dimensioni maggiori, di forma caratteristica tonda/ovale e senza screziature. L’elevato tenore in proteine ha fatto si che storicamente nell’area geografica di produzione i fagioli venissero usati con particolare frequenza, tanto da essere indicati come la «carne dei poveri» proprio perché nell’alimentazione quotidiana apportavano proteine vegetali a basso costo. Inoltre, la sottigliezza del tegumento, che riduce drasticamente i tempi di cottura, e l’assenza di screziature dei baccelli, altra importante caratteristica molto apprezzata dai consumatori perché colora meno il liquido di cottura, rendono i «Fagioli Bianchi di Rotonda» particolarmente apprezzati per l’uso in cucina.
Legame causale fra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):
Le caratteristiche principali dei «Fagioli Bianchi di Rotonda», che tanto differenziano il loro standard qualitativo, come l’elevato contenuto proteico della granella; la bassa percentuale del tegumento rispetto al peso totale (evidenziato dal lavoro svolto dal CNR di Bari e pubblicato su: Gli agro-ecotipi di fagioli della Basilicata)ed il colore privo di striature; sono esaltate dalle particolari condizioni climatiche della zona che hanno favorito la diffusione di questo prodotto. La ricchezza in azoto e zolfo e la mancanza di calcio dei terreni su cui vengono coltivati i «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono direttamente correlate con la produzione di semi ad elevato contenuto proteico e la formazione di un tegumento molto sottile. La ricchezza in acqua del territorio ha da sempre permesso agli agricoltori una corretta irrigazione dei campi. Questa abbondante presenza di acqua nel territorio, oltre a permettere l’accumulo di amido, contribuisce alla riduzione dello spessore del tegumento dei fagioli. Il sistema di coltivazione, utilizzato esclusivamente dai produttori della Valle del Mercure, e’ molto differente dagli altri sistemi utilizzati in Italia e, oltre a consentire un’agevole raccolta dei baccelli, permette una buona aerazione evitando la formazione di umidità tra i filari responsabili dell’imbrunimento e delle macchie sul baccello bianco molto delicato. I «Fagioli Bianchi di Rotonda» rappresentano in questa area del Pollino una fondamentale espressione della storia e della gastronomia locale. Oggi questi piatti pur venendo consumati ancora in famiglia, vengono proposti nei ristoranti, negli agriturismi e durante le sagre, tra cui quella annuale «Sagra del Fagiolo Bianco di Rotonda» giunta alla ventesima edizione che continua a richiamare migliaia di persone a Rotonda nel Parco Nazionale del Pollino e che meglio testimonia il forte legame che esiste tra questo prodotto ed il territorio in cui é coltivato. I «Fagioli Bianchi di Rotonda» si sono così affermati su tutte le tavole ed in particolare nel mondo della ristorazione locale e regionale di qualità e la loro notorietà trova ampia conferma nella loro presenza in diversi programmi televisivi, su riviste specializzate e libri di cucina. Nel 2004 i «Fagioli Bianchi di Rotonda» sono stati inseriti nell’elenco dei prodotti tradizionali della Regione Basilicata.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
Masaf – Disciplinari di produzione prodotti DOP, IGP e STG riconosciuti – 1.6 Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati
(1) GU L 179 del 19.6.2014, pag. 17.
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