(Foto archivio Il Nautilus)
I tre verbi per il cambiamento verso la logistica evoluta: conoscere, condividere e prevedere
Bari. La logistica e i trasporti sono interessati da profonde trasformazioni digitali sulla spinta di tecnologie innovative come Intelligenza Artificiale, Internet of Things (IoT), Big Data, robotica, Blockchain. Questa transizione sta rivoluzionando il modo in cui le merci vengono spostate e gestite, creando nuove opportunità e sfide per le aziende e i lavoratori del settore.
Il mondo della logistica marittima, nell’ultimo triennio, ha conosciuto un periodo di straordinario successo, nonostante le impegnative sfide che ha dovuto affrontare, anche se molti analisti sono convinti che tale successo è stato propiziato da tali sfide. Pur attraversando l’economia globale un periodo di forte incertezza, le compagnie di movimentazione marittima, hanno saputo operare come mai prima d’ora, registrando, secondo le analisi di autorevoli società di consulenza, profitti che hanno sorpassato quelli accumulati nei sei decenni precedenti.
Siamo sempre più convinti che ‘innovare’ è un predicato necessario per fronteggiare il cambiamento che sta caratterizzando il contesto economico e sociale di questi ultimi anni, e il 2025 sembra pronto ad accogliere le sfide che l’industria dovrà affrontare nel forte aggiornamento tecnologico delle proprie operations e con esse il un nuovo ruolo della logistica lungo tutta la catena produttiva.
L’evoluzione dell’Internet of Things (IoT), con il processo di digitalizzazione, si sono aperte nuove opportunità di miglioramento dell’efficienza e dell’organizzazione dei processi produttivi.
La logistica è sempre di più considerata un asset strategico fondamentale e parte integrante della trasformazione in atto.
L’evoluzione tecnologica ha posto le basi per un nuovo concetto di ‘automazione’ (basti pensare all’automazione navale); efficientamento dei processi, la sempre maggiore frammentazione della supply chain sta ponendo sfide più ardue nell’interconnessione globale dei sistemi.
Oggi, non è più sufficiente conoscere la funzione logistica in istante stabilito t: L = L( t). Oggi è importante anche saper prevedere l’evoluzione, all’istante ( t* + Δt), anticipare eventuali problematiche e modificare in tempo reale scelte e strategie.
Questo livello di controllo richiede la conoscenza dei fattori che determinano l’avverarsi di una situazione e saperne prevedere le dinamiche evolutive.
Per affrontare questi cambiamenti sono necessari i dati che si hanno a disposizione e le necessarie informazioni sui processi.
Si pensi un attimo al passaggio funzionale dalla supply chain fisica (materiale) alla catena dell’informazione. Sistemi complessi con linguaggi e approcci differenti che richiedono la consapevolezza e il controllo di molti fattori e la condivisione di informazioni sensibili.
Pensiamo ai linguaggi delle tipologie di ‘Navigazione’, e della e-Navigation; a quelli di una ‘Teoria della nave’ e ship’s stability control, una Meteorologia nautica per way-point e soprattutto ai linguaggi dell’ Enging Room per produrre propulasione navale e fornire energia necessaria per controllare i suddetti sistemi.
In questo ambito la ‘logistica cognitiva’ può essere considerata l’evoluzione naturale dell’attuale modello di automazione, nata per rispondere al bisogno di modificare in tempo reale scelte e strategie, attraverso l’applicazione delle tecniche di cognitive computing per indurre l’autoapprendimento nei sistemi di gestione. Un concetto chiave della logistica cognitiva è quello di contestualizzare le decisioni.
La maggior parte delle tecniche di ottimizzazione e pianificazione sono, infatti, prevalentemente basati su algoritmi, ignorando l’evoluzione delle condizioni reali. Al fine di rendere i risultati dei processi computazionali applicabili a cambiamenti dinamici, diventa fondamentale la capacità di acquisire ed elaborare tempestivamente le informazioni.
Con la logistica cognitiva, l’analisi predittiva, che trasforma i big data in dati intelligenti, non si basa più soltanto sulla quantità di dati, ma soprattutto sulla qualità .
Questi concetti nella realtà dovranno garantire ai sistemi automatizzati una reattività e resilienza in caso di avarie e/o sinistri lungo una determinata rotta e per una catena logistica.
Se si verifica un incidente in una qualunque posizione di una nave [ S = S(t*) ] questo si ripercuote nella capacità di riposizionare il tutto, (vedasi il caso della portacontainer incagliatasi di traverso nel Canale di Suez bloccandolo per giorni; o il caso degli Houthi nel Mar Rosso). Un processo di re-routing sulla base delle priorità potrebbe infine riorganizzare la nuova rotta, minimizzando gli impatti sui tempi di arrivo nei porti del liner. L’applicazione pratica di questi concetti passa attraverso una infrastruttura integrata per una logistica e trasporti.
La Puglia sta investendo molto sia nella digitalizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali, sia sostenendo e agevolando la digital transformation nei settori produttivi strategici come logistica e trasporti. Inoltre, sono avviate collaborazioni tra imprese, ITS, Università e Centri di ricerca per lo sviluppo di soluzioni innovative nella supply chain.
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