Metà delle foreste di mangrovie a rischio collasso

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Una preoccupante valutazione dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) rivela che metà delle foreste di mangrovie sono a rischio collasso. Stiamo parlando di uno degli ecosistemi più importanti al mondo. Le foreste di mangrovie si trovano sulle coste tropicali di tutta la Terra e sono uno degli habitat più diversificati e ricchi di risorse del nostro pianeta, con un’incredibile varietà di specie animali sopra e sotto la superficie dell’acqua: pesci, crostacei, squali, mammiferi marini ma anche insetti, uccelli, scimmie e addirittura tigri (in India e Bangladesh).

Sono indubbiamente un importantissimo punto di riproduzione di molte specie marine, tanto che è stato calcolato che l’80% del pescato globale dipende in maniera diretta o indiretta dalle foreste di mangrovie. Non solo: le foreste di mangrovie sono anche incredibili accumulatrici di CO2, che riescono ad immagazzinare fino a quattro volte di più rispetto a qualsiasi altro tipo di foresta tropicale. È inoltre ben nota la loro capacità di agire come efficiente protezione naturale contro gli tsunami, le inondazioni e l’erosione delle coste. Infine, aiutano a migliorare la qualità dell’acqua filtrando diverse sostanze nocive.

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Un recente studio condotto dall’IUCN riporta però che più della metà degli ecosistemi di mangrovie del mondo sono a rischio collasso entro il 2050 e sono stati quindi inseriti nella lista di quelli considerati vulnerabili, in pericolo o in pericolo critico. Un mondo senza le foreste di mangrovie non è immaginabile e porterebbe a un grave rischio per la natura a livello mondiale. La situazione appare a livelli critici in molti Paesi in via di sviluppo, come la Thailandia (che sembra aver già subito una perdita dell’84% delle sue mangrovie), l’India e lo Sri Lanka.

Ma quali sono le cause? Queste foreste sono minacciate da diversi fattori: deforestazione, inquinamento, sviluppo urbano, costruzione di dighe, sviluppo del turismo costiero e allevamenti intensivi di crostacei. Come se tutto questo non fosse sufficiente, il riscaldamento globale ha causato l’innalzamento del livello del mare e una maggiore frequenza di tempeste, che l’IUCN stima possano minacciare almeno un terzo degli ecosistemi di mangrovie.

Secondo lo studio, se non dovessero intervenire dei cambiamenti in grado di impedire il degrado di queste foreste, intorno al 2050 avverrà la fuoriuscita nell’atmosfera di 1,8 miliardi di tonnellate di carbonio (il 17% del carbonio totale attualmente immagazzinato nelle mangrovie), esponendo due milioni di persone alle inondazioni costiere, con una stima di danni economici che si aggirerebbe intorno ai 36 miliardi di dollari.

L’impegno dell’IUCN per la tutela dell’ambiente

A cosa ci riferiamo quando citiamo l’IUCN? Come riporta il suo sito, “creata nel 1948, l’IUCN è oggi l’organizzazione più grande e diversificata al mondo per la protezione dell’ambiente, che sfrutta la conoscenza, le risorse e la portata di oltre 1.400 organizzazioni e 17.000 esperti. Questa complessità di analisi e competenza rende l’IUCN l’autorità globale sullo stato del mondo naturale e sulle misure necessarie per salvaguardarlo“.

“Gli ecosistemi di mangrovie – ha affermato Angela Andrade, presidente della Commissione IUCN sulla gestione degli ecosistemi – sono eccezionali nella loro capacità di fornire servizi essenziali alle persone, tra cui la riduzione del rischio di catastrofi costiere, lo stoccaggio e il sequestro del carbonio e il supporto alla pesca. La loro perdita rischia di essere disastrosa per la natura e le persone in tutto il mondo. Ecco perché questa valutazione è così importante. La lista rossa degli ecosistemi fornisce percorsi chiari su come possiamo invertire la perdita di mangrovie e proteggere questi delicati ecosistemi per il futuro, aiutando a salvaguardare la biodiversità, affrontare gli effetti del cambiamento climatico e supportare la realizzazione del Global Biodiversity Framework”.

La dottoressa Grethel Aguilar, direttore generale dell’IUCN, ha infine sottolineato che “la prima valutazione globale degli ecosistemi di mangrovie ha fornito indicazioni fondamentali che evidenziano l’urgente necessità di una conservazione coordinata delle mangrovie, habitat cruciali per milioni di persone in comunità vulnerabili in tutto il mondo. I risultati della valutazione ci aiuteranno a lavorare insieme per ripristinare le foreste di mangrovie che abbiamo perso e proteggere quelle che ancora abbiamo”.



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