“Ematologia Belcolle, non è morale chiedere altri sacrifici a pazienti che lottano per la sopravvivenza”

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Viterbo – La presidente di Ail Patrizia Badini: “Il reparto più adeguato è all’ottavo piano del corpo A3, sono 18 anni che aspettiamo”

di Daniele Camilli

Viterbo – “Non è morale chiedere altri sacrifici a pazienti che lottano per la sopravvivenza”. La presidente di Ail Viterbo, Patrizia Badini, l’associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma.

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Patrizia Badini


La questione è il reparto di ematologia di Belcolle che non ha ancora trovato una  collocazione certa all’interno dell’ospedale la cui definitiva struttura, i lavori dopo anni sono stati ultimati, verrà inaugurata nei prossimi giorni, prendendo per nome quello della patrona di Viterbo, Santa Rosa.

Oggi pomeriggio la conferenza stampa di Ail, nelle sale della camera di commercio di via fratelli Rosselli.

Assieme a Badini ci sono anche il presidente nazionale di Ail Giuseppe Toro e il presidente del comitato scientifico, sempre di Ail, Marco Montanaro. In sala la sindaca Chiara Frontini e i rappresentanti dei sindacati confederali e autonomi.

“Sono 18 anni – dichiara Badini – che abbiamo sopportato tutte le situazioni temporanee in funzione del magico reparto all’ottavo piano del corpo A3, il più adeguato per le esigenze dei pazienti di Ematologia”.

“Ho incontrato il direttore generale della Asl il 22 e il 23 gennaio – dice Badini – per individuare una soluzione condivisa per impedire che i pazienti ematologici dovessero sopportare ulteriori disagi in attesa di una sospirata soluzione definitiva che avrebbe consentito alla Uoc di Ematologia di poter riattivare le procedure finalizzate all’effettuazione degli autotrapianti e della terapia delle leucemie acute. In sostanza si trattava di utilizzare almeno temporaneamente i locali idonei all’interno della struttura nel corpo A3 che era stata realizzata appositamente per I’Ematologia e che ad oggi risulta ultimata, e dotata delle caratteristiche necessarie ad ottenere l’accreditamento presso iI Centro nazionale trapianti (Cnt), progettata quindi con i criteri che proprio iI Cnt detta”.

“Nell’incontro di mercoledi 22 gennaio – prosegue Badini – il direttore generale ci informava di aver trovato una soluzione: essendosi liberato il reparto aII’ottavo piano del blocco B che ospitava I’Ortopedia, trasferita nel corpo A3, questi ambienti potevano essere riadeguati ai fini dell’Ematologia. Questa soluzione ci trova favorevoli perche riavvicina il reparto di degenza al day hospital e agli ambulatori, ma ci lascia a dir poco perplessi sui tempi di realizzazione. Infatti riteniamo che 3 mesi di tempo non siano sufficienti per tutti gli adeguamenti strutturali, vale a dire pressione positiva nelle stanze, bagno autonomo in ogni stanza, sostituzione di infissi e rifacimento dei pavimenti con devono essere in pvc con sguscio”.

“Secondo noi – fa poi notare Badini – poteva essere una buona soluzione trasferire temporaneamente il reparto di degenza in una parte limitata del corpo A3 in attesa della soluzione definitiva prospettata dal direttore generale e che auspichiarno sia realizzata nel più breve tempo possibile”.

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Marco Montanaro, Patrizia Badini e Giuseppe Toro

Marco Montanaro, Patrizia Badini e Giuseppe Toro


“È inoltre opportuno ricordare – sottolinea Badini – che PAil in questi 30 anni dalla sua costituzione si è profusa in servizi, assunzioni di medici, biologi e infermieri, acquisto di arredi e apparecchiature altamente specialistiche per un contributo stimato di circa 5 milioni di euro. Siamo una realtà molto accreditata e ramificata nei servizi ai malati e alle loro famiglie non solo di Viterbo ma di tutta la provincia. Non possiamo proprio permettere che si perpetui questa situazione intollerabile per i nostri malati e siamo noi ad affiancarli per sollevarli anche solo per tre mesi da sofferenze che si sommano a sofferenze inevitabili.

Di questa situazione sono stati portati a conoscenza sia il presidente della regione Lazio Francesco Rocca, il consigliere regionale Daniele Sabatini e anche il comitato dei sindaci coordinato dalla sindaca Chiara Frontini che ci ha ricevuti in udienza condivisa con il comitato stesso. Per noi la soluzione più valida resta, anche da un punto di vista economico, il trasferimento all’ottavo piano del corpo A3”.

Marco Montanaro

Marco Montanaro


Ad intervenire anche Montanaro illustrato la storia del reparto di ematologia a Belcolle, di cui, per 20 anni, è stato direttore.

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“L’Uoc di Ematologia – racconta Montanaro – è stata costituita nel 1999, con sede presso I’ospedale di Montefiascone, e organizzata, fin dall’inizio, in reparto di degenza, day hospital e ambulatori. Nel 2001 inizia Ia progettazione del reparto definitivo presso Belcolle (piano 0 del corpo A3). Nel 2006 nell’attesa del completamento del corpo A3 è stata trasferita presso I’ospedale di Ronciglione. Nel 2007 il reparto di degenza è stato trasferito presso l’ospedale di Belcolle aIl’interno della palazzina D, mentre il day hospital e gli ambulatori sono rimasti presso l’ospedale di Ronciglione fino al 7 gennaio 2025 quando sono stati trasferiti a Belcolle al piano nono del corpo B. La sede del reparto di degenza presso Belcolle, sempre totalmente inadeguata alle necessitá assistenziali dei pazienti ematologici, ha subito una continua migrazione nella struttura ospedaliera ed è attualmente localizzata aIl’ottavo piano del blocco C”.

Giuseppe Toro

Giuseppe Toro


“II reparto di degenza, destinato alla terapia delle leucemie acute – aggiunge Montanaro – e all’esecuzione di trapianti autologhi di cellule starninali aveva eseguito fino al 2007 62 trapianti e trattava, in media, da 10 a 15 leucemie acute per anno, in pazienti di età giovanile, adulta e anche anziana. Dal 2007 non sono stati più effettuati trapianti e Ia terapia delle leucemie acute è stata fortemente ridotta e comunque destinata ai soli pazienti anziani, a causa delle deficitarie condizioni strutturali. Ciò ha comportato il trasferimento di questi malati presso altre sedi ospedaliere, sia regionali che extraregionali”.

“Nel decennio 2007-2017 – va avanti Montanaro – sono stati eseguiti in altri ospedali 171 trapianti a residenti nella provincia di Viterbo, sia in sedi regionali che extra-regionali, con una media di 16 trapianti per anno. Degli 8 anni successivi non disponiamo di dati ufficiali, ma da dati interni ci risultano effettuate presso altre sedi in media 20 procedure trapiantologiche  per anno, 23 nel 2023, al netto dei pazienti che non sono stati intercettati dalla Ematologia della Asl di Viterbo e che si sono rivolti autonomamente ad altri centri, 6/7 ogni anno. Per quando attiene alle leucemie acute è verosimile stimare che almeno 10/15 pazienti ogni anno siano stati trattati presso altre strutture”.

Viterbo - L'incontro di Ail

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Viterbo – L’incontro di Ail


“Per ovviare a questa devastante situazione – evidenzia ancora Montanaro – che ha sottoposto centinaia di pazienti a lunghissimi ricoveri fuori sede – ogni procedure comporta da 20 a 40 giorni di ricovero – fin dal 2011 Ia direzione strategica della Asl di Viterbo aveva stabilito che la Uoc di Ematologia sarebbe stata dotata di un reparto adeguato all’ottavo piano nel nuovo corpo A3 dell’ospedale di Belcolle, in grado di ospitare sia il reparto di degenza che i locali destinati al day hospital e agli ambulatori. Tale struttura è stata ultimata nel 2023. Una struttura dove nel 2024 doveva essere collocata Ematologia con tanto di degenza, day hospital e ambulatori”.

“A marzo dell’anno scorso – spiega Montanaro – durante un incontro con il commissario straordinario della Asl ci è stato comunicato che l’ottavo piano del blocco A3 non sarebbe stato più destinato ad Ematologia e che in alternativa sarebbe stato creato un reparto con le stesse caratteristiche al quinto piano del blocco B, con inizio lavori nel mese di giugno 2024 e consegna alla fine dell’anno. Nel frattempo Ematologia nel suo complesso sarebbe stata provvisoriamente ospitata nei locali dismessi della Week Surgery e in alcuni locali di Chirurgia oncologica nel blocco B al nono piano, totalmente inadeguati ad ospitare il reparto di degenza. In questi locali sono attualmente situati soltanto il day hospital e gli ambulatori dal 7 gennaio 2025”.

“Il reparto inizialmente destinato a Ematologia – conclude infine Montanaro – pare sia adeguato ad ospitare degenze chirurgiche che non necessitano della tipologia ad hoc approntata. Attualmente tuttavia i locali sono utilizzati provvisoriamente dalla direzione sanitaria di Belcolle”.

Chiara Frontini

Chiara Frontini


“È necessario – afferma Toro – che il presidente della regione faccia un approfondimento e una valutazione supplementare rispetto a quanto sta accadendo. Il malato ematologico sta in reparto mesi. I familiari sono costretti a sforzi che sono assolutamente ingiustificati. Quella di Viterbo è una vicenda esemplare che pone un problema culturale di consapevolezza e di coscienza”.

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“Un problema – chiude la sindaca Frontini – di cui ci siamo fatti portavoce, sostenendo le ragioni di Ail. Una scelta, quella di collocare altrove Ematologia rispetto a quanto deciso all’inizio, poco razionale anche in termini di costi/efficacia”.

Daniele Camilli

28 gennaio, 2025





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