indagato per omicidio stradale il conducente di un van

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È stato indagato a piede libero per omicidio stradale un uomo di 44 anni moldavo che guidava un van coinvolto nell’incidente mortale questa notte in cui è morto il giornalista Fabio Postiglione, in sella al suo scooter e poi finito contro il guard rail Tangenziale Est di Milano, all’altezza di Cologno Sud in direzione Venezia. L’uomo, in Italia per turismo, è risultato negativo all’alcol test. La Polstrada di Monza, che indaga per ricostruire la dinamica, sta analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza posizionate lungo la Tangenziale Est. Per la scomparsa del giornalista sono arrivate parole di cordoglio dalle più alte cariche dello Stato e locali. 

Il cordoglio dei presidenti di Camera e Senato 

In un post social il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha scritto: “Ho appreso con profondo dispiacere del tragico incidente stradale che ha portato alla scomparsa del giornalista Fabio Postiglione, già cronista del Roma e del Corriere del Mezzogiorno e ora del Corriere della Sera. Cronista di razza, entusiasta e coraggioso: così lo ricordano oggi i suoi colleghi. Nella redazione di via Solferino, dove aveva trovato tanti amici e aveva saputo farsi apprezzare per la sua professionalità, Postiglione aveva scritto più volte di camorra e lotta tra i clan. Temi per i quali era finito sotto scorta. Alla redazione del Corriere della Sera, alla moglie Valentina, ai suoi familiari e ai tanti amici di Fabio vanno le sentite condoglianze mie personali e del Senato della Repubblica”.

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“Esprimo le mie sentite condoglianze ai familiari di Fabio Postiglione, alla redazione del Corriere della Sera e ai colleghi. Ricordiamo il suo coraggio, la passione, le inchieste e la competenza che ha dimostrato nella professione giornalistica. La sua tragica scomparsa ci addolora profondamente”. Gli ha fatto eco il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

Il cordoglio di De Luca 

“Siamo addolorati e profondamente colpiti per la prematura scomparsa di Fabio Postiglione, giornalista del Corriere della Sera, 44enne di Napoli, deceduto nella tarda serata di ieri a seguito di un tragico incidente stradale a Milano, dove viveva. Un bravissimo cronista, di grande talento, fin da quando aveva mosso i suoi primi passi presso la redazione del Roma. Appassionato e rigoroso nel raccontare i fatti, aveva subito minacce dalla camorra e per questo era stato messo sotto vigilanza” ha scritto su Facebook il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Le nostre condoglianze ai familiari, in particolare alla moglie, la giornalista Valentina Trifiletti, e a quanti gli volevano bene”, conclude De Luca. 

Anche il deputato e coordinatore della Lega in Campania Gianpiero Zinzi ha scritto: “Rattrista la scomparsa del giornalista campano Fabio Postiglione, vittima di un brutto incidente stradale nel milanese. Siamo vicini alla sua famiglia, ai suoi cari e ai colleghi che di lui ricordano il coraggio di raccontare la verità e saper tenere la schiena dritta di fronte alle minacce ricevute dalla camorra per le sue inchieste. Qualità nobili per un giornalista indipendente e serio”. 

Il ricordo dell’ordine e del sindacato dei giornalisti 

“È morto a 44 anni a seguito di un incidente stradale il giornalista Fabio Postiglione. Ha cominciato la sua carriera con il Roma, prima come collaboratore della cronaca bianca, per poi guadagnarsi l’assunzione e passare alla nera e alla giudiziaria. Tantissime le inchieste e gli scoop realizzati sulla camorra. Per alcuni di questi ha ricevuto anche pesanti minacce per le quali gli fu attivato un servizio di vigilanza. Nel 2019 per Matera capitale della cultura fu assunto al Corriere del Mezzogiorno per curare le pagine lucane per poi passare, successivamente, alla redazione di Napoli e, infine, è stato assunto al Corriere della Sera a Milano dove ha lavorato all’ufficio centrale dei redattori capo.

Nel 2019 al Sugc partecipò, con Sandro Ruotolo e altri colleghi, alla rifondazione dell’Unione cronisti in Campania e ha sempre partecipato alle attività dell’Ordine dei giornalisti. Cronista attento e appassionato, tifosissimo del Napoli, ha raccontato sempre gli aspetti più complessi e controversi della sua città che ha amato tantissimo, sempre vicino ai colleghi che si avvicinavano alla professione e a quelli piu in difficoltà”. È quanto si legge in una nota del Sindacato unitario giornalisti della Campania e l’Ordine dei giornalisti della Campania cje “si stringono forte, in un abbraccio affettuoso, alla moglie Valentina Trifiletti e alla famiglia di Fabio e annunciano iniziative congiunte per ricordarlo”. 

L’addio del Napoli di cui era tifosissimo

“Aurelio De Laurentiis e tutto il Calcio Napoli sono affranti per la scomparsa di Fabio Postiglione, giornalista del Corriere della Sera. Fabio era innamorato del Napoli, che seguiva ovunque da tifoso. La nostra vicinanza a tutta la sua famiglia, ai colleghi e ai suoi amici”. Così la Società sportiva calcio Napoli in un post pubblicato su X. 

Minuto di silenzio in consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Napoli ha ricordato con un minuto di silenzio il giornalista Fabio Postiglione, scomparso nella notte in un incidente a Milano. “La sua scomparsa è una perdita per la città e per la comunità del giornalismo italiano – ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi – volevo sottolineare non solo la professionalità, l’impegno e la dedizione di Fabio al suo lavoro, ma anche il suo grande coraggio che lo ha portato ad essere in prima linea nel denunciare la camorra, nell’evidenziare i problemi della nostra città. Un coraggio – ha aggiunto – che lo aveva portato a subire minacce per le quali aveva vissuto un periodo sotto scorta. Siamo vicini alla sua compagna, ai suoi affetti. Il nostro pensiero va al ricordo di un grande giornalista napoletano che si era affermato in una piazza difficile come quella del giornalismo nazionale”. Manfredi si è impegnato affinché con la famiglia e con l’Ordine dei giornalisti della Campania “provvederemo a ricordarlo nella maniera più opportuna”. A tracciare un ricordo di Postiglione anche diversi consiglieri sia di maggioranza vhe di opposizione.

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