Un impianto a pannelli solari a Correggio: centrodestra e maggioranza divise

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Correggio Un impianto fotovoltaico a terra con estensione di più ettari accende il dibattito in Consiglio comunale. L’opera dovrebbe sorgere all’altezza della rotatoria che congiunge via per Carpi e via della Pace e il gruppo Centrodestra per Correggio ha firmato un’interrogazione sulla richiesta di autorizzazione comunale all’installazione di un impianto solare su aree private a sud della Statale 468, all’altezza del Villaggio Piccola e Media Industria. L’interrogazione, firmata dal capogruppo Simone Mora e dai consiglieri Pier Vincenzo Mariani, Gianluca Nicolini e Patrizia Amadei, è stata uno dei punti discussi nel Consiglio comunale di venerdì scorso. Il documento chiede al sindaco, tra gli altri punti, «come intenda tutelare la possibilità di ampliamenti o ristrutturazione di fabbricati esistenti della piccola e media industria di via Carpi». L’impianto è previsto sul terreno di un’azienda agricola. «Un’area attualmente coltivata – spiegano Simone Mora e Pier Vincenzo Mariani –. Si estende per tantissimi ettari, interessa lo sviluppo della Statale. Laddove le aziende avessero bisogno di spazio e non ve ne fosse disponibile all’interno dell’area, ci è stato risposto che potranno utilizzare 40mila metri quadri, ovvero quanto residua all’interno del villaggio di piccola e media industria di aree ancora disponibili. Prevediamo che questo tema susciterà discussione. Da un lato, si preclude alle aziende la possibilità di espandersi nella zona vicina al villaggio industriale. Dall’altro, vengono meno i terreni coltivabili, quindi si tratta di un’opera sì green dal punto di vista energetico, ma si è difronte a una mancata capacità produttiva agricola».

Il sindaco Fabio Testi spiega come i componenti dell’amministrazione siano «ovviamente favorevoli alla transizione energetica verso fonti pulite e rinnovabili, ma troviamo assolutamente sbagliato che soggetti privati possano arrivare a progettare e realizzare mega impianti su terreni all’interno di un comune senza che l’amministrazione possa avere alcuna voce in capitolo. Di fatto l’ente locale “subisce” le proposte di investimento che arrivano molto spesso da fuori regione tramite fondi finanziari. Meglio sarebbe facilitare la realizzazione di fotovoltaico sui tetti pubblici o delle aziende». Sull’interrogazione del Centrodestra, «la normativa statale in materia di promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili ha identificato in modo puntuale quali porzioni di territorio siano da ritenere “aree idonee” all’installazione di impianti di produzione di energia elettrica. Gli enti locali sono chiamati all’analisi degli interventi proposti dagli investitori privati nel rispetto delle norme e, al contempo, nel rispetto e nella valorizzazione del territorio in cui sono inseriti, in ottemperanza alle diverse leggi. Per promuovere lo sviluppo di attività economiche presenti sul territorio, la legge regionale stabilisce che qualora la localizzazione di tali interventi avvenga in area permeabile precedentemente non urbanizzata, l’intervento non sia computato ai fini del calcolo del limite massimo di consumo del suolo ammissibile (del 3% del territorio consumabile) – continua il primo cittadino -. Tuttavia, la medesima legge regionale prevede che in tutte le ipotesi in cui è potenzialmente ammesso un ulteriore consumo di suolo, sia nell’osservanza del limite massimo del 3% del territorio urbanizzato sia nei casi in cui l’intervento non rientri in detta quota, l’approvazione del progetto presentato è subordinata alla dimostrazione della mancanza di ragionevoli alternative consistenti nell’utilizzo di aree già urbanizzate». Per questo, «preme sottolineare che l’area menzionata nell’interrogazione, il Villaggio Piccola e Media Industria collocata su via Carpi, dopo l’ampliamento previsto negli anni ’90 e urbanizzato circa 20 anni fa, conta 206.568 mq di superfici a destinazione industriale-produttiva, già urbanizzate e attuabili per intervento diretto, ancora inutilizzate pari a circa il 20% della superficie del Villaggio – conclude il sindaco –. Auspichiamo che a livello nazionale si intervenga con la revisione della normativa sulle fonti rinnovabili lasciando un margine di discrezionalità all’ente locale nella scelta delle aree più pertinenti e definendo anche dei limiti di estensione di fotovoltaico a livello locale sulla base delle caratteristiche territoriali». l



Source link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link