A Treviso l’UCI Region Bike Label, un lavoro di squadra

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La Provincia di Treviso si è fregiata dell’UCI Bike Region Label, un riconoscimento consegnato dal presidente UCI Lappartient al presidente provinciale della FCI di Treviso, Giorgio Dal Bò. La cerimonia si è svolta ad Abu Dhabi lo scorso dicembre ed ha riconosciuto alla Marca Trevigiana una sorta di qualifica “bike-friendly di eccellenza” in virtù degli sforzi che sono stati profusi in ambito cicloturistico, sportivo e di sicurezza stradale. Eccellenza, perché solo 28 località nel mondo possono vantare tale riconoscimento: 15 città (UCI Bike City Label) e 13 regioni (in Italia, prima di Treviso, solo la Val di Sole).

«E’ un traguardo frutto di un grande lavoro di squadra – spiega Giorgio Dal Bò, presidente provinciale della FCI di Treviso – raggiunto anche grazie all’organizzazione, nel 2023, del Campionato del mondo Gravel. Il nostro prossimo obiettivo sarà invitare il presidente David Lappartient per fargli vivere qualche giorno nei nostri luoghi incantevoli».

La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)
La delegazione veneta presente ad Abu Dhabi, guidata dal Presidente provinciale FCI, Giorgio Dal Bò (al centro)

Il ruolo di Daniela Isetti

Un ruolo di primo piano l’ha avuto Daniela Isetti che, oltre a far parte del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale, è esponente della Commissione “Ciclismo per tutti e ciclismo sostenibile”, sempre in seno all’UCI.

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«Questa Commissione di cui faccio parte – spiega – lavora su argomenti legati alla sostenibilità, alla mobilità alternativa, al turismo sportivo, all’educazione dei bambini. Insomma, a tutti quegli argomenti che oggi rappresentano per il mondo del ciclismo un valore aggiunto. Qualche anno fa è stata istituita questa etichetta che viene assegnata dopo la presentazione di un progetto».

Qual è la prassi che porta a riconoscere l’UCI Bike Region Label a chi presenta tale progetto? 

Il percorso di approvazione e quindi di assegnazione di questa etichetta nasce all’interno della Commissione. Essa analizza i progetti presentati, segnala al Consiglio Direttivo dell’UCI le città meritevoli ad essere premiate con essa e il Consiglio Direttivo dell’UCI poi approva o meno le varie proposte. 

Daniela IsettiDaniela Isetti
Daniela Isetti è un membro del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale
Daniela IsettiDaniela Isetti
Daniela Isetti è un membro del Consiglio dell’Unione Ciclistica Internazionale
Come si è arrivati a Treviso?

Conoscendo la realtà di Treviso, molto legata a dinamiche che fanno riferimento al turismo sportivo, era stato proposto loro di iniziare questo tipo di percorso. Al Comitato Provinciale di Treviso della Federazione. Quindi a Giorgio Dal Bò. Si è poi creato un gruppo di lavoro con Nicolò Valentini e Antonella Stellitano, assieme ad altri componenti.

Qual è stato il suo ruolo?

Ho supervisionato il loro operato, anche in virtù del mio collegamento con la Commissione  che poi ha valutato il progetto. Tra l’altro Treviso è stata insignita del riconoscimento assieme a Tokyo, per cui parliamo di un livello qualitativo estremamente importante. 

Quali sono i criteri che occorre rispettare per ottenere il Label?

La progettualità deve mettere in luce gli investimenti che vengono fatti per la mobilità alternativa. Piste ciclabili. Investimenti sul turismo sportivo. Su politiche che tendono a far aumentare l’uso della bicicletta tra i giovani, tra la popolazione… Quindi sono diverse progettualità che devono dimostrare come la bicicletta rappresenti per un territorio un elemento di sviluppo. Uno degli elementi che comunque l’UCI chiede è anche di avere organizzato degli eventi a carattere internazionale. Nel caso di Treviso, l’elemento che ha sancito la perfetta presentazione di tutto il dossier è stata l’organizzazione del Campionato Mondiale Gravel UCI nel 2023.

David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso
David Lappartient, a capo dell’UCI dal 2017, ha consegnato il Bike Region Label alla Provincia di Treviso
Ci sono altri elementi di merito che la Provincia di Treviso ha potuto giocarsi?

Uno dei punti di forza è stato il mettere in evidenza come la storia del ciclismo si ripercuote con un progresso che vede il ciclismo non più solo come elemento agonistico, ma anche come elemento territoriale. Inoltre è stato messo in evidenza come il ciclismo e la bicicletta rappresentano per il territorio un elemento economico importante, un volano per tutta l’economia, basti pensare all’esempio di Pinarello. 

Da qui in avanti cosa si può prospettare?

Per il futuro la Commissione “Ciclismo per tutti”, come sempre fa, organizzerà dei webinar riservati alle città che costituiscono questo network importantissimo, mettendole nelle condizioni di crescere e di fare scambio di esperienze. Quindi ci sarà prossimamente un webinar che interesserà sia Treviso che Tokyo, ma ovviamente aperto a tutte le realtà, per iniziare un percorso di condivisione. Con il Comitato Provinciale di Treviso si ragionava anche della possibilità di ospitare in futuro il forum delle città ciclabili che si è tenuto a fine 2024 ad Abu Dhabi e che quest’anno si svolgerà a Copenhagen.

L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano negli Emirati Arabi
L’occasione del premio è stata un’opportunità per far conoscere il territorio trevigiano negli Emirati Arabi

Una Provincia su due ruote

La provincia di Treviso vanta ben 2.715 km di piste ciclabili, con l’obiettivo di aumentarle del 7% all’anno, puntando a 2.904 km entro il 2025. Oltre a potenziare la sua rete ciclabile urbana, Treviso sta promuovendo attivamente il ciclismo per il tempo libero con 11 percorsi dedicati al cicloturismo e 20 sentieri per fuoristradisti.

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E poi non si può non ricordare la presenza sul territorio di marchi che hanno fatto la storia del ciclismo come Pinarello, Sidi e Selle Italia radicati nella forte tradizione manifatturiera della regione. Questa tradizione è un aspetto fondamentale della cultura locale che può vantare oltre 130 anni di storia ciclistica. L’industria stessa contribuisce in modo significativo all’economia, con quasi 130 aziende del settore, sparse nella provincia trevigiana.

E, per concludere, si attende da anni il completamento del velodromo di Spresiano, previsto nel 2026, capace di ospitare eventi su pista di primissimo livello…





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