La posizione di Tsh: ‘La risposta alla crisi abitativa non arriva da privati. The Social Hub è un progetto di rigenerazione urbana’
“Basta studentati di lusso. Servono alloggi pubblici! Diritto allo studio per tutti/e“. E’ lo striscione che questa mattina è stato esposto durante un presidio contro l’apertura del nuovo The Social Hub di viale Belfiore a Firenze, seconda struttura del gruppo in città, dopo quella in Viale Lavagnini aperta nel 2018.
La protesta di questa mattina, messa in atto da alcune realtà del mondo studentesco e del lavoro, tra cui il Collettivo d’Ateneo di Firenze e gli Studenti Autorganizzati Firenze, segue quella che giovedì ha visto gli attivisti del comitato Salviamo Firenze per viverci portare davanti al Tsh un cartello a forma di lapide con scritto. “Qui giace Firenze – 59 a.C. – 30.01.2025 – morta di Overtourism e di Speculazione per essere stata abbandonata dalla sua amministrazione che ha accolto lussuosi orrori edilizi inqualificabili”.
“5 anni di lavori, 550 posti letto per più di 1300 euro al mese, servizi di lusso a 99 euro al mese (piscina sul tetto, uffici per co-working e palestra) e “mangerie” costose stile San Donato. Era necessario? La città e gli studenti ne sentivano il bisogno? Per noi la risposta è no”, si legge nella nota del Collettivo d’Ateneo.
“Con la crisi abitativa che colpisce in primis i fiorentini, e di riflesso gli studenti, non era necessario un altro hotel di lusso a pesare sulla nostra città. Speculazione edilizia, privatizzazioni e turismo di lusso vanno di pari passo con la distruzione dei servizi pubblici. Mentre i vari tentativi dal basso di porre un rimedio, come lo era lo Studentato Autogestito PDM (sgomberato nell’agosto 2023) hanno incontrato solo repressione e sfiducia. Ad oggi l’Ardsu di Firenze offre poco più di 1500 posti letto a fronte di una popolazione studentesca che si aggira intorno ai 50000 iscritti nella sola Unifi (senza contare l’ Accademia di Belle Arti); cifra che non garantisce posti letto neanche per quei pochi che rientrano negli stringenti criteri di merito dell’ente”.
“Il comune, dal canto suo, ignora in blocco tutto il problema abitativo finché non coinvolge chi può portare investimenti e “prestigio turistico”, la logica è sempre la solita e così anche la bugia della riqualificazione dei quartieri. Di contro ad ogni anno nascono studentati di lusso, arrivando ad offrire un numero di posti letto al momento pari a quelli dell’ARDSU. Il diritto allo studio oggi è riservato a chi ha i soldi per poterselo pagare. Per tutti gli altri ci sono precariato e sfruttamento. Chi a Firenze decide per tutti ha già espresso la sua posizione: la città è in vendita, pezzo dopo pezzo, a chiunque abbia abbastanza denaro per comprarla, col silenzio-assenso delle istituzioni pubbliche che di pubblico ormai hanno poco. L’ARDSU e l’UniFi, seguendo la linea della classe dirigente, pensano solo al loro bilancio economico fallendo nell’incontrare le necessità reali di studentesse e studenti”, conclude il Collettivo.
“The Social Hub è un progetto di rigenerazione urbana”, è la posizione di Tsh, che in una nota parla dell’apertura fiorentina. “Oggi, insieme ai nostri sessanta nuovi dipendenti a Firenze – abbiamo celebrato un’importante apertura per la città di Firenze, una struttura aperta ai cittadini, ai viaggiatori, agli studenti, ai lavoratori. Siamo a conoscenza dell’attuale crisi abitativa, che sta colpendo Firenze come tante altre città italiane, ma crediamo che la risposta non possa e debba arrivare dagli operatori privati. Nonostante ciò, i nostri hub vogliono appunto creare spazi di integrazione, attraverso cui valorizzare il territorio che ci ospita e restituire agli abitanti e alle realtà imprenditoriali locali gli strumenti per crescere in maniera sostenibile. The Social Hub Belfiore è un progetto di rigenerazione urbana che ha richiesto lavori imponenti, a partire dalla bonifica di un’area abbandonata da anni, e volto non soltanto a restituire nuova vita a quest’area, ma anche a migliorarne l’accessibilità attraverso il rifacimento delle fondamenta, la creazione di un parcheggio con 573 posti auto, il ripristino delle strade limitrofe, la creazione di una nuova pista ciclabile. La nuova struttura potrà ospitare oltre 30 piccole nuove aziende che troveranno qui la loro sede, diventerà un luogo di aggregazione dove si terranno 600 eventi e attività all’anno, sul tetto sorgerà una terrazza di 7mila metri quadri con un giardino pensile aperto al pubblico, dove chiunque potrà trascorrere del tempo”.
“Il successo della pre-apertura rivolta ai residenti alla quale lo scorso 25 gennaio hanno partecipato oltre due mila persone (terza foto in galleria) e il gradimento che ci viene espresso anche dai commercianti, dalle associazioni di categoria e dagli operatori economici del quartiere ci conforta e ci incoraggia a proseguire su questo percorso fatto di ascolto e condivisione”; conclude Tsh.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link