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Settimana bianca corta a causa dei prezzi, vacanza “mordi e fuggi” per gli italiani

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Per chi è abituato allo scenario idilliaco da cinepanettone anni ’80, il 2025 vede un lieve calo nel numero di italiani che scelgono la montagna per le loro ferie invernali. Secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio, realizzato con Swg, nei primi tre mesi dell’anno circa 8 milioni di persone hanno deciso di trascorrere qualche giorno in una località innevata.

La tendenza si spiega con una programmazione più dilatata delle vacanze, che sta diventando un’abitudine consolidata. Eppure, l’attrazione per la neve rimane intatta. Mete di punta come Cortina, Sestriere, Bormio e la regina dell’Appennino, Roccaraso, continuano a esercitare il loro fascino. Il turismo montano si adatta alle nuove esigenze: si privilegiano pause brevi, rapide fughe di 4-5 giorni che si inseriscono tra un impegno e l’altro. Aumenta la tendenza a prenotare sul filo di lana, con un occhio alle offerte dell’ultimo minuto e alla possibilità di approfittare di ponti e weekend lunghi.

Viaggi brevi e budget sotto controllo

Le fughe in montagna si confermano rapide e mirate, un mordi e fuggi sulla neve che riflette un turismo sempre più veloce. Chiaramente non è una scelta voluta, quanto obbligata. La settimana bianca classica, come la intendiamo noi nostalgici di Natale ’82, costa da 1724 euro a persona a 4405, secondo gli ultimi dati di Altroconsumo. Costi veramente troppo elevati, se rapportati al costo medio degli stipedi.

Solo una minoranza, il 10%, può permettersi ancora la classica settimana bianca, mentre la maggioranza taglia i tempi e ottimizza i costi. Il budget medio per persona si aggira attorno ai 380 euro, cifra che copre alloggio, skipass e qualche esperienza extra, tra benessere e gastronomia.

Il caro-vita si fa sentire anche in alta quota, spingendo i turisti a valutare con attenzione pacchetti su misura, offerte last-minute e soluzioni flessibili. Gli operatori si adeguano, bilanciando convenienza e qualità per non perdere appeal in un mercato in continua evoluzione.

Le destinazioni più richieste per l’inverno

L’80% degli appassionati di sport invernali e relax montano sceglie di restare entro i confini nazionali, puntando su destinazioni storiche come Trentino e Alto Adige, saldamente in testa alle preferenze. Anche Valle d’Aosta e Piemonte mantengono un buon riscontro, mentre la Lombardia fatica a restare competitiva nel panorama delle località sciistiche.

Roccaraso, invece, avanza con decisione, conquistando un numero crescente di visitatori, grazie ai social o per colpa di quest’ultimi. Per chi cerca l’emozione di una vacanza oltre confine, il 9% opta per le rinomate piste delle Alpi svizzere, austriache e francesi, mentre il 7% alterna località italiane e straniere, una tendenza in crescita del 4% rispetto allo scorso anno.

Il turismo invernale si frammenta, il confronto con l’offerta internazionale diventa più serrato e le località italiane devono affinare strategie e servizi per restare appetibili in un mercato sempre più affollato.

Chi parte e dove alloggia

La montagna resta la cornice perfetta per una fuga romantica o un ritiro familiare, con il 64% dei viaggiatori che parte in coppia e il 40% che sceglie la vacanza con i propri cari. Gli hotel continuano a dominare l’offerta ricettiva, ma cresce l’attrazione per soluzioni più autentiche e immersive: baite isolate, chalet di charme e rifugi alpini conquistano il 14% di chi sceglie un’esperienza lontana dai circuiti più battuti. Il turismo esperienziale è ormai una certezza, con una domanda crescente di soggiorni su misura che includano attività esclusive, dal gourmet alpino alle escursioni private con guide locali. Le strutture rispondono adattando l’offerta, mescolando tradizione e modernità, accoglienza e dettagli di lusso, per soddisfare un pubblico sempre più esigente

La montagna non è solo sci

Se un tempo la neve era sinonimo di sci e snowboard, oggi l’offerta si diversifica. Solo un terzo dei viaggiatori sceglie attività legate agli sport invernali, mentre la maggioranza cerca relax nelle spa degli hotel e immersione nella natura.

Il 51% si concede una pausa per ricaricare le energie, il 46% preferisce escursioni tra i paesaggi montani, mentre il 29% approfitta della vacanza per scoprire i sapori locali. Anche i centri benessere continuano a guadagnare popolarità: il 25% opta per trattamenti termali e Spa. I soggiorni brevi incoraggiano esperienze variegate, alternando passeggiate sulla neve, degustazioni e momenti di puro relax.





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