una guida essenziale su quello che è indispensabile sapere. • Biagio Del Prete

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


I Piani Individuali di Risparmio a lungo termine (PIR) sono una forma di investimento finanziario che consente di usufruire di notevoli vantaggi fiscali. Per beneficiare delle agevolazioni vanno tuttavia rispettate alcune condizioni, tra cui quelle di garantire che almeno il 70 per cento del portafoglio sia investito in azioni ed obbligazioni emesse da società italiane e di mantenere l’investimento in PIR per almeno 5 anni. Infatti, l’obiettivo di questi piani è proprio quello di incentivare gli investimenti a medio-lungo termine nelle imprese italiane. Analizziamo in dettaglio le caratteristiche dei PIR, i loro vantaggi ed i principali punti di attenzione per i risparmiatori.

 

 

Contabilità

Buste paga

 

Le caratteristiche di un PIR

Esistono due tipologie di PIR: quelli ordinari o tradizionali, istituiti nel 2017, e quelli alternativi lanciati nel 2021. In questo articolo mi concentrerò sui PIR ordinari, poiché quelli alternativi sono uno strumento adatto ad una percentuale esigua di investitori con patrimoni elevati e piuttosto sofisticati.

Per beneficiare delle agevolazioni fiscali vanno rispettate precise condizioni di composizione del portafoglio volte a garantire che una quota del PIR sia investita in società italiane, di cui una parte in medie e piccole imprese. In particolare:

  • almeno il 70% del piano deve essere investito in strumenti finanziari emessi da società italiane (o europee con stabile organizzazione in Italia);
  • questo 70% deve essere investito:
    • per almeno il 25% (corrispondente al 17,5% dell’intero patrimonio del PIR) in società non incluse nell’indice azionario FTSE MIB della borsa italiana(o indici equivalenti che includono le imprese di maggiori dimensioni)
    • per almeno il 5% (corrispondente al 3,5% dell’intero patrimonio del PIR) in società non incluse negli indici azionari FTSE MIB e FTSE Mid Cap della borsa italiana (o indici equivalenti che includono anche le imprese di medie dimensioni).

Inoltre, per garantire un’adeguata diversificazione del portafoglio, su una singola società emittente non può essere investito più del 10% del PIR.

Diverse sono le modalità con cui è possibile costituire un PIR ordinario. I risparmiatori possono ricorrere a strumenti del risparmio gestito (come fondi comuni, contratti di assicurazione e gestioni patrimoniali) per i quali sono gli intermediari ad occuparsi della selezione dei titoli e e del rispetto delle condizioni necessarie a ottenere il beneficio fiscale. In alternativa, si può costituire un PIR “fai da te” attraverso l’apertura di un rapporto di custodia con un intermediario: in questo caso sarà il risparmiatore a farsi carico del complesso compito di rispettare le regole di composizione degli investimenti. La forma più diffusa di PIR è quella attraverso fondi di investimento, i cosiddetti fondi PIR o fondi “PIR compliant“.

 

 

I benefici fiscali dei PIR

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Le agevolazioni fiscali derivanti dall’investimento in un PIR consistono:

  • nell’esenzione dalla tassazione dei redditi derivanti dagli investimenti effettuati nei PIR (su interessi, dividendi e capital gain maturati);
  • nell’esenzione dall’imposta di successione.

Per poter beneficiare di queste agevolazioni occorre mantenere gli investimenti nel PIR per almeno 5 anni. Qualora si disinvesta prima del termine indicato, non si beneficerà dell’agevolazione fiscale.

Poiché in Italia le rendite finanziarie sono generalmente tassate con un’aliquota del 26%, i vantaggi in termini fiscali possono essere notevoli nel medio-lungo termine. Ad esempio, se si ipotizza un investimento di 50.000 euro in un PIR con un rendimento del 6% annuo, su un orizzonte di 10 anni il beneficio in termini di minore tassazione è di poco superiore ai 10.000 euro, al quale va aggiunto l’eventuale esenzione dall’imposta di successione.

 

 

Chi può ottenere i benefici fiscali dei PIR ed entro quali limiti

Possono beneficiare delle agevolazioni sui PIR le persone fisiche residenti in Italia per investimenti effettuati al di fuori dell’esercizio di un’eventuale attività imprenditoriale (l’unica eccezione a questa regola è rappresentata dalle Casse previdenziali e dai Fondi pensione che però beneficiano dell’esenzione fiscale in misura ridotta). Ogni risparmiatore può essere intestatario di un solo PIR ordinario per volta. Inoltre, un PIR non può essere cointestato. Infine, sono previsti degli importi massimi annuali e complessivi entro i quali è possibile beneficiare delle agevolazioni:

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

  • 40.000 euro per anno solare;
  • 200.000 euro complessivi.

 

 

Punti di attenzione per i risparmiatori

Prima di investire in un Piano Individuale di Risparmio occorre comunque valutare i rischi finanziari ai quali ci si espone.  Anche un fondo PIR compliant, che normalmente è ripartito in un numero di imprese relativamente ampio, rappresenta comunque un investimento scarsamente diversificato poiché la maggior parte dei titoli in portafoglio è emessa solo da società italiane. Inoltre, l’ampia presenza di strumenti finanziari emessi da piccole e medie imprese, rende questi strumenti più rischiosi e meno liquidi di investimenti alternativi con la medesima composizione di titoli azionari ed obbligazionari.

Infine, oltre che al rischio finanziario, i risparmiatori devono fare molta attenzione anche ai costi connessi alla sottoscrizione di un PIR. Infatti, questa tipologia di strumenti offerti dagli intermediari hanno spesso costi più elevati rispetto ad altri con caratteristiche simili ma non PIR compliant e ciò si verifica soprattutto per quelli sotto forma di contratti assicurativi.

 

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

 

A chi sono adatti i PIR

I PIR ordinari sono strumenti finanziari utili innanzitutto ai risparmiatori che intendono investire stabilmente una parte dei propri risparmi in azioni o obbligazioni emesse da imprese italiane. Infatti, il beneficio fiscale consente di ottenere rendimenti al netto della tassazione più elevati rispetto a quelli di investimenti equivalenti.

I PIR sono utili anche alle società italiane, soprattutto a quelle di piccola e media capitalizzazione, poiché aumentano la possibilità di finanziarsi attraverso l’emissione di titoli. Attraverso questi strumenti si favorisce lo sviluppo del mercato finanziario e del canale diretto di finanziamento delle imprese da parte dei risparmiatori che in Italia ha dimensioni piuttosto ridotte.

In sintesi, i Piani Individuali di Risparmio (PIR) rappresentano un’opportunità di investimento interessante per gli investitori che hanno orizzonti temporali di medio-lungo termine, cercano agevolazioni fiscali e desiderano supportare l’economia italiana. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi associati a questo tipo di investimento ed è essenziale valutare attentamente, meglio se con l’aiuto del proprio consulente, se i PIR sono adatti al proprio profilo di rischio ed ai propri obiettivi finanziari.



Source link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link