investimento da 5 mln di dollari per la rinnovata lounge di Bangkok

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Emirates ha inaugurato la nuova lounge all’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok, Terminal Satellite 1 che segna un nuovo standard per i viaggi premium, offrendo ai passeggeri della compagnia un’esperienza a terra migliorata che corrisponde ai raffinati standard del loro viaggio.

Con un investimento da 5 milioni di dollari, la lounge si estende ora su 1.454 metri quadrati e può ospitare 250 persone, in altre parole tutti i passeggeri premium che viaggiano su due partenze simultanee dell’A380. Quella di Bangkok diventa così la più grande lounge internazionale al di fuori del mercato nazionale del vettore.

I passeggeri di prima e business class e i soci Skywards possono accedere alla lounge e anche ad una serie di servizi, tra cui docce termali, wi-fi gratuito e una ricca selezione di cibi e bevande che include piatti locali e internazionali, oltre ai classici dolci thailandesi.

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Emirates è una delle prime compagnie aeree a trasferirsi al Terminal Sat-1, che dispone di strutture moderne e comode per i passeggeri che volano su uno dei sei voli giornalieri della compagnia da Bangkok. Situata al quarto piano del Sat-1, la lounge Emirates si trova a soli cinque minuti a piedi dai gate d’imbarco.

Quest’anno Emirates festeggerà i 35 anni di servizio in Thailandia: la compagnia opera cinque voli giornalieri tra Dubai e Bangkok, utilizzando un mix di Airbus A380 e Boeing 777, oltre a doppi voli giornalieri per Phuket e un collegamento giornaliero non-stop tra Bangkok e Hong Kong.

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[post_content] => Bellezze naturali e sport, la storia dei diritti civili, la musica, una gastronomia d’eccellenza e un’atmosfera gioiosa che culmina nelle celebrazioni del Mardi Gras: è questo che unisce i 12 stati del Sud degli Stati Uniti (Alabama, Arkansas, Georgia, Kentucky, Luoisiana, Mississippi, Missouri, North Carolina, South Carolina, Tennessee, Virginia e West Virginia).

Il workshop di Travel South Usa nelle sue tappe italiane di Milano e Roma ha presentato una destinazione dal fascino unico. È stata proprio la musica la cornice della presentazione, con il coinvolgente intervento dell’artista della Louisiana Sean Ardoin, che ha ottenuto 5 nomination ai Grammy Awards.

L’evento è stato guidato da Liz Bittner, president & ceo di Travel South Usa. «Il focus di quest’incontro è parlare di quest’area degli Stati Uniti che è vasta quanto l’Europa e ricca di esperienze, che speriamo accolga un numero sempre maggiore di visitatori italiani. L’anno scorso 97 mila turisti hanno visitato gli Stati del Sud. Per il 2025 sono previsti 121 milioni di dollari di spesa turistica, che ci consentiranno di tornare ai livelli pre-pandemici. Oltre l’85% sarà turismo leisure e la durata media del soggiorno nel Sud è di oltre due settimane, intorno ai 15 giorni. I viaggiatori, in questo modo, si prendono il tempo di immergersi nel nostro cibo, nella nostra musica e nella nostra cultura. Il mercato italiano è nella top ten dei visitatori degli Stati del Sud. Abbiamo una grande affinità con voi italiani: avete tutte le caratteristiche che amiamo in un viaggiatore internazionale. Comprate i biglietti per visitare i musei ed entrate, non vi fermate fuori a fare foto; amate gustare il cibo e immergervi nella realtà locale».

Bittner ha ricordato la grande offerta di collegamenti: «Siamo ottimamente connessi grazie ai voli di Delta Air Lines, il cui hub è Atlanta-Georgia. Abbiamo anche American Airlines che opera dalle regioni occidentali – da Dallas e Huston – e United da Chicago e dal Nord. Ci sono poi i collegamenti intercontinentali operati da British Airways ed Emirates».

Lo sguardo va anche ai prossimi mesi, sono infatti numerosi gli eventi in programma per questo 2025: diversi stati hanno programmato le commemorazioni del 250simo anniversario della Rivoluzione Americana. Il Missouri celebra i 100 anni della Route66, che attraversa oltre 300 miglia di territorio. Kansas City e Atlanta-Georgia si preparano ad ospitare gli incontri di Fifa 2026. A questo si aggiungono nuovi Trial e percorsi nella natura.

Bittner ha anche voluto sottolineare il valore dell’intermediazione: «Il trade per noi è incredibilmente importante. Anche se è possibile trovare online molto materiale sulle destinazioni, una vacanza sul lungo raggio verso un’area poco conosciuta comporta un notevole investimento di tempo e denaro: sia che venga scelta per un viaggio di nozze, che per un viaggio di scoperta di 3 settimane con la famiglia. I viaggiatori vogliono essere sicuri di dedicare il giusto tempo a ciascuna destinazione, senza perdere nulla di importante.

«E’ importante che il trade conosca e capisca tutte le sfaccettature della destinazione: quando andare, dove andare, cosa fare quando si è sul posto e come trovare quel giusto mix per cui trascorrere 2 notti in un hotel di lusso e le due successive in una tree-house. Avere il giusto equipaggiamento, la giusta guida e mangiare i piatti gusti. È il trade che spiega tutto questo ai viaggiatori. Le nostre strategie di promozione della destinazione includono quindi il proseguire nella formazione delle nostre agenzie in Italia: organizziamo molti training e cooperazioni sia con i to che con le agenzie di viaggio. Investiamo anche nella formazione dei product manager che prendono parte a fam trip che consentono di vivere un’esperienza in loco».
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[post_content] => Ci sarebbe il gruppo Msc dietro all’operazione che ha portato qualche giorno fa Tamburi Investment Partners a salire a circa il 95% delle quote di Alpitour. Lo rivela Milano Finanza che spiega come il socio di minoranza uscente Andrea Ruben Levi (a monte delle società Dal 1802 e da Parabensa già detentrici delle quote cedute, ndr) avesse ricevuto un’offerta dal gruppo guidato da Gianluigi Aponte. Stando alla ricostruzione del quotidiano economico, Msc avrebbe cercato di fare leva sulla volontà di Levi di uscire velocemente dal proprio investimento nella compagnia turistica, per concentrare le proprie risorse sul progetto Newcleo di Stefano Buono, impegnato nel campo delle centrali nucleari di nuova generazione.

Ricevuta la comunicazione di Levi, volta a consentire l’eventuale esercizio del diritto di prelazione, il socio di maggioranza Asset 1 (controllato da Tip) ha quindi fin da subito considerato l’offerta “particolarmente interessante per l’acquirente”. Le indiscrezioni su un possibile interessamento di Msc per Alpitour vanno avanti peraltro da tempo. La mossa di Tamburi potrebbe quindi rappresentare anche un modo per alzare la posta in gioco, suggerisce sempre Milano Finanza.

Stando a quanto rivelato dalla stessa Tip, la valorizzazione attuale delle azioni del gruppo Alpitour ammonterebbe a 565 milioni. Il che corrisponderebbe a un rapporto equity value / ebitda di appena 5,7, sulla base dei margini operativi lordi dichiarati alla chiusura di bilancio dello scorso fine ottobre (138,2 milioni). A ciò si dovrebbero tuttavia aggiungere i 900 milioni stimati degli hotel di proprietà, oltre ai canoni di leasing degli aerei della compagnia. Se quindi Aponte, o chiunque altro visto che le candidature certo non mancano, decidesse di puntare al 100% di Alpitour ci si avvicinerebbe a quella quota 1,2-1,3 miliardi, che da tempo il mercato associa al gruppo turistico.
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Emirates è una delle prime compagnie aeree a trasferirsi al Terminal Sat-1, che dispone di strutture moderne e comode per i passeggeri che volano su uno dei sei voli giornalieri della compagnia da Bangkok. Situata al quarto piano del Sat-1, la lounge Emirates si trova a soli cinque minuti a piedi dai gate d’imbarco.

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[post_content] => Crescita a doppia cifra per il sistema aeroportuale italiano nel 2024 grazie, soprattutto, al traffico sulle destinazioni internazionali. Secondo i dati di Assaeroporti a consuntivo dell’anno appena archiviato, negli scali del nostro Paese sono transitati oltre 219 milioni di passeggeri, l’11,1% in più rispetto al 2023. Di questi, 146 milioni volano su rotte internazionali. 

Per la prima volta dal 2019, la composizione del traffico torna, quindi, ai valori pre-pandemia, con un terzo dei viaggiatori sul segmento domestico e due terzi su quello internazionale.

I movimenti aerei, nell’anno appena concluso, segnano un pieno recupero dei volumi: con una crescita del 7,5% rispetto al 2023, raggiungono 1,7 milioni di unità e superano per la prima volta i livelli registrati nel 2019, prima della pandemia.

La classifica dei primi 10 scali per traffico ribadisce il primato di Roma Fiumicino con 49,2 milioni di passeggeri, seguito da Milano Malpensa con 28,9 milioni e Milano Bergamo con 17,3 milioni. Seguono Napoli, Catania e Venezia che si aggirano sui 12 milioni e Bologna e Milano Linate sui 10 milioni. Chiudono la top ten Palermo e Bari.

Analizzando, inoltre, i dati per classe dimensionale di aeroporto, emerge come nel 2024 tutti gli scali abbiano contribuito alla crescita del sistema aeroportuale nazionale, con percentuali di incremento che variano tra il 5,7% (nella classe 1-5 mln di passeggeri) e il 16,5% (per gli scali con meno di 1 mln di passeggeri).
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Anche alla luce dei numeri di bilancio appena approvati dal cda di Alpitour, Tamburi Investment Partners conferma la decisione di impegnarsi maggiormente nel gruppo, esercitando la prelazione per l’acquisto dell’intera quota detenuta in Alpiholding dalla società Dal 1802 Educazione Cultura Salute Ambiente Tecnologia e assicurando al contempo alla stessa Alpiholding i mezzi finanziari per esercitare a propria volta la prelazione per l’acquisto di tutte le azioni detenute in Alpitour da Dal 1802 e da Parabensa.

“Le partecipazioni offerte in prelazione ad Alpiholding e Asset 1 (il veicolo d’investimento in Alpitour, di cui Tip detiene il 36,2% del capitale tramite Asset Italia, ndr) – si legge in una nota – rappresentano complessivamente il 36,027% del capitale del gruppo turistico al netto delle azioni proprie. Conseguentemente, per effetto dell’esercizio delle due prelazioni, Asset 1 verrà a detenere in Alpitour una partecipazione in via diretta e indiretta pari al 94,661% del capitale. Tale partecipazione potrà ulteriormente incrementarsi, in caso di esercizi di diritti di co-vendita e/o opzioni di vendita, fino al 95,328% del capitale”.

“Tip – prosegue la nota – si impegna ad aderire alla procedura non solo per la quota individuale a essa spettante, ma anche per quella che non risultasse coperta per effetto dell’adesione all’add-on da parte di altri soci correlati Alpitour, così da garantire comunque ad Asset Italia la copertura dell’intero fabbisogno finanziario per questo ulteriore investimento. L’investimento di Tamburi Investment Partners necessario per sottoscrivere la propria quota di add-on ammonterebbe a circa 74,2 milioni, mentre nel caso in cui nessun altro socio correlato partecipasse all’ulteriore impegno, l’investimento totale massimo di Tip sarebbe di circa 207,2 milioni di euro. La valorizzazione del 100% di Alpitour, cui fanno riferimento tali esborsi, è di circa 565 milioni”.
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[post_content] => Thai Airways alza il sipario sulla nuova poltrona di business class “Royal Silk” che debutterà gli Airbus A320: sono 20 gli aeromobili di questa tipologia presenti nella flotta del vettore, tutti ereditati in seguito all’integrazione con Thai Smile.

Le nuove poltrone di business class saranno disponibili su tutti e 20 i velivoli entro la fine del secondo trimestre 2025: le nuove cabine dispongono di 12 sedili in configurazione 2-2 sulle prime tre file e sono dotate di poggiatesta e poggia gambe regolabili, ma non di sistemi di intrattenimento integrati.

I passeggeri possono invece guardare i contenuti sui loro dispositivi personali attraverso il “sistema di intrattenimento wireless” di bordo.

Sui voli di durata superiore alle 3,5 ore, ai passeggeri verranno offerti kit di cortesia progettati da Jim Thompson e disponibili in 12 diversi design ispirati al patrimonio thailandese.

I passeggeri Royal Silk di Thai Airways hanno diritto a una corsia preferenziale per l’immigrazione, all’imbarco prioritario e alla gestione dei bagagli, all’accesso alla Royal Orchid Lounge, a una franchigia di 40 kg per il bagaglio registrato e a un bonus del 125-150% di miglia Royal Orchid Plus.

Il servizio Royal Silk in classe A320 è attualmente disponibile su otto rotte nazionali da Bangkok – Chiang Mai, Chiang Rai, Khon Kaen, Udon Thani, Ubon Ratchathani, Phuket, Hat Yai e Krabi.

Il servizio si estende anche a 22 destinazioni in Asia, tra cui Taiwan, Hong Kong, Cambogia, Laos, Myanmar, Vietnam, Indonesia, Malesia, Singapore, India, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka.
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L’area della Chiesa di Santa Cecilia e dell’Ex Convento delle Clarisse subirono pesanti bombardamenti nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno, oltre alla possibilità di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, leggere un libro o semplicemente godere della tranquillità del luogo, potranno essere organizzati spettacoli ed eventi per tutta la cittadinanza. Inoltre ospita un allestimento di opere, rappresentando l’inizio del progetto del “museo a cielo aperto”, che ha l’obiettivo di valorizzare i numerosi reperti custoditi nei depositi attraverso la loro esposizione in vari luoghi della città, creando un collegamento tra di essi e informando cittadini e turisti sulla storia della città. 

«Il Parco delle Clarisse torna a disposizione della cittadinanza – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – con un importante progetto di valorizzazione e un allestimento di opere nell’ambito del progetto “museo a cielo aperto”, che mira a ricollocare opere d’arte rimaste chiuse nei depositi e a creare un collegamento tra i luoghi storici della città e i musei, per far vivere ai turisti la nostra storia e far sentire gli spezzini ancora più legati alla loro città. Grazie all’Amministrazione comunale e al progetto “La Spezia Forte”, stiamo riportando alla luce luoghi storici dimenticati, come il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza, la Batteria Valdilocchi e il Rifugio Antiaereo Quintino Sella».

«Sono davvero orgoglioso che la Regione abbia contribuito in modo determinante al raggiungimento di questo traguardo – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone -. Tra il 2019 e il 2021 con l’allora presidente Toti abbiamo stanziato oltre 1 milione e mezzo di euro per il progetto di valorizzazione e restauro di questo complesso monumentale, nell’ambito di un impegno straordinario della Regione per il più grande mosaico di Spezia Forte su cui abbiamo investito complessivamente in questi anni oltre 5 milioni di euro di risorse regionali, anche per la riqualificazione del Parco delle Mura, del Parco della Rimembranza e per il recupero della galleria Quintino Sella. Tutto questo per restituire agli spezzini luoghi da vivere appieno riscoprendo la storia antica di questa città e anche per ampliare l’offerta turistica, con un grande valore aggiunto per l’intera provincia spezzina».

La riqualificazione del Parco delle Clarisse è parte integrante del progetto “La Spezia Forte”, un ambizioso piano dell’Amministrazione comunale per valorizzare il patrimonio storico della città. Questo progetto ha già portato al recupero di siti come la Batteria Valdilocchi, il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e il ricovero antiaereo Quintino Sella. Con l’aggiunta del Parco delle Clarisse, un’altra importante porzione della città è stata restituita ai cittadini e ai turisti che visitano il vicino Castello San Giorgio.

L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di 800mila euro, di cui 665mila finanziati dal Fondo Strategico Regionale e 135mila da risorse comunali.
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[post_content] => Il gruppo Fs riporta in primo piano l’offerta dei Treni Turistici Italiani, esaltando il fascino del viaggio su rotaia, che abbina comfort, autenticità e sostenibilità.

“Cosa c’è di meglio di un treno che va nella provincia italiana e porta ricchezza? Questo è quello che fa Treni Turistici Italiani, riprendendo tutto il parco storico e riallestendo nuove carrozze sostenibili, completamente rinnovate e fatte in Italia” ha dichiarato Luigi Cantamessa, ad di Fs Treni Turistici Italiani e direttore generale della Fondazione Fs Italiane, intervenendo a Milano all’ottava edizione dell’evento La Ripartenza, liberi di pensare.

Dalle Alpi alla Sicilia ci sono grandi città e borghi italiani tutti da scoprire grazie alla capillarità della rete ferroviaria. Capillarità che si traduce in una “grande voglia d’Italia nel mondo e di viaggi sostenibili da fare in treno”.

“È un periodo di grande successo per i treni storici e i treni turistici italiani” conclude Cantamessa aggiungendo un’attesa novità: il lancio del Settebello nel 2026. 

Il progetto prevede il recupero e il riallestimento di carrozze storiche, realizzate in Italia e completamente rinnovate, per offrire ai viaggiatori esperienze uniche tra borghi, città d’arte e paesaggi straordinari. Sin dalla sua fondazione, avvenuta il 15 dicembre 2023, con il viaggio inaugurale dell’Espresso Cadore da Roma a Cortina d’Ampezzo, la società ha ampliato progressivamente la propria offerta, introducendo una serie di collegamenti stagionali pensati per valorizzare le bellezze italiane attraverso un turismo lento e sostenibile.
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.

L’architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor

Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.

The Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.

“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.
La struttura 
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
All’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.

“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone – cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi – commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.

All’interno dell’hub trova spazio anche il ristorante Ammodino con un menù che valorizza gli ingredienti del territorio, e che reinterpreta la cucina locale in chiave moderna, grazie alla partnership con Aldo Settembrini, imprenditore della ristorazione che si occuperà dell’offerta gastronomica di varie attività della struttura, inclusa la bakery, che sarà un punto vendita del famoso panificio Menchetti dal 1948, e il rooftop bar.
In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.  

La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.

“Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini – aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone”.
L’impegno sociale e ambientale 
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi. 

Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici.  Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell’energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento. 
L’espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile”, conclude MacGregor.


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Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.  \r\n\r\nLa connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.\r\n\r\n\”Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini – aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone\”.\r\nL’impegno sociale e ambientale \r\nCome tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi. \r\n\r\nGrazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici.  Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell’energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento. \r\nL’espansione del gruppo in Europa\r\nCon la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile\”, conclude MacGregor.\r\n\r\n

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