Kuhn Optimer, coltivatori ideali per ogni lavorazione del terreno

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 


Sono lontani i tempi in cui i cerealicoltori ricorrevano alla pratica del “debbio”, la bruciatura delle stoppie. Era una lavorazione della quale portava traccia già nel primo secolo Avanti Cristo lo scrittore romano Publio Virgilio Marone, quel “Virgilio” che tutti gli studenti delle scuole superiori italiane conoscono quale autore del poema epico “Eneide”. Il Nostro attribuiva alla pratica del debbio la capacità di trasferire al terreno “forze misteriose” e di dissolvere gli eventuali “guasti” dei tessuti vegetali, teorie a loro modo corrette in quanto il fuoco distrugge le spore fungine dei patogeni.

Stringenti limiti legislativi

Oggi tale pratica è fortemente limitata con vincoli di Legge violando i quali si può incorrere in sanzioni di alcune migliaia di euro ma al suo posto e per le medesime finalità è subentrata la pratica relativa all’interramento delle stoppie tramite apposite attrezzature, lavorazione anche premiata con incentivi pubblici dell’ordine di alcune centinaia di euro l’ettaro dai Piani regionali di sviluppo rurale.

Non più di 20 centimetri

Kuhn Optimer

Ciò che conta per accedere a tali contributi è non lavorare il terreno a profondità superiori ai venti centimetri e non rimescolarne i diversi strati del profilo, meglio se abbinando a tale lavorazione anche la pratica delle cover crops. Cambiati quindi i tempi, anche la meccanizzazione agraria ha seguito tali direttive tecniche e normative sviluppando soluzioni ad hoc quali, per esempio, i coltivatori a dischi vocati alle minime lavorazioni oltre che all’affinamento del terreno dopo eventuali arature. Grazie all’azione dei dischi è infatti possibile lavorare il terreno entro un massimo di 15 centimetri incorporando in questo strato del profilo i residui colturali e la flora spontanea eventualmente presente, ma nulla vieta di usare gli stessi dischi anche per rompere le zolle che derivano dalle arature ridistribuendone i contenuti sul terreno in maniera omogenea e allargata.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Evoluzioni su standard isobus

Kuhn Optimer

Proprio a tali obiettivi guardano in particolare i coltivatori serie Kuhn Optimer, attrezzature a dischi che permettono di soddisfare molteplici esigenze grazie all’ampio ventaglio di modelli e di versioni, una serie in continua evoluzione che di recente ha anche beneficiato di soluzioni tecnologiche afferenti le funzionalità offerte dai protocolli isobus. A questi ultimi, presenti in particolare sui due coltivatori a dischi indipendenti “Optimer” da sei e da sette metri e mezzo di fronte operativo, si è poi affiancato anche il sistema “Smart Soil Technology”, in acronimo “Sst”, che permette di lavorare in maniera più precisa e confortevole grazie alla presenza di funzionalità specifiche ed esclusive. Il sistema “Steady Control Ultimate”, per esempio, permette la regolazione automatica del lavoro garantendo una profondità uniforme e precisa su tutta la larghezza dell’utensile grazie ad appositi sensori di pressione e di posizione che tramite il terminale di bordo amministrano le pressioni in essere nei cilindri idraulici che regolano l’assetto dell’attrezzatura.

Coltivatori serie Kuhn Optimer

Una tecnologia sempre più raffinata

La profondità di lavoro viene quindi gestita in modo continuo e variabile, ottenendo la massima uniformità del suolo anche nel caso si operi su terreni irregolari e ad alte velocità. Grazie a “Steady Control Ultimate” l’operatore non deve quindi più scendere dal trattore ogni volta che si deve regolare le pressioni degli organi lavoranti il terreno e ciò a fronte di un significativo miglioramento della precisione della stessa lavorazione i cui parametri sono controllati e regolati in continuo in base a valori misurati in tempo reale. Per ottenere una conformazione ottimale del letto di semina non basta però regolare correttamente la profondità operativa dell’attrezzatura in quanto è anche necessario che il coltivatore segua fedelmente la traiettoria imposta dal trattore. In pianura ciò non è un problema, mentre tale obiettivo risulta più difficile da raggiungere operando in collina e sui traversi. In queste condizioni l’attrezzatura tende infatti a derivare verso il basso, disallineandosi rispetto alla direzione seguita dall’operatore.

Cantiere di lavoro sempre allineato

A correggere tale difetto subentra una seconda innovazione apportata dal sistema Sst, la funzione “Auto-Line” che corregge in continuo l’allineamento tra trattore e coltivatore in modo che il cantiere lavori sempre in linea con la traiettoria impostata, indipendentemente dalla pendenza del piano di campagna. Tali correzioni sono del tutto automatiche in quanto a centro macchina è inserito un coltro che misura costantemente la posizione dell’utensile e l’angolo di deriva rispetto all’asse longitudinale del cantiere.

Coltivatori serie Kuhn Optimer

Tali dati permettono al terminale di correggere in tempo reale l’allineamento della macchina agendo sulle ruote di livello dell’attrezzatura e sul rullo di chiusura del cantiere in modo da bilanciare le forze laterali esercitate dalla pendenza sui dischi anteriori e posteriori del coltivatore. Di fatto, tramite attuatori idraulici dedicati, il sistema modifica la posizione orizzontale della macchina differenziando la profondità operativa dei dischi anteriori rispetto a quelli posteriori entro un valore massimo di tre centimetri. A livello del coltro ciò permette di ottenere un angolo orientato sempre verso la direzione di avanzamento assicurando quale risultato finale una lavorazione delle stoppie particolarmente omogenea quanto a profondità e minimizzando al contempo le sovrapposizioni fra i diversi passaggi.

Automatiche le manovre di rientro

Giunti poi al termine del campo subentra la funzionalità “Task controller”, sviluppata per semplificare le operazioni di sollevamento e abbassamento dell’attrezzatura rendendole automatiche. L’intera procedura avviene cioè senza alcun intervento da parte dell’operatore e pure automatiche risultano poi anche le sequenze di dispiegamento e ripiegamento del coltivatore.

Soluzioni per ogni esigenza

La serie Kuhn Optimer offre molteplici versioni atte a soddisfare altrettante esigenze operative mediante modelli portati, portati ripieghevoli e trainati. Con questi ultimi che possono proporsi anche con larghezze di dodici metri e mezzo nel modello top di gamma “Optimer L 12500”. Oltre che per le tipologie di attacco al trattore e alle larghezze di lavoro, i coltivatori Kuhn Optimer si differenziano però fra loro anche per le dimensioni dei dischi. Le versioni “L” sono in effetti allestite con dischi dentati da 510 millimetri, mentre le “Xl” operano tramite dischi da 620 millimetri di diametro. Ciò comporta importanti differenze nelle profondità indicative di lavoro che spaziano da tre a dieci centimetri per le versioni “L” e fra i cinque e i 15 centimetri nelle versioni “XL”. Uguali invece gli spessori dei dischi, sei millimetri, e proporzionale alla larghezza dell’attrezzatura il loro numero, parametro che a sua volta condiziona le potenze assorbite.

L’offerta nel mercato italiano

L’offerta per il mercato italiano attacca con i 24 dischi degli Optimer 300, per tre metri di fronte operativo, arrivando a toccare i 60 nel top di gamma Kuhn Optimer 7500, due estremi che vedono le potenze assorbite spaziare fra i 90 e i 450 cavalli, un range di prestazioni che di fatto permette a qualsiasi azienda di approcciare i coltivatori francesi semplicemente adeguandone le larghezze di lavoro al proprio parco macchine.

Connessioni dirette

Coltivatori serie Kuhn Optimer

In linea con le sfide lanciate da Agricoltura 4.0, anche Kuhn guarda al digitale applicato alle pratiche agricole. L’interconnessione fra macchine e centro aziendale, come pure la possibilità di salvare dati e informazioni, giocherà infatti un ruolo sempre più strategico nel monitorare e tracciare le attività dei cantieri dispiegati in campo. A soddisfare tali esigenze si propone “Kuhn Connect”, soluzione digitale multitasking che permette di usufruire dei più evoluti sistemi di connettività fra macchine e centri aziendali. Ad aumentare ulteriormente le potenzialità di “Kuhn Connect” sono inoltre sopraggiunte anche nuove funzionalità, accessibili tramite i terminali “Cci 800” e “Cci 1200” collegati in continuo tramite wifi alla rete internet del centro aziendale. Per esempio, la funzionalità “Online Cci Update” mantiene costantemente aggiornato il software installando sui terminali le sue più recenti versioni. L’applicazione “Cci Remote View” permette invece di condividere istantaneamente lo schermo del terminale sia con i colleghi, sia con il concessionario, potendo in tal modo ricevere assistenza puntuale in caso di necessità.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Coltivatori serie Kuhn Optimer

Un aiuto dal digitale

Anche la capacità di inviare e ricevere dati in tempo reale è divenuta nel tempo sempre più fondamentale. Un vantaggio, questo, portato da “Kuhn EasyTransfer”, sistema che tramite “Agrirouter” consente per esempio di ricevere mappe di prescrizione con cui alimentare i terminali in cabina. In un prossimo futuro, entro l’anno in corso, è annunciato in ne il lancio di “Cci.Maps”, applicazione nata per gestire dall’ufficio le attività in campo grazie alla sincronizzazione permanente di terminali e azienda agricola. “Cci.Maps” propone anch’esso molteplici funzionalità, come ad esempio la progettazione delle mappe di prescrizione e il calcolo delle corrette dosi di agrofarmaci e fertilizzanti da applicare. “Kuhn Connect” propone quindi un insieme di servizi particolarmente evoluti per beneficiare dei quali agricoltori e contoterzisti devono iscriversi alla piattaforma online “MyKuhn”, procedura di fatto estremamente semplice e veloce.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link