“L’ho colpito e sono fuggito”

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Il 25enne spagnolo arrestato per aver picchiato violentemente il 30enne italiano Salvatore Sinagra a Lanzarote ha confessato e ha affermato di essere sotto effetto di sostanze stupefacenti. È quanto hanno detto a LaPresse i legali della famiglia Sinagra, sottolineando che “non c’era alcun motivo per commettere” questa aggressione perché i due non si conoscevano. La cosa più grave è che non c’è alcun movente, hanno rimarcato i legali. Il Tribunale di istruzione numero 4 di Arrecife ha disposto la detenzione provvisoria senza cauzione: il reato contestato è di lesioni gravi. Il caso sarà ora seguito dal Tribunale numero 3, che era in servizio quando sono accaduti i fatti.

Le condizioni del giovane, originario di Favignana. attualmente ricoverato nell’unità di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario di Gran Canaria, Doctor Negrin, restano gravi e non ci sono stati miglioramenti.

L’uomo, 30 anni e originario delle Canarie con alcuni precedenti per droga, avrebbe dunque ammesso di avere colpito Sinagra con un pugno e senza altri oggetti contundenti. Un colpo, a suo dire, che non era letale. Una versione però che mal si concilia con i danni riportati dalla vittima, sottoposto anche ad un’operazione per ridurre un ematoma al cervello.   

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Contro di lui ci sono le immagini delle telecamere e prove testimoniali, prove che hanno portato prima la Guardia Civil ad arrestarlo e poi il tribunale di Arrecife a convalidare il fermo.

La brutale aggressione è avvenuta domenica scorsa in un bar di Playa del Carmen, una delle principali località turistiche di Lanzarote.

 

L’aggressione

Salvatore Sinagra, 30 anni, di Favignana, è stato aggredito ferocemente in un bar a Lanzarote, nelle Canarie, durante un banale diverbio ed è in coma da alcuni giorni in un ospedale di Las Palmas, con il cranio spaccato. Il 30enne era uscito a fumare una sigaretta, quando qualcuno l’ha picchiato. Adesso sta lottando tra la vita e la morte, vegliato dal padre Andrea, pescatore delle Egadi. 

Un’aggressione “di inaudita violenza”, gratuita e a freddo, avvenuta dopo un banale diverbio, racconta Andrea Sinagra, il papà pescatore delle Egadi. Angosciato per le gravi condizioni del figlio, ricoverato dopo una frattura cranica e lesioni profonde in terapia intensiva e in coma farmacologico indotto. 

Il caso seguito dalle autorità italiane

Il Consolato e l’Ambasciata italiana in Spagna stanno seguendo il caso. Il padre del ragazzo che si trova a Las Palmas, “è assistito dal Consolato che da subito si è messo a disposizione della famiglia” del 30enne per aiutarla negli aspetti logistici, organizzativi e legali. Le indagini sull’aggressione sono in corso e la Guardia Civil, che si sta occupando del caso, ha chiesto discrezione. Il Consolato e l’Ambasciata a Madrid “sono in contatto costante con la Guardia Civil e con le amministrazioni locali dell’isola per seguire gli sviluppi delle indagini”, sottolineano le fonti diplomatiche.

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“Questi delinquenti gli si sono avventati addosso mentre lui chiedeva ‘Perché? Cosa volete? Non ho fatto niente‘. Sembrava finita lì ma poi lo hanno aspettato fuori dal locale e quando mio figlio è uscito a fumare una sigaretta lo hanno aggredito e gli hanno spaccato il cranio” spiega Andrea Sinagra, il papà di Salvatore.

I familiari del giovane sono arrivati a Lanzarote lunedì, subito dopo aver appreso quanto accaduto. “I medici hanno fatto tutto il possibile, lo hanno operato asportando l’ematoma e cercando di ridurre i danni cerebrali, ma ancora non si riprende. Un ragazzo bravo e solare… Gli hanno rovinato la vita”, afferma ancora il padre. 

Il padre di Salvatore sui social: “Forza vita mia”

“Forza vita mia” lo scrive in un messaggio sui social il papà di Salvatore Sinagra. Calci, pugni e forse sarebbe stato utilizzato un tirapugni o una spranga, che hanno causato al giovane un grave trauma cranico. Secondo quanto emerso in queste ore, pare che l’aggressione a Sinagra sia scaturita all’esterno di un bar di Lanzarote, nelle Isole Canarie, a seguito di un banale diverbio, mentre era con alcuni amici. Una telecamera esterna avrebbe ripreso l’accaduto

Tanti in queste ore esprimono supporto e vicinanza al papà di Salvatore tramite i social. “Forza Andrea”, si legge in alcuni messaggi sui social. “Siamo tutti con voi” scrive qualcun altro.

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