MESSINA – Un disastro naturale ha messo in ginocchio Zafferia, frazione di Messina, dove il torrente omonimo ha straripato, invadendo le strade di fango e detriti. Il violento nubifragio che ha colpito la zona ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione. In particolare, il villaggio è stato diviso in due dalla furia dell’acqua, che ha travolto decine di auto, lasciando circa quaranta famiglie intrappolate nelle proprie case. La viabilità è compromessa e l’isolamento è completo, con gli abitanti che si stanno attivando autonomamente per liberarsi dai detriti che ostruiscono le strade.
Il centro di Zafferia, ma anche le contrade limitrofe, hanno registrato danni significativi. Le strade si sono trasformate in fiumi, con il torrente che ha invaso tutto ciò che incontrava sul suo cammino. L’intensità del nubifragio, che ha scaricato oltre 100 mm di pioggia in poche ore, ha avuto un impatto devastante: decine di veicoli sono stati trasportati via dall’acqua, una visione surreale di automobili accatastate in mezzo al fango. La priorità ora è garantire l’accesso alle zone più critiche e consentire l’intervento dei soccorsi.
Le autorità locali hanno attivato il Centro Operativo Comunale (COC) per coordinare i soccorsi. Gli interventi di recupero e messa in sicurezza sono in corso, ma le difficoltà sono enormi, come spiegato dall’assessore Francesco Caminiti: “Il nostro obiettivo è mettere in sicurezza queste aree vulnerabili, ma è chiaro che le risorse necessarie devono arrivare al più presto. La situazione di Zafferia è critica e non possiamo permetterci di aspettare”.
Il sindaco Federico Basile ha visitato il villaggio per valutare la situazione e ha assicurato che sono stati avviati tutti gli interventi necessari. “Siamo in continuo contatto con la Regione e abbiamo già predisposto un progetto per la messa in sicurezza dei torrenti della zona, ma è fondamentale che venga finanziato per evitare che tragedie come questa si ripetano” ha dichiarato il primo cittadino. “In questi giorni di emergenza, stiamo concentrando tutte le risorse per garantire i soccorsi e fare fronte all’emergenza immediata. Ma è chiaro che le soluzioni a lungo termine sono necessarie per evitare simili tragedie in futuro”.
A confermare la criticità della situazione, l’assessore Massimiliano Minutoli ha ribadito l’impegno dell’Amministrazione: “Siamo consapevoli dei rischi idrogeologici che affliggono il nostro territorio. Zafferia, in particolare, è una zona che da tempo richiede interventi strutturali per mettere in sicurezza il torrente. Purtroppo, eventi come quello di oggi dimostrano che l’intervento urgente è necessario, ma senza il finanziamento per le opere, non possiamo garantire una protezione adeguata”.
In merito agli interventi già programmati, gli assessori Caminiti e Minutoli hanno aggiunto in una nota: “Da tempo stiamo lavorando a un progetto per la messa in sicurezza del torrente Zafferia. Abbiamo redatto un piano dettagliato per la mitigazione del rischio idrogeologico, con un finanziamento richiesto di circa 30 milioni di euro, ma la situazione attuale ci impone di accelerare questi processi”. Secondo quanto dichiarato, il progetto per la messa in sicurezza del torrente Zafferia è già stato presentato alla struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico in Sicilia e ha ricevuto l’appalto per la progettazione esecutiva a gennaio 2024.
“Non possiamo permetterci di essere lenti – ha sottolineato Caminiti – ogni minuto è cruciale in una situazione come quella che stiamo vivendo. Le piogge forti stanno mettendo a dura prova il nostro sistema di drenaggio delle acque e dobbiamo intervenire con decisione per proteggere i nostri cittadini”.
A Zafferia, la situazione è peggiorata nelle prime ore del mattino di ieri, quando il torrente è esondato, allagando le vie e coinvolgendo anche le abitazioni più basse. “Abbiamo visto l’acqua che saliva velocemente e portava via tutto” ha raccontato un residente, testimone della furia delle acque. “È una situazione che abbiamo già vissuto nel passato, e temiamo che possa succedere ancora. Abbiamo bisogno di soluzioni concrete”.
Oltre a Zafferia, il maltempo ha colpito altre zone della città, con danni a Contrada Madonna della Vena, dove il fango ha invaso le abitazioni e le strade, e a Santo Stefano Briga, dove le vie sono state rese impraticabili e alcuni edifici danneggiati. La protezione civile, i vigili del fuoco e i mezzi specializzati sono intervenuti tempestivamente per cercare di arginare i danni, ma l’intensità delle precipitazioni ha reso difficile affrontare l’emergenza.
La pioggia caduta è stata eccezionale: circa 150 mm in sole 4 ore, un volume che ha causato il collasso delle infrastrutture di drenaggio. “In alcune zone collinari, come Zafferia, l’esondazione del torrente ha trascinato fango e detriti verso valle” ha aggiunto Minutoli. “Stiamo cercando di rimuovere i detriti per permettere ai soccorritori di accedere alle aree più colpite, ma la situazione è ancora molto critica.”
A conclusione, l’amministrazione ha ribadito che sono in atto numerosi progetti di messa in sicurezza, ma che occorre un finanziamento immediato per dare risposta alle emergenze del territorio. “Siamo impegnati ogni giorno per ridurre il rischio idrogeologico e migliorare le infrastrutture, ma solo con il supporto delle istituzioni regionali e nazionali possiamo ottenere i risultati sperati. L’urgenza è ora” concludono gli assessori.
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