Come ottenere il Bonus Tinteggiatura 2025, requisiti, importi, regole e limiti per richiederlo. Informazioni e chiarimenti
Il Bonus Tinteggiatura è un’agevolazione, confermata dalla manovra del 2025, che consente di beneficiare di una detrazione fiscale per incentivare interventi qualificati, inquadrati nelle esigenze di riqualificazione edilizia approvate dall’Agenzia delle Entrate.
Cos’ è il Bonus tinteggiatura 2025 e a chi spetta
Si tratta di una misura fiscale che consente di ottenere una detrazione sulle spese sostenute per interventi di tinteggiatura, purché effettuati nell’ambito di lavori di ristrutturazione edilizia. Questo incentivo rientra nel più ampio Bonus Ristrutturazione, confermato dalla manovra del Governo Meloni. L’agevolazione si applica esclusivamente a specifici interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo o risanamento edilizio.
Per quanto riguarda i beneficiari, il bonus è destinato a proprietari di immobili residenziali e titolari di altri diritti reali sugli immobili, quali usufrutto o comodato. Il beneficio si estende anche ai detentori degli immobili, come affittuari muniti di autorizzazione del proprietario, a patto che i lavori rispettino i requisiti normativi. Inoltre, le spese agevolabili possono essere ripartite tra i condomini per interventi comuni su edifici residenziali, come tinteggiature di facciate esterne o ingressi condominiali.
Va sottolineato che non tutte le tipologie di tinteggiatura sono ammesse: il bonus si applica alla verniciatura di facciate esterne, androni o scale condominiali, purché rientrino in un progetto di ristrutturazione. La tinteggiatura interna delle abitazioni private, se effettuata come intervento isolato, non rientra tra le spese deducibili.
Per rispettare i requisiti del Bonus, è indispensabile che gli interventi siano effettuati da professionisti qualificati o ditte specializzate. Anche i metodi di pagamento devono rispettare precise regole di tracciabilità, escludendo il contante e utilizzando strumenti quali bonifici appositamente predisposti.
Requisiti e documentazione necessaria
Per accedere alla detrazione è necessario rispettare precise condizioni. Innanzitutto, l’intervento deve essere inserito in un progetto di ristrutturazione qualificata e deve essere supportato da una documentazione amministrativa adeguata, come la CILA o la SCIA, a seconda delle caratteristiche dei lavori.
I requisiti per beneficare della detrazione includono:
- La tinteggiatura deve riguardare superfici esterne o parti comuni di edifici, come androni e scale, oppure deve essere effettuata nell’ambito di uno specifico intervento di manutenzione straordinaria o risanamento conservativo.
- I lavori devono essere eseguiti da imprese o professionisti qualificati, capaci di fornire fatture e documentazione tecnica richieste dalla normativa.
- I pagamenti devono essere effettuati esclusivamente con sistemi tracciabili, come bonifici bancari o postali predisposti per le detrazioni fiscali.
La documentazione necessaria comprende:
- Permessi amministrativi: concessioni o altri titoli abilitativi richiesti per la tipologia di intervento. Se non richiesti, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
- Domanda di accatastamento, nel caso l’immobile non sia ancora censito.
- Ricevuta dell’imposta comunale (IMU), se dovuta.
- Delibera condominiale per interventi su parti comuni, accompagnata dalla tabella millesimale di ripartizione delle spese.
- Dichiarazione di consenso del proprietario, se i lavori sono eseguiti dal detentore dell’immobile, come affittuario o usufruttuario.
La conformità ai requisiti tecnici e amministrativi è verificata dall’Agenzia delle Entrate, che potrà richiedere documenti aggiuntivi per approvare la detrazione fiscale.
Modalità di richiesta e novità fiscali per il 2025
La domanda per la detrazione deve essere presentata scaricando gli importi direttamente nella dichiarazione dei redditi, utilizzando il modello 730 o il modello Redditi Persone Fisiche. La compilazione deve includere tutte le spese documentate e i dettagli relativi agli interventi, rispettando le prescrizioni sui metodi di pagamento tracciabili.
Tra le principali novità per il 2025, il rimborso IRPEF rimane la sola opzione disponibile, a seguito dell’abolizione delle modalità di cessione del credito e dello sconto in fattura precedentemente previste dal Superbonus. Il rimborso avverrà in dieci rate annuali di pari importo, accreditate direttamente al contribuente, previa accettazione della documentazione fornita.
Gli interventi ammessi al bonus devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2025, rispettando il limite di spesa fissato a 48.000 euro per ciascun immobile. La detrazione fiscale del 2025 è stata ridotta al 36% rispetto all’aliquota del 50% valida per gli anni precedenti. Pertanto, solo le spese sostenute e documentate entro tale scadenza potranno beneficiare della detrazione.
Il pagamento deve essere eseguito esclusivamente tramite bonifici bancari o postali predisposti per le agevolazioni fiscali. Tali bonifici devono riportare:
- Il codice fiscale del beneficiario della detrazione.
- La partita IVA o il codice fiscale del fornitore.
- La causale specifica correlata alla normativa sulla detrazione edilizia.
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