Campania, report attività del 2024 dei carabinieri forestali: aumentano gli abusi edilizi

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NAPOLI. Report attività 2024 – Incrementati del 39% i reati accertati di abusivismo edilizio e paesaggistici e del 40% i disboscamenti e danneggiamenti di alberi – più 64% i reati in danno al demanio idrico e per scarichi illegali – abbandoni e combustioni illecite di rifiuti, autodemolitori ed officine abusive, inquinamenti da reflui zootecnici e maltrattamenti animali gli altri reati in aumento – persiste il bracconaggio nel casertano e vesuviano – 14 gli arresti – oltre 3400 le denunce – sanzioni per circa 3,4 milioni di euro.

I numeri rendono la dimensione dell’impegno profuso dai Carabinieri forestali della Campania lo scorso anno: 78.333 controlli, 3.419 i reati perseguiti con 869 sequestri, 14 arresti e 2.950 illeciti amministrativi contestati, per un importo complessivo notificato di € 3.439.927,12.

Lotta all’abusivismo edilizio ed ai disboscamenti.

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Sempre più qualificata l’azione di contrasto all’abusivismo edilizio in aree sottoposte a vincolo idrogeologico, protette o di valore paesaggistico, svolta dai Nuclei CC Forestale e Parchi. Si segnalano il sequestro, nel Parco Nazionale del Cilento, di un complesso turistico di 23.000 mq con 83 unità abitative in Castellabate e di un intero residence in Camerota di 5 appartamenti; di 4 villette con 6 piscine e 2 campi di padel completamente abusive (di cui una a poca distanza dal sito archeologico “Domus Villa Augustea” in Somma Vesuviana) oppure del complesso edilizio di 4 villette realizzato in totale difformità dal permesso a costruire lungo la costa del Lago Patria in Giugliano. Accertata la realizzazione di 3 fabbricati in bosco ad Altavilla Irpina, opifici al posto di un bosco di 2 ha in Rocca d’Evandro, dove altri 5.000 mq di bosco venivano estirpati per una cava abusiva. Incredibile la nuova tecnica di cava abusiva, realizzata mediante scavi verticali in un bosco di Morcone, in modo da non essere visibili dall’esterno. Estirpati un bosco di castagno di 3000 mq in Marzano Appio e di 4 ettari in Teano, a ridosso del fiume Savone, mentre 47 alberi venivano tagliati illegalmente in Aquara (SA) ed altri 71 in Sassano (SA). Continua l’azione di contrasto al fenomeno dei tagli furtivi, ancora presenti sui monti del Partenio, del Matese e dei Picentini, grazie alla specifica campagna di controlli “Bosco Sicuro”: si segnalano i 500 qli di legna da ardere non tracciata sequestrati in un piazzale di Montecorvino Rovella.

N. 853 i reati urbanistico paesaggistici segnalati con 151 sequestri.

N. 183 i disboscamenti o danneggiamenti di alberi segnalati con 18 sequestri.

Tutela dei fiumi e del demanio idrico.

Grazie all’operazione Fiume Sicuro è stata fortemente incrementata l’azione di tutela del demanio idrico da occupazioni ed escavazioni abusive e scarichi illegali. Si segnalano l’escavazione abusiva di 571 mc di ghiaia accertata nel torrente “Sassinora” (BN) e di 3000 mc nel fiume Calore, con scavi fino a 6 m di profondità, mentre un intero impianto di frantumazione e lavorazione di ghiaia – completamente abusivo – è stato sequestrato, nell’ambito del sito d’interesse comunitario “Fiume Alento”. È stato scoperto, inoltre, un piazzale di un cementificio realizzata all’interno dell’alveo del torrente “Serretelle” in Roccabascerana (AV),  mentre una discarica di 8.000 mq, costituita da rifiuti speciali anche pericolosi, è stata sequestrata in sinistra idraulica del fiume “Tusciano” in Eboli destinata a piazzale di deposito. Da segnalare l’azione in corso per il ripristino delle rive alla foce del fiume Volturno occupate da strutture abusive e i 500 mc di inerti non bonificati, provenienti da opere di manutenzione del cimitero comunale, stoccati in modo incontrollato in area golenale in destra del fiume in Castel Campagnano.

74 i reati segnalati nei servizi di polizia fluviale, con 10 sequestri ed un importo notificato per illeciti amministrativi di € 229.151,40.

Ingente lo sforzo nel contrasto agli scarichi illegali nel torrente “Solofrana”: 44 aziende controllate con 13 deferimenti e ben 7 aziende sequestrate (4 conciarie e 2 opifici ed un impianto di macellazione di 3000 mq) per carenze autorizzative o scarichi in fognatura senza pretrattamenti.

Più in generale la complessiva azione dei Nuclei CC Forestali nell’ambito della vasta operazione “Rinascita Sarno”, sviluppata d’intesa con i Carabinieri NOE e diretta dalle Procure di Torre Annunziata, Nocera Inferiore ed Avellino ha portato a 202 controlli, di cui 67 non conformi, con 38 sequestri ed un importo notificato per illeciti amministrativi di € 90.016,69.

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Rilevante l’impegno contro lo sversamento illegale dei reflui zootecnici che costituisce la principale causa d’inquinamento dell’agro aversano per l’elevato carico di nutrienti delle deiezioni prodotte da circa 2500 allevamenti bovini e bufalini. Complessivamente sono stati 101 i controlli effettuati nelle province di Caserta e Salerno, con 33 reati segnalati e 27 sequestri.

126 le notizie di reato e 54 sanzioni amministrative elevate, per un importo notificato di € 98.911,40.

Gestioni illecite di rifiuti e roghi tossici

Continua l’impegno severo dei Nuclei CC Forestale nella “Terra dei Fuochi”:

636 servizi svolti, 277 attività controllate e 65 sequestrate, 106 mezzi/attrezzature sequestrate, 204 notizie di reato, 132 illeciti amministrativi contestati per un ammontare complessivo di € 904.233,93.

Decine le officine meccaniche e le carrozzerie sequestrate operanti in carenza dei requisiti tecnici, senza alcuna tracciabilità dei rifiuti prodotti e senza autorizzazioni alle emissioni in atmosfera. Significativi i 19 deferimenti nella campagna di controllo “autodemolitori” con 5 aziende sequestrate perché sprovviste delle autorizzazioni ambientali, dove lo smontaggio di parti meccaniche avveniva senza precauzioni per l’ambiente. Da segnalare il sequestro di 2 opifici abusivi in Orta di Atella, per la produzione di abiti e di calzature, e di altre 2 aziende dedite alla produzione di materassi e divani, in Casandrino e Casavatore, che smaltivano illegalmente gli scarti tessili su pubblica via ed in aree agricole.

Di rilievo il traffico illecito di rifiuti metallici, con 6 società coinvolte nell’area beneventana, bloccato in Pontelandolfo presso un capannone abusivo ed area pertinenziale di 5000 mq ed il sequestro di un impianto di trattamento rifiuti, anche pericolosi, in Gricignano d’Aversa per gestione illecita dei rifiuti.

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Nell’ambito delle attività di verifica in situ dei terreni da indagare, ai sensi del DL 136/2013, sono state scoperte 3 discariche di rifiuti speciali tombate, di cui le più importanti in Casaluce, per una estensione di 45.000 mq, e in Caivano, per 4000 mq, in cui sono stati rinvenuti anche rifiuti pericolosi.

Sempre più consolidata l’azione svolta dai Nuclei CC Forestali contro gli abbandoni ed abbruciamento di rifiuti mediante l’impiego di minitelecamere e fototrappole, che ha permesso di scoprire i responsabili di reiterati abbandoni anche alle falde del Vesuvio in Torre del Greco.

Incendi Boschivi

L’Arma Forestale è schierata in prima linea nel contrasto agli incendi boschivi, nella repressione dei comportamenti pericolosi e nella fase della prevenzione ed educazione. L’impegno investigativo profuso ha consentito di deferire ben n. 38 presunti incendiari all’Autorità Giudiziaria, con l’applicazione di 5 misure cautelari.

Applicate misure cautelari personali ai due presunti autori dell’incendio di Pianura, che appiccarono il fuoco per ripulire un fondo incolto nella loro disponibilità, e ad altri due soggetti che esplosero fuochi d’artificio a ridosso della Riserva naturale statale degli “Astroni” cagionando un incendio per oltre 40 ha.

Grazie alle tecniche investigative specialistiche adottate, sono stati segnalati i presunti responsabili degli incendi, che destarono particolare allarme, di Gragnano, che si estese per oltre 10 ha sul monte “Pendolo”, di Mercogliano, che interessò la montagna di Montevergine per oltre 5 ha di bosco e del Vesuvio, in località Fosso bianco di Torre del Greco. Rilievi ed accertamenti tecnici sono stati ultimati per il grave incendio del 19 giugno, che riguardò la collina dei Camaldoli per circa 70 ha di bosco ceduo e macchia mediterranea. Determinante l’azione di pattugliamento e prevenzione svolta sul Vesuvio dopo il grave incendio del 4 agosto in loc. Montagnelle di Torre del Greco con 16 ha di macchia mediterranea distrutta, cha ha scoraggiato altre azioni criminali.

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Intensi i controlli dei divieti di abbruciamento e degli obblighi di eliminare e prevenire potenziali rischi d’incendio, con la contestazione di n. 422 illeciti amministrativi per un importo notificato di oltre € 360.000,00.

Il dato complessivo annuale, in fase di definizione finale, si attesta su 452 eventi (con complessivi 5927,32 ha percorsi dal fuoco), numero superiore a quello degli scorsi anni per le condizioni meteoclimatiche sfavorevoli.

Salerno si conferma la provincia più colpita con 184 incendi, seguita da Avellino con 104 e Caserta, con 60 incendi, che invece risulta quella con maggiore superficie bruciata, pari a oltre 2000 ha.

Ben 168 incendi hanno riguardato aree protette, di cui 80 la provincia di Salerno, tra cui si segnalano i 21 incendi che hanno riguardato il Parco regionale dei Monti Picentini e i vasti incendi che hanno riguardato la ZSC di “Monte Cesima”.

Sessa Aurunca, Castel San Giorgio, Bonea, Pietraroja, Montesarchio, Baronissi e Camerota i comuni con più incendi.

Nel delicato settore è fondamentale la sinergia con gli Enti preposti alla prevenzione del rischio e con gli apparati della lotta attiva, vista la recrudescenza di grandi incendi che ha interessato alcune altre regioni d’Italia a causa del riscaldamento climatico.

Bracconaggio

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Sistematica l’azione di contrasto al bracconaggio ed all’uccellagione a danno dell’avifauna migratoria attuata, in particolare nelle province di Napoli e Caserta, anche con l’ausilio delle associazioni dell’ambientalismo italiano.

Sempre intensa l’azione di contrasto svolta sull’Isola d’Ischia, con l’arresto di un soggetto nel comune di Forio d’Ischia, sorpreso ad esercitare la caccia in periodo di divieto con arma clandestina e conseguente sequestro di 400 cartucce ed altri due deferimenti per detenzione illegale di munizioni. Deferimenti anche sul litorale Domitio e nell’agro aversano ed acerrano, per caccia con mezzi non consentiti e per aver abbattuto specie non cacciabili in Giugliano in Campania, Marigliano e Acerra. 

Numerose le azioni contro l’uccellagione e detenzione illegale di fauna, come il sequestro di 71 esemplari presso una abitazione privata in Terzigno con 8 reti per uccellagione, di 47 tra cardellini, lucherini, verzellini sequestrati in due distinte operazioni in Boscoreale e subito liberati nel Parco del Vesuvio e di altri 59 fringillidi sequestrati in un mercatino di Scafati e portati in centro di riabilitazione per la successiva liberazione. Purtroppo l’attività illegale di cattura di fringillidi è ancora significativa come dimostra anche il sequestro di 42 cardellini con relativo impianto di uccellagione effettuato in Volturara Irpina.

260 notizie di reato, con 150 sequestri penali e 362 illeciti amministrativi contestati per un importo notificato di € 263.586,39.

Benessere animale

In forte incremento le segnalazioni per liberare, in collaborazione con i servizi veterinari delle ASL, cani in condizioni di detenzione insopportabili o per soccorrere cuccioli abbandonati, con ben 92 reati segnalati, 21 sequestri effettuati e ben 115 illeciti amministrativi contestati.

Di rilievo il sequestro di 25 cani di razza in Castel Volturno presso una residenza privata e di ulteriori 44 cani di razza, presso l’abitazione di due coniugi in Villa Literno, ricoverati in opere precarie in cattive condizioni igieniche, con condizioni di aggressività per sovraffollamento e legatura a corda corta. Una pensione abusiva per cani è stato scoperta a Marano di Napoli con il sequestro di 37 cani detenuti in 30 mq, con escrementi e urine non pulite da più giorni. Altri 7 cani maltrattati salvati in Montoro presso una una residenza privata e 19 cani salvati da infezioni e mancanza di ricovero in Montefredane (AV). Da segnalare anche il sequestro di 35 pappagalli Parrocchetti monaci stipati in un garage seminterrato in Sant’Arpino, privo di aerazione, con 6 cuccioli di chihuahua e barboncino. Anche nel commercio di animali si è salvaguardato il benessere animale, come avvenuto per il sequestro di 154 uccelli detenuti in gabbie strette, senza luce e piene di escrementi, presso una attività commerciale di Napoli grazie all’intervento del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli.

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Sicurezza alimentare

A completamento dell’attività operativa si riportano anche le più significative azioni a tutela del consumatore, svolte nell’anno 2024 unitamente ai servizi sanitari regionali.

Nell’avellinese si segnala il sequestro di 172 hl di vino sfuso, stoccato in locali con carenze igieniche e privo di rintracciabilità e di 40 hl imbottigliato privo di etichettatura mentre, nel beneventano sono stati sequestrati 400 l di olio non tracciato e 3800 kg di alimenti conservati a temperature elevate, oltre a 171 kg di prodotti scaduti, presso un’azienda di produzione prodotti da forno. Sempre nell’avellinese, presso una ditta di lavorazione di prodotti ittici sono stati sequestrati 898 kg di tonno, merluzzo, sgombro e polipo congelati la cui data di termine di conservazione era stata superata. Nel salernitano sequestrato oltre 1.000 kg di miele prodotti in violazione delle procedure di legge. In vari controlli presso pizzerie del napoletano sono state contestate vare ipotesi di frode in commercio poiché nei menù erano riportati ingredienti di alta qualità certificati DOP, come ad esempio “Provolone del Monaco DOP, Pomodoro San Marzano DOP,..) mai acquistati. Nel Parco Nazionale del Vesuvio sequestrati pomodori del piennolo che usurpavano la denominazione di origine protetta. Sequestrate anche castagne provenienti dall’Albania, spacciate come “Prodotto italiano”.

Significativa azione nel casertano a tutela del consumatore, con contestazioni di frode in commercio per il cosiddetto “taglio” del 30%, con l’uso di latte vaccino in aggiunta a quello di bufala, con costi nettamente inferiori.

Complessivamente n. 56 i deferimenti e 151 gli illeciti amministrativi contestati per importo notificato di € 487.867,12.



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