Il Summit sui diritti violati dell’infanzia. Papa Francesco: “Uccidere i bambini significa negare il futuro”. Rania e la Segre divise su Gaza (S.C.)

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Il 3 febbraio 2025, Papa Francesco ha tenuto due significativi interventi in Vaticano durante il Summit mondiale sui diritti dei bambini organizzato da padre Enzo Fortunato su mandato dello stesso Pontefice, che nei due discorsi ha richiamato l’attenzione sulle gravi violazioni dei diritti dell’infanzia e annunciando iniziative future per promuoverne la tutela.
Nel suo discorso di apertura, il Pontefice ha espresso profonda preoccupazione per le sofferenze che milioni di bambini affrontano a causa di guerre, povertà e sfruttamento. Ha sottolineato che “nulla vale più della vita di un bambino” e ha denunciato le morti infantili nei conflitti globali, affermando: “Uccidere i bambini significa negare il futuro”.
Papa Francesco ha evidenziato dati allarmanti, menzionando che circa 40 milioni di bambini sono sfollati a causa dei conflitti, 100 milioni vivono senza fissa dimora e 170 milioni sono vittime di lavoro forzato, tratta, abusi e sfruttamenti di vario genere, inclusi i matrimoni forzati.

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Bergoglio ha inoltre richiamato l’attenzione sulla situazione dei minori non accompagnati, definendoli “le prime vittime di quell’esodo di disperazione e speranza” che coinvolge migliaia di persone in movimento verso nazioni più prospere. “Molti minori – ha tenuto ad aggiungere – vivono in un limbo per non essere stati registrati alla nascita. Si stima che circa centocinquanta milioni di bambini “invisibili” non abbiano esistenza legale. Questo è un ostacolo per accedere all’istruzione o all’assistenza sanitaria, ma soprattutto per loro non c’è protezione della legge e possono essere facilmente maltrattati o venduti come schiavi. Ricordiamo i piccoli Rohinghya, che spesso fanno fatica a farsi registrare, o i bambini senza documenti al confine con gli Stati Uniti, prime vittime di quell’esodo della disperazione e della speranza di migliaia che salgono dal Sud verso gli USA”.

Tra i fattori citati dal Papa perchè calpestano i diritti c’è stata anche la pratica dell’aborto: “In nome di questa logica dello scarto, in cui l’essere umano si fa onnipotente, la vita nascente è sacrificata mediante la pratica omicida dell’aborto. L’aborto sopprime la vita dei bambini e recide la fonte della speranza di tutta la società”.

La regina di Giordania Rania Al Abdullah ha partecipato al Summit internazionale in Vaticano. “Ho letto uno studio scioccante sullo stato psicologico dei bambini più vulnerabili di Gaza: il 96% ha riferito di sentire che la loro morte era imminente. Quasi la metà ha dichiarato di voler morire. Come abbiamo permesso alla nostra umanità di arrivare a questo”, ha detto la regina. “Senza un’applicazione paritaria, gli impegni globali sono vuoti. Perché se un diritto può essere deliberatamente negato, allora non è affatto un diritto. È un privilegio per pochi fortunati”, ha osservato.

Parlando del destino tragico dei bambini, e di quelli palestinesi soprattutto, intrappolati nella Striscia, ormai senza scuola e senza diritti a causa della guerra, Rania ha rilevato che per l’infanzia tradita della “Palestina, in Sudan, Yemen, e Myanmar”, il futuro è compromesso “e permette ai politici di eludere le colpe, di anteporre le agende ristrette agli obblighi collettivi”. A Gaza è appena stato fatto uno “studio scioccante sullo stato psicologico dei bambini più vulnerabili: il 96% ha riferito di sentire che la loro morte era imminente. Quasi la metà ha dichiarato di voler morire. Non per diventare astronauti o pompieri, come gli altri bambini. Semplicemente volevano essere morti. Come abbiamo permesso che la nostra umanità arrivasse a questo?” ha chiesto ad alta voce la regina di Giordania.

Al Tavolo dei relatori anche il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, ha promesso impegno assoluto da parte del governo Meloni, e ha detto che bisogna lavorare perchè vi sia una immigrazione regolare. Paolo Gentiloni ha snocciolato cifre orribili: nel mondo 300 piccoli vivono con meno di 2,15 dollari usa al giorno, e si tratta, ha messo in chiaro, di un fenomeno presente anche in Europa e anche in Italia dove esiste il rischio povertà, anche se il vero dramma è nei paesi poveri dove la quota si sta allargando e la situazione aggravando.

La senatrice Liliana Segre, invece, ha raccontato la sua tragica vicenda vissuta da bambina ebrea finita nei campi di concentramento, ai tempi delle leggi del regime fascista, entra nei dettagli di quando fu “espulsa assieme a studenti, docenti ebrei. Eravamo all’epoca circondati da indifferenza che a volte è peggio della violenza. Tutti i bambini sono sacri e non vanno toccati”. La Segre ha poi denunciato che il dramma dei bambini si protrae nel presente: 250 milioni non mondo non hanno scuola, uno su dieci è coinvolto nel lavoro minorile o in lavori pericolosi, per esempio nelle miniere o nei campi. Molti sono sotto le bombe di troppe guerre, e penso ai bambini ostaggio di Hamas e a di Gaza.
E’ intervenuto pure Mario Draghi, ex premier ed ex presidente della BCE che si è fatto interprete di un appello: “Non possiamo lasciare ai nostri figli un mondo meno libero e meno democratico di quello che abbiamo ricevuto dai nostri padri”. Il Summit ha visto la partecipazione anche di altre personalità di rilievo, come l’ex presidente indonesiana Megawati Sukarnoputri.

Nel discorso di chiusura del Summit, Papa Francesco ha annunciato l’intenzione di preparare un’Esortazione Apostolica interamente dedicata ai bambini. Ed ha sottolineato l’importanza di ascoltare il grido dei più piccoli per dire “no” alla guerra, alla violenza e all’ingiustizia. a affermato: “Ascoltare i bambini che oggi vivono nella violenza, nello sfruttamento o nell’ingiustizia serve a rafforzare il nostro ‘no’ alla guerra, alla cultura dello scarto e del profitto”.

Il Pontefice ha ribadito che ogni bambino è una benedizione per il mondo e che è responsabilità collettiva proteggere il loro futuro, garantendo loro un ambiente sicuro e amorevole in cui crescere.

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Con questi interventi, Papa Francesco ha riaffermato la centralità dei diritti dei bambini nell’agenda della Chiesa cattolica, esortando la comunità internazionale a un’azione concreta e immediata per porre fine alle ingiustizie che affliggono i più piccoli.

Sante Cavalleri

Nella foto: una vignetta di Andrea Sillioni



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