Spiegazioni dettagliate sulla regolarità di lavori e collaudi di via don Blasco e torrente Bisconte. È quanto chiede il Pd il giorno dopo la pesante ondata di maltempo che ha creato danni e disagi in tutta la città. I consiglieri Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò accendono i riflettori proprio sulle arterie stradali di recente realizzazione ma nonostante tutto interessate dagli allagamenti nei giorni di pioggia.
“Dal sindaco e dall’assessore Minutoli – spiegano i tre esponenti Dem – vennero in commissione consiliare competente fornite delle rassicurazioni sul rispetto formale di quelle direttive di protezione civile ma che, sostanzialmente, purtroppo, oggi si scontrano con l’evidente evidenza di una città che dimostra improvvisazione e impreparazione a fronteggiare eventi che sono ormai tutt’altro che imprevisti, sebbene molto violenti. La nostra rete di raccolta delle acque piovane che non è idonea alle necessità della città. Pensata per lo sviluppo urbanistico degli anni Settanta, esclude da una raccolta di acque sufficiente tutte le realizzazioni edilizie costruite negli ultimi trent’anni in aree collinari o nei pressi di torrenti: da San Licandro, all’Annunziata, alle colline e alle zone torrentizie della zona Sud. E non soltanto questo; il centro città, infatti, che sconta da anni la mancanza di una adeguata e globale pianificazione di interventi su tutta la rete di raccolta acque e di pulizia di tombini, caditoie e griglie, a ogni pioggia, si vede allagato in modo inaccettabile. Dove sta la pianificazione di interventi strutturali così urgenti per la città? Reti di raccolta acque piovane da rafforzare e ampliare, sistemi già esistenti da ripulire in profondità e in maniera capillare, fuori dalla logica “randomica” secondo le singole necessità di volta in volta segnalate. In questo quadro di eventi ci sembra poi alquanto sbalorditivo e singolare che si stiano manifestando fatti di allagamento molto intensi in due nuove opere pubbliche della città, Via Don Blasco e la nuova copertura del torrente Bisconte. Ossia lungo due nuove strade di grande importanza per la città. Non solo in caso di piogge intense, ma anche durante eventi minori, queste due arterie si allagano, una in maniera pericolosa per la circolazione stradale e per chiunque vi si trovi a transitare, l’altra, essendo in pendenza e teoricamente pensata per regimentare il corso del torrente Bisconte, con una forza dell’acqua che scorre e travolge chi vi si trova a transitare: proprio su un’opera pubblica che il Commissario Straordinario per il dissesto idrogeologico ha finanziato con importanti stanziamenti pubblici”.
Da qui la richiesta di avere informazioni dettagliate sulla regolarità dei lavori eseguiti e sui relativi collaudi di queste importante vie, soprattutto in relazione al sistema di raccolta di acque meteoriche.
Il Pd sposta poi l’attenzione sui torrenti. “I fatti documentati sul torrente Zafferia, in contrada Scoppo o sul torrente Orto Liuzzo dimostrano come la dichiarata “inaccessibilità” di accesso ai torrenti da realizzare con presidi immediati di protezione civile non si sia verificata mai e in nessuna circostanza, nonostante il nostro piano di protezione civile lo prevedano espressamente. Al di là del rispetto formale delle norme e delle direttive, occorre che, quando si verificano eventi intensi, che grazie alla tecnica del now casting ampiamente sono prevedibili nel giro di poche ore, si attivino davvero le misure scritte nei piani: impedire l’accesso ai torrenti, avvertire le popolazioni più direttamente coinvolte perché abitanti nei pressi dei torrenti, vigilare sull’andamento delle piene meteoriche. Analogamente ci domandiamo se tali procedure prevenzione siano previste nel caso dei torrenti tombati che attraversano il centro città e che costituiscono assi viari centrali del nostro sistema di mobilità: sono sorvegliati nella loro parte alta, sui punti di immissione delle acque nei tratti coperti? Sono controllati nei tratti urbani, sotto il livello stradale, verificando che gli alvei siano liberi da ostruzioni di varia natura che possano impedire il regolare scorrimento dell’acqua? Soprattutto, si prevede che in casi di particolare intensità della pioggia, la circolazione su questi viali sia impedita?Anche su questi importanti snodi stradali che interessano direttamente corsi d’acqua urbani e che pure si pensa di non dover considerare, visto che sono sotto strada, serve invece operare attività di prevenzione che non deve solo restare sulla carta come mero rispetto formale delle norme, bensì diventare vigilante pratica di azioni e interventi che siano messi in atto quando si verificano gli eventi più pericolosi e intensi”.
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