Napoli, San Martino: il negozio Coppola chiuso da un mese

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Napoli, San Martino: il negozio Coppola chiuso da un mese

La Regione Campania non ha dato ancora inizio ai lavori

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                “ Una lettera aperta inoltrata da uno dei pochi artigiani del corallo ancora presenti, che attualmente operano nei locali terranei posti a largo San Martino, nel quartiere partenopeo del Vomero, mi allertò un mese addietro sulla possibilità che queste attività ultracentenarie, dal momento che tali attività risalgono agli anni ’20 del secolo scorso, potessero scomparire del tutto  – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da sempre impegnato nella salvaguardia delle suddette botteghe storiche -. Al riguardo, in passato lanciai anche un’apposita petizione online, attraverso la piattaforma change org, al seguente link: https://www.change.org/noscomparsabotteghecorallarisanmartino , petizione che ha raggiunto quasi 500 sottoscrizioni. Inoltre bisogna ricordare che l’ex ministro Sangiuliano, ha istituito, oltre un anno fa, il polo autonomo “Musei Nazionali del Vomero”, che oltre alla villa Floridiana, comprende pure San Martino e Castel Sant’Elmo, con lo scopo di rilanciare sia gli aspetti turistici che quelli storici e culturali dei suddetti siti “.

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                ” Purtroppo, a distanza di un mese – afferma Capodanno – nulla si è mosso, dal momento che non sono neppure iniziati i lavori da parte della Regione Campania, proprietaria dei locali, per restituire l’agibilità ai locali dell’attività commerciale in questione, consentendone la riapertura. L’unica novità, in tutto questo tempo, così come comunicatomi da uno dei titolari è  stato l’assenza da parte dell’ente proprietario alla possibilità di poter richiedere al Comune di Napoli l’inserimento nelle botteghe storiche. In tal modo il negozio Coppola diventerebbe il primo di proprietà di ente pubblico ad essere inserito nel suddetto albo, dove fino ad oggi sono state inserite solo locali di proprietà di privati cittadini “.

 

                “ Notoriamente – sottolinea Capodanno –  l’area di San Martino, benché costituisca un polo turistico di primaria importanza, versa da anni in un perenne stato di degrado e di abbandono anche per la presenza di un muro puntellato dal 2015, quindi da ben dieci anni, che si trova in prosecuzione, proprio lungo la facciata dove si aprono le botteghe degli artigiani del corallo. Un puntellamento, per eliminare il quale era stato annunciato nei mesi scorsi l’inizio dei lavori a cura della Regione Campania. Lavori che allo stato non risultano ancora iniziati, essendosi solo proceduto a coprire il puntellamento con teli di plastica bianca. Eppure si tratta di uno dei siti più belli al mondo, che dovrebbe essere tutelato dall’Unesco, con beni ambientali e culturali di primaria importanza, che ha avuto ospiti, tra gli altri, la Regina d’Inghilterra, Hillary Clinton, Beatrice d’Olanda e diversi presidenti della Repubblica, come Ciampi e, proprio di recente, anche del presidente Mattarella, oltre a nomi noti del mondo della cultura e dello spettacolo. Un sito che, in qualsivoglia altra parte del mondo, sarebbe valorizzato, vivificandolo con la presenza di turisti e di attività connesse e che invece rischia di perdere l’ultimo dei simboli della sua storia secolare, le botteghe dei corallari appunto “.

 

                ” Allo stato – puntualizza Capodanno – sono rimaste solo tre botteghe artigianali di corallari, quelle delle ditte Coppola, Corcione e Mandile. Ma quest’ultima ha dovuto abbassare le saracinesche dal 2 gennaio scorso a seguito di una diffida della Protezione Civile a praticare il locale per inagibilità.  Chiusura che permane a tutt’oggi. Al riguardo dagli attuali gestori è stato rivolto un appello a tutte le istituzioni competenti, con particolare riguardo alla Regione Campania, proprietaria dei locali, affinché venissero tempestivamente effettuati tutti gli interventi per garantire la sicurezza e la salvaguardia dell’edificio dove è ubicato il negozio in uno alle opere d’arte che contiene, rimuovendo  le cause che ne impediscono la riapertura, permettendo così di poter riprendere una tradizione, quella della lavorazione del corallo, tramandata di generazione in generazione, che ha contribuito a far conoscere l’artigianato campano  nel mondo “.

 

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                Capodanno, sulla vicenda dei corallari, segnatamente sul permanere della chiusura del negozio Coppola Cameo Factory, annuncia l’ennesima battaglia, lanciando un appello, oltre che ai responsabili a livello nazionale e locale del turismo e della cultura, anche alla società civile, a partire dagli intellettuali, nonché agli organi d’informazione, affinché tutti insieme ci si impegni fattivamente non solo per la permanenza delle antiche botteghe del corallo ma anche per un progetto complessivo, teso al rilancio, sul piano nazionale ed internazionale, dello splendido complesso di San Martino.

 

 

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