Nelle Marche aumentano gli incendi ma diminuiscono gli ettari bruciati

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ANCONA – Un incontro per illustrare il nuovo calendario 2025 ma anche e soprattutto l’attività del 2024, quella che i carabinieri forestali svolgono con lo scopo principale di tutelare il territorio, l’ambiente, il patrimonio agroforestale e la biodiversità, e di prevenire il degrado ambientale.

«L’attenzione particolare della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri, come sempre, è stata incardinata nella tutela del soggetto “bosco”, inteso quale bene, quale ecosistema, di rilevanza pubblica, che ha un ruolo fondamentale per la conservazione del suolo, per la regolazione idrologica, idrogeologica e climatica, per la protezione della fauna e della conservazione della biodiversità in generale – ha spiegato il comandante regionale, colonnello Mauro Macino, che s’è insediato lo scorso primo agosto –. I boschi marchigiani hanno un’estensione di oltre 290mila ettari, sono di proprietà pubblica solo per il 20% circa della superficie complessiva, il resto appartiene alla proprietà privata. Il dato nazionale, invece, riporta che i boschi sono mediamente di oltre il 30% di proprietà pubblica, con punte in alcune regioni anche del 70%. Questa situazione marchigiana, quindi, richiede maggiore attenzione e particolare impegno nelle attività di vigilanza per una gestione oculata del bosco: il fatto che la proprietà privata sia ben superiore a quella pubblica, se da una parte tranquillizza per l’esposizione a furti, dall’altra parte potrebbe esporre la risorsa al pericolo di eccessivo sfruttamento».

I dati sono dell’Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio Infc-2015, storicamente sviluppato dall’ex corpo forestale dello Stato, che quest’anno, per la prima volta, sarà aggiornato invece dai carabinieri forestali.

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«Nei vari settori di intervento, nell’anno 2024, sono stati effettuati 61mila attività di controllo, -6% in confronto al 2023 – ha sottolineato ancora il comandante Macino –. Le attività di controllo hanno consentito di accertare 578 illeciti penali, +10% in confronto al 2023, e di deferire 403 persone alle competenti autorità giudiziarie. Dal punto di vista delle sanzioni amministrative sono stati invece accertati 2.026 illeciti amministrativi che hanno comportato delle sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di 1 milione e 220.238 euro, +4% in confronto al 2023. Alcuni controlli sono stati effettuati di iniziativa dei vari reparti secondo le proprie peculiarità ed esigenze territoriali e ambientali, oppure a seguito di denunce, altri invece vengono disposti a livello nazionale dal comando tutela forestale e parchi del comando di vertice in Roma con apposita analisi e programmazione annuale, attraverso specifiche campagne di controllo organizzate per periodi mensili o bimestrali nei diversi settori di interesse istituzionale».

Analizzando più in dettaglio la statistica dei dati riepilogativi: il maggior numero dei controlli, pari a 26.603, circa il 40% del totale, è stato svolto nel settore della tutela del territorio, che include la polizia fluviale, le bellezze naturali, l’urbanistica e edilizia, cave e miniere, il vincolo idrogeologico, le utilizzazioni boschive, il pascolo, la prevenzione degli incendi boschivi e il controllo degli usi civici. L’attività nel settore tutela del territorio ha portato ad accertare 65 reati e 452 illeciti amministrativi con sanzioni di importo complessivo di 247.527 euro.

Tra le attività principali va sicuramente considerata l’azione di contrasto al traffico e allo smaltimento illecito di rifiuti, alle discariche abusive e all’inquinamento: è stata svolta attraverso 3.929 controlli, in diminuzione rispetto al 2023, che ha consentito di accertare 223 reati, in aumento, invece, rispetto all’anno precedente, e 206 illeciti amministrativi per un importo di 338.312 euro.

«Intensa, inoltre, è stata l’attività svolta per la prevenzione e la repressione degli incendi boschivi il cui fenomeno, si conferma, avviene quasi sempre per mano colposa o dolosa dell’uomo, attribuendo alle cause naturali solo l’1 o il 2% massimo dei casi – ha proseguito ancora il comandante –. Sono stati svolti complessivamente 794 controlli che hanno portato ad accertare 72 reati e sono state elevate 32 sanzioni amministrative per un importo totale pari a 8.340,47 euro. Qui va evidenziata l’utilità delle tecniche investigative adottate, il cosiddetto Metodo delle evidenze fisiche, quale strumento per l’individuazione del punto di innesco dove ricercare eventuali elementi utili ad accertare le responsabilità. Nonostante la passata stagione estiva sia stata particolarmente calda e siccitosa, il fenomeno può ritenersi che sia stato abbastanza contenuto.

Sono stati registrati 48 incendi boschivi, +60% in confronto al 2023, con una superficie totale percorsa dal fuoco di 106 ettari, di cui 34 ettari effettivamente boscati, -6% in confronto al 2023, con una superficie media di circa 1,87 ettari di superficie boscata per incendio. Quindi nel 2024 vi è stato un consistente aumento di eventi, ma un contestuale decremento della superficie boscata percorsa dal fuoco. Questo, prescindendo dall’andamento climatico su cui l’azione dei carabinieri forestali non può far nulla, sta a dimostrare la presenza di una buona organizzazione di forze impegnate nella prevenzione e nella lotta attiva, con una sempre più fattiva comunicazione e collaborazione istituzionale».

Da sottolineare anche l’attività di vigilanza relativa alla tutela della flora e della fauna selvatica, che rappresenta il secondo settore per numero di controlli effettuati, ma anche il controllo e le certificazioni per il commercio delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione, nel rispetto della convenzione internazionale Cites, svolto dai due nuclei carabinieri Cites di Fermo e di Ancona. Gli stessi nuclei nel 2024, includendovi anche le attività di contrasto all’importazione e commercio illegale di legname, hanno svolto 562 controlli accertando 7 reati e 27 illeciti amministrativi per un importo contestato pari a 143.583 euro.

Nel corso della conferenza stampa che s’è svolta al comando regionale dei carabinieri forestali, è stato anche presentato il nuovo calendario Cites 2025 del comando unità forestali, ambientali e agroalimentari Carabinieri, che giunto alla sua 18esima edizione, quest’anno illustra le peculiarità naturalistiche e floro-faunistiche dell’America Latina, che oltre ad avere la più grande foresta tropicale del Pianeta, è ricchissimo di bellezze della natura, geologiche, biologiche, e di specie animali e vegetali che ne fanno un vero e proprio scrigno di biodiversità. Il calendario, dedicato quest’anno alla figura di Charles Darwin e alla modernità della sua opera scientifica, a 190 anni dal suo arrivo nel Sudamerica e dal suo approdo alle Isole Galapagos, è stato illustrato dal capitano Claudia Matera.





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