Riccione, ecco il nuovo viale Ceccarini: parte il restyling di una strada simbolo della Riviera romagnola

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di
Enea Conti

Come diventerà la strada che ha reso celebre Riccione e la storia legata alla newyorkeseMaria Boorman Weeler: le tre fasi dei cantieri fino al 2027

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Laddove tutto sembrava rimanere come era tutto cambierà. Da tempo, a Riccione, si sapeva che viale Ceccarini, la strada che in ogni epoca ha reso celebre la «Perla» della Riviera Romagnola, presto non sarebbe stato più lo stesso. E la fatidica data è stata annunciata, il prossimo 10 febbraio partono i lavori ma prima che le ruspe inizino a marciare sono stati tolti i veli al progetto definitivo che rivoluzionerà uno dei salotti più glamour dell’Adriatico, soprattutto nella storia passata. 

Il progetto di restyling per viale Ceccarini a Riccione

E la presentazione in pompa magna è andata in scena al Cocoricò la sera del 31 gennaio, tra auguri e brindisi e tanti rendering: il nuovo viale sarà pronto nel 2027 ma si procederà per stralci, il primo in partenza tra pochi giorni, che interesserà il tratto più a mare. I lavori del secondo stralcio «mediano» partiranno nell’autunno del 2025, quelli del terzo in quello del 2026. 




















































Per la cronaca anche il lungomare del Sole, poco distante sarà completamente rifatto con un investimento complessivo di sedici milioni di euro, di cui nove milioni e 380mila destinati al solo viale, coperti con fondi comunali e i restanti sei milioni e oltre con fondi in parte comunali e in parte regionali.

A cambiare lungo il viale che collega il paese con la zona mare attraversando la ferrovia saranno soprattutto i colori. Alla pavimentazione attuale, grigia e disastrata dalle radici imponenti degli altissimi pini marittimi subentrerà molta più luce. Lo spiega l’architetto Francesco Ceccarelli dello studio «La prima stanza» responsabile del progetto. «Tradizione e innovazione si incontreranno», dice. 

Il nuovo volto della strada conosciuta da tutta Italia (e non solo)

«La pavimentazione tessuto, sarà realizzata con materiali di pregio ispirati alla sartorialità italiana, conferirà eleganza e armonia all’intero viale». Il nuovo viale sarà anche la dimora di nuovi spazi verdi. «Saranno rigogliosi, un vero e proprio bosco filare con arbusti e alberature che esalteranno l’identità della città giardino: i caratteristici pini esistenti saranno valorizzati e integrati nel nuovo design, mentre il tratto tra lungomare e viale Milano sarà valorizzato dalla presenza delle palme». 

Sarà rivoluzionato anche l’impianto illuminotecnico con il debutto del «Palo Ceccarini» un sistema che garantirà giochi di luce coordinati con effetti sonori e altri impianti di luci scenografiche, i «Plug in Diamante».

La storia e il legame con Maria Boorman Weeler

Tra presente e futuro vale la pena ripercorrere la storia di Viale Ceccarini. È intitolato a Maria Boorman Weeler, newyorkese, moglie del medico riccionese Giovanni Ceccarini, morta nel 1902. Ceccarini aveva lavorato a New York, doveva l’aveva conosciuta e sposata. Entrambi si trasferirono a Riccione, città natale di lui, e la Weeler divenne una cittadina illustre: ancora oggi è annoverata come una proficua benefattrice di quella che era una frazione di Rimini. Tanto per fare un esempio, nel 1898 anticipò di tasca propria i fondi per la costruzione del porto. 

Nel 1912 il viale per lungo tempo polveroso su cui si affacciavano i primi alberghi, di importanza storica per tutto il sistema turistico balneare italiano, fu intitolato alla Weeler poco dopo il decimo anniversario dalla sua morte. Ed esattamente dieci anni dopo Riccione avrebbe conquistato la sua indipendenza da Rimini diventando un comune autonomo: del progetto di rinnovamento del viale si iniziò a parlare nel 2022, nell’anno in cui la città ha celebrato il suo centenario.

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Viale Ceccarini, in principio fu il viale dei villini e del turismo più borghese, vocazione iniziale di una Riviera romagnola. Che cambiò pelle dopo la guerra diventando tra gli anni 70 e 80 l’emblema delle destinazioni turistiche più nazional popolari del Paese e al contempo meta prediletta dei turisti stranieri alla ricerca di movida e divertimento a tutte le ore. Viale Ceccarini, seguì la stessa traiettoria per quanto sia sempre stato un viale dello shopping meno economico di gran parte della Riviera ma comunque iconico. 

«Lungo queste poche centinaia di metri, di giorno o di notte, l’immagine della Riviera splende come in One from Heart di Francis Ford Coppola: insegne multicolori, luci al neon, vetrine di negozi lucenti come specchi, grandi pannelli pubblicitari elettronici che si animano di disegni e slogan, scritte, musica, caffè, senza una definitiva soluzione di continuità tra il dentro e il fuori». 

Così scriveva Pier Vittorio Tondelli negli anni Ottanta nel suo «Un weekend Postmoderno». Ed è l’immagine più fedele che la letteratura potesse consegnare ai posteri. Un’immagine vera, oggi un po’ sbiadita come tante nella Riviera romagnola, e che quindi aveva l’effettivo bisogno di essere rinnovata. 

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3 febbraio 2025

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