Cambiano gli importi dell’Assegno Unico 2025, aggiornandoli dello 0,8% in base all’inflazione. Lo rivela l’Inps nelle nuove tabelle, pubblicate nella circolare n. 33 del 4 febbraio 2025, che forniscono un riferimento essenziale per determinare l’importo spettante alle famiglie con figli a carico. Come altre prestazioni Inps, anche il contributo destinato alle famiglie è infatti correlato all’andamento dell’inflazione.
Tra le principali maggiorazioni confermate per il 2025, anche l’aumento per figli con disabilità, il bonus per madri di età inferiore a 21 anni, la maggiorazione per il secondo percettore di reddito e l’incremento per i figli successivi al secondo.
Aggiornare Isee e presentare una nuova domanda
Chi ha già un’istanza di Assegno Unico approvata non dovrà presentare una nuova domanda, salvo nei casi di decadenza, revoca o rifiuto comunicati dall’Inps. È però importante segnalare eventuali cambiamenti, come la nascita di un figlio o il raggiungimento della maggiore età. L’Inps provvederà a inviare notifiche specifiche per gestire queste variazioni.
Per assicurare il corretto calcolo dell’importo, è necessario presentare un nuovo Isee per il 2025. In assenza di un Isee aggiornato, a partire da marzo verrà erogato solo l’importo minimo. Tuttavia, chi presenta l’Isee entro il 30 giugno 2025 potrà ottenere il ricalcolo degli importi e l’eventuale corresponsione degli arretrati. La richiesta può essere effettuata tramite il Portale unico Isee, l’app Inps Mobile o presso un Patronato.
L’Assegno Unico è destinato ai nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni, senza alcun limite di età per i figli con disabilità, purché residenti in Italia. L’erogazione avviene mensilmente attraverso diverse modalità di pagamento tracciabili, tra cui bonifico su conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o altri strumenti previsti.
Le novità per il 2025
Dal 1° gennaio 2025, l’importo dell’Assegno Unico e le relative soglie Isee saranno adeguati all’incremento del costo della vita (+0,8% nel 2024). Tra le principali novità:
- Genitori con figli sotto 1 anno: aumento del 50% dell’Assegno Unico fino al primo anno di vita.
- Famiglie con almeno 3 figli e Isee fino a 45.939,56 euro: incremento del 50% per i figli di età compresa tra 1 e 3 anni.
- Famiglie con almeno 4 figli: maggiorazione fissa di 150 euro al mese.
- Maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025): destinata ai nuclei con Isee fino a 25.000 euro che nel 2021 hanno percepito l’Assegno per il Nucleo Familiare.
Le maggiorazioni previste
Nel 2025, l’importo minimo dell’Assegno Unico, determinato in base all’Isee, sarà di 57,5 euro, con un incremento di 50 centesimi rispetto all’anno precedente. L’importo massimo sarà invece di 201 euro e verrà riconosciuto a chi ha un Isee fino a 17.222,33 euro.
Oltre agli importi base, l’Assegno Unico prevede diverse maggiorazioni per specifiche condizioni familiari. Per i figli con disabilità, l’incremento varia tra 120,60 e 201 euro mensili, a seconda della gravità della condizione e dell’età del figlio. Le madri con meno di 21 anni beneficiano di un’aggiunta di 23 euro al mese. Le famiglie numerose, con almeno quattro figli, ricevono un aumento fisso di 150 euro mensili. Infine, se nel nucleo familiare è presente un secondo percettore di reddito, è prevista una maggiorazione di 34,40 euro al mese.
A questo link sono presenti le tabelle con tutte le maggiorazioni per specifiche condizioni familiari a seconda del’Isee che si ha.
Quando arriva il pagamento di febbraio
Quello che in tanti, però, si chiedono è quando arriverà il pagamento di febbraio dell’Assegno Unico. La data precisa dell’accredito infatti non si sa ancora visto che l’Inps non ha pubblicato il calendario per il 2025 con tutte le scadenze, una consuetudine che in passato veniva annunciata con largo anticipo.
Si può comunque ipotizzare che gli accrediti seguiranno lo stesso schema dei mesi precedenti, e cioè tra il 15 e il 20 febbraio. Per chi invece ha fatto domanda solo nell’ultimo mese, l’arrivo dei soldi è in programma nell’ultima settimana di febbraio, tra lunedì 24 e venerdì 28 febbraio. Lo stesso vale per coloro che nell’ultimo mese hanno subito una variazione tale da comportare un ricalcolo dell’Assegno unico.
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