Giuseppe Ungaretti, il Porto Sepolto 1923. Storia di un’edizione

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Sabato 8 febbraio alle ore 16,30 inaugura presso il Museo della Carta di Pescia la mostra
Giuseppe Ungaretti, il Porto Sepolto 1923. Storia di un’edizione

La mostra, parte integrante del progetto del Sistema Museale Pistoiese – SIMUP “Nuovi percorsi tra passato e futuro. 5 mostre per 1 Sistema museale”, indaga la genesi del volume, prefato da Benito Mussolini, ornato dalle xilografie di Francesco Gamba e tirato in 500 copie numerate su apposita carta filigranata realizzata da Casa Magnani. Il progetto espositivo, che propone per la prima volta una riflessione sui “beni cartari” dell’ente pesciatino, ha permesso di individuare, sulla base di documenti inediti rinvenuti nell’Archivio Storico Magnani, il luogo esatto ove l’opera fu stampata, ovvero lo “Stabilimento di Arti Grafiche S. Belforte & C.” di Livorno, di ricostruire tutti i passaggi che portarono alla definizione del supporto cartaceo e del disegno della filigrana, nonché di effettuare una serie di confronti con la forma da carta filigranata conservata nelle collezioni del Museo.

Giuseppe Ungaretti iniziò a comporre le prime poesie del Porto Sepolto nel dicembre del 1915, non appena giunto nelle trincee sul Carso. Nell’aprile del 1916, a Versa, durante un periodo di riposo, il poeta conobbe per caso il tenente Ettore Serra e fu grazie a questo incontro che nacque l’idea di pubblicare una prima raccolta di versi. Il futuro editore si rivolse allo Stabilimento Tipografico Friulano di Udine, e il 16 dicembre 1916 vide la luce la prima edizione del Porto Sepolto, stampato in appena 80 copie. Nel 1923 Ettore Serra curò una nuova edizione dell’opera, tirata questa volta dai torchi dello “Stabilimento di Arti Grafiche S. Belforte & C.” di Livorno per i tipi della “Stamperia Apuana” dello stesso Serra. Nell’intendimento di fare “un libro bello, anzi perfetto”, fu commissionata alle cartiere “Enrico Magnani” di Pescia una apposita carta vergata fatta a mano con una speciale filigrana, nonché, su espressa raccomandazione di Giuseppe Ungaretti, le copertine del volume: la mostra permette dunque, grazie anche al confronto con la forma da carta filigranata ancora conservata nelle collezioni del Museo, di indagare in modo inedito la genesi di uno dei libri più importanti del Novecento italiano, ricostruendo anche l’eccezionale apparato illustrativo appositamente creato da Francesco F. Gamba.

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Forma da carta filigranata Magnani 1923
Forma da carta filigranata Magnani 1923

La mostra, resa possibile grazie a prestiti di privati e di istituzioni pubbliche, è accompagnata da un catalogo a cura di Edoardo Barbieri con premessa di Carlo Ossola, edito da Salomone Belforte & C. di Livorno.

Il Museo della Carta di Pescia ha la sua sede presso la Settecentesca Cartiera “Le Carte”. L’antico opificio, situato lungo il fiume Pescia, risale al 1712. Acquistato nel 1860 dai Magnani, cartai pesciatini attivi fin dal 1783, ha continuato a fabbricare carta “a mano” sino al 1992. La cartiera conserva intatti tutti gli impianti Sette – Otto e Primo Novecenteschi per la fabbricazione e l’allestimento. Nel 2003, grazie ad uno sponsor privato, la cartiera è stata donata all’Associazione Museo della Carta di Pescia ETS che nel 2010 ne ha iniziato il restauro. Nel 2016 è stata inaugurata la prima ala che ospita l’Archivio Storico Magnani: 600 metri lineari di documenti notificati dalla competente soprintendenza nel 1978. Il 22 novembre 2019 sono state inaugurate tre nuove sale del Museo. Dal 2008 è in corso la catalogazione, in collaborazione con l’Ufficio Catalogo di Firenze e l’ICCD di Roma, dei circa 7000 pezzi che compongono le collezioni: forme da carta, cere da filigrana, punzoni, timbri e teli. Si tratta della prima catalogazione in Italia con la sperimentazione, in particolare, della scheda PST. Il recupero complessivo di questo patrimonio materiale e immateriale è inserito nel progetto di sistema La Via della Carta della Toscana che vede compartecipare tutti i portatori di interesse, pubblici e privati, delle province di Lucca e di Pistoia e del Distretto Cartario di Lucca, il più grande d’Europa. Nel 2018 il Museo ha accompagnato la nascita dell’Impresa Sociale Magnani Pescia Srl che ha ripreso la fabbricazione di carta fatta a mano filigranata sotto l’antico marchio recuperato “Enrico Magnani Pescia”.

Il Museo della Carta di Pescia è museo di rilevanza regionale riconosciuto dalla Regione Toscana.

Giuseppe Ungaretti, il Porto Sepolto 1923. Storia di un’edizione

Museo della Carta di Pescia, 8 febbraio – 2 giugno 2025
La mostra è realizzata con il sostegno di Regione Toscana, il contributo di Eureka3D, il cofinanziamento di Sistema Museale Pistoiese – SIMUP, la collaborazione del Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca Università Cattolica del Sacro Cuore.
Curatore della mostra: Massimiliano Bini
Consulenza bibliografica: Luca Cadioli
Catalogo Belforte

Orario di apertura della mostra e informazioni:

Museo della Carta di Pescia – Cartiera Le Carte Archivio Storico Magnani

+ 39 0572 408432 | relazioniesterne@museodellacarta.org | museodellacarta.org

Facebook: Museo della Carta di Pescia
Instagram: @museocartapescia
Youtube: Museo della Carta di Pescia

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