Governo a testa alta in Parlamento contro l’opposizione su Almasri

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Governo a testa alta in Parlamento contro l’opposizione – Dopo l’informazione di garanzia notificata a mezzo governo per le incredibili accuse di peculato e favoreggiamento relative al caso Almasri ed i continui attacchi piovuti nelle ultime due settimane dalle opposizioni su Giorgia Meloni ed i suoi ministri e sottosegretari stamane a Montecitorio è giunta infine la tanto attesa informativa del Governo alle Camere lungamente chiesta dalle sinistre a cui hanno risposto dettagliatamente per le rime il Guardasigilli Carlo Nordio ed il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Di fronte ai secchi rilievi mossi da Nordio contro i numerosi errori contenuti nel mandato di arresto di Almasri spiccato – a maggioranza – dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia ed agli stringenti richiami alla sicurezza nazionale puntualizzati da Piantedosi sui rischi a cui erano esposti i nostri connazionali in Libia ed al pericolo di veder rovesciare dagli scafisti sulle nostre coste i 700 mila irregolari presenti nello Stato nordafricano in attesa di entrare clandestinamente nel nostro Paese, si è assistita alla monotona sequela di invettive rovesciate dalle sinistre contro il Governo votato democraticamente dagli Italiani.

Nulla di nuovo sotto il sole dunque, se non l’ennesima e stanca ripetizione del solito copione anti-Meloni messo in scena dagli inverosimili attacchi giudiziari trasmessi al Tribunale dei Ministri e dalle reiterate invettive lanciate dall’opposizione contro l’attuale maggioranza, che nel frattempo parrebbe continuare a salire nei sondaggi d’opinione, consolidando il netto vantaggio accumulato nei confronti delle sinistre.

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Piantedosi: valanga di bugie dall’opposizione, espulso Almasri per la sicurezza nazionale

Almasri “non è mai stato un interlocutore del governo” sulla questione dei migranti. Così il ministro Piantedosi nell’informativa alla Camera.”Smentisco pressioni o ricatti sul governo. Decisioni assunte solo per tutelare gli interessi del Paese”. “L’espulsione di Almasri è avvenuta a salvaguardia della sicurezza dello Stato,il cui obiettivo è evitare danni al Paese e ai cittadini”. Modalità di rimpatrio dovuta a esigenze di rapidità e in linea con casi precedenti.Maggioranza applaude ministri Nordio,Piantedosi.

Nordio: mandato di arresto di Almasri pieno di errori, non sono un passacarte della CPI

“Il 18 gennaio la Cpi emetteva un mandato di arresto internazionale nei confronti di Almasri.Trasmesso dall’Interpol senza richiesta di estradizione”. Così il ministro della Giustizia Nordio durante l’informativa alla Camera. “Sono stato informato quando Almasri era stato già arrestato”. Il ministro “non è un passacarte”,dice Nordio.”Atto della Cpi manca di coerenza. Era nullo, in lingua inglese e con vari allegati in arabo”, con “incomprensibili salti logici sui crimini di Almasri”.A Bonelli, di Avs: “Non avete letto le carte”.

Il Governo non si fa piegare dalle sentenze pro-migranti: avanti con il piano Albania contro scafisti e clandestini – Dopo l’imprevedibile nuova boccatura giudiziaria del trasferimento in Albania dei clandestini provenienti da Paesi sicuri, e l’scrizione nel registro degli indagati della Premier Giorgia Meloni e di mezzo governo disposta dal Procuratore Lo Voi – già protagonista del processo contro il Vicepremier Salvini per l’ipotesi di sequestro di persona di oltre 100 clandestini, poi bocciata sonoramente dal Tribunale di Palermo – da Palazzo Chigi filtra l’irremovibile determinazione ad andare avanti nella lotta a scafisti e clandestini a difesa dei confini del Paese e a tutela della sicurezza di tutti gli Italiani, che dalle ultime rilevazioni si schierano in massa dalla parte del Governo, appoggiandone la politica anti-invasione.

Infatti fonti del Ministero dell’Interno ribadiscono che sul tema dell’immigrazione e sulle procedure accelerate in frontiera e centri di trattenimento, in Italia si sta imprevedibilmente sviluppando “una giurisprudenza che appare di corto respiro.

Le posizioni antigovernative dei giudici sono destinate ad essere superata dagli eventi” schierandosi ostinatamente “contro il Modello Albania largamente condiviso in Europa”.

Questo spiegano le fonti del Viminale che lo rilevano, perché il “sistema è già previsto dal nuovo Patto Ue sull’immigrazione, in vigore al più tardi nel 2026” e quindi “il governo va avanti” senza tentennamenti nonostante che “”le Corti di Appello scelgano di rinviare alla Corte di giustizia europea, sostanzialmente al fine esclusivo di prendere tempo” in tal modo ostacolando l’azione del governo a difesa dei confini nazionali.

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Meloni indagata: “Non mi faccio intimidire”

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Roma in relazione al caso di Osama Almasri, un ufficiale libico accusato di crimini contro l’umanità. Insieme a Meloni, sono indagati anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Il caso riguarda il rimpatrio di Almasri, arrestato a Torino e successivamente rilasciato e trasferito in Libia su un aereo di Stato italiano, senza consultare il Tribunale Penale Internazionale (TPI), che ne aveva richiesto l’arresto per crimini di guerra e contro l’umanità. Il TPI ha espresso indignazione per la mancata consultazione e ha chiesto spiegazioni al governo italiano.

Meloni ha dichiarato: “Non mi faccio intimidire”. Ha inoltre sottolineato che l’avviso di garanzia è stato emesso dal procuratore Francesco Lo Voi, lo stesso che aveva indagato il Vicepremier Matteo Salvini per sequestro di persona. Ha affermato di non essere “ricattabile” e di voler proseguire “a testa alta e senza paura”.

Secondo fonti giudiziarie, l’avviso di garanzia è un atto dovuto previsto dalla legge costituzionale n. 1/89, che impone al procuratore della Repubblica di trasmettere gli atti al Tribunale dei Ministri entro quindici giorni dalla ricezione di una denuncia nei confronti di un ministro, dandone immediata comunicazione agli interessati.

Le indagini sono in corso per chiarire le responsabilità nel rimpatrio di Almasri e valutare eventuali violazioni delle procedure legali e internazionali.

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