Ice Agenzia presenta l’Agribusiness del futuro, al via Lab Innova Tunisia 2025

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È stata inaugurata questa mattina, presso l’Hotel Novotel Lac Tunis, la prima edizione del Lab Innova For Tunisia Agribusiness 2025, un’iniziativa nell’ambito del progetto di formazione manageriale Lab Innova For Africa “Luca Attanasio”, promosso da Ice Agenzia Tunisi – Sezione commerciale dell’ambasciata d’Italia, insieme all’Ufficio formazione per le imprese della sede centrale di Ice Agenzia a Roma. Il programma è stato inaugurato dall’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, alla presenza del ministro della Agricoltura, delle Risorse idriche e della Pesca, Ezzedine Ben Cheikh. “L’iniziativa apre oggi una nuova fase di collaborazione tra Italia e Tunisia, in un settore cardine per entrambi i Paesi, quale l’agribusiness, che si affianca quindi all’ecosistema startup”, ha spiegato la direttrice di Ice Agenzia di Tunisi, Francesca Tango, sottolineando come la formazione rivesta “un ruolo strategico”.

Tango ha spiegato che “tra i partecipanti a questa edizione sono molto presenti società attive sia nel settore dell’olivicoltura, sia nel settore della produzione di prodotti biologici o del territorio, soprattutto cosmetici e prodotti alimentari a base di miele, oli essenziali, aloe, fichi d’india, datteri, melagrana ed altri”. La Tunisia vanta infatti molti primati nel settore della produzione di olio, ma è anche il quinto produttore al mondo di fichi d’india, produttore di eccellenza di melagrane e della varietà di datteri deglet nour. “Si tratta – ricorda la direttrice di Ice Agenzia di Tunisi – di settori di grande importanza economica e sociale, non solo per il contributo alla produzione nazionale destinata al consumo, all’export, alla generazione di reddito e posti di lavoro, alla possibilità, grazie allo scale up fornito da Lab Innova for Africa per le aziende del settore locali più promettenti, di affermarsi ed emergere a livello internazionale, nonché per le implicazioni in termini di sfruttamento delle risorse naturali, terreni, acque, seminativi, coltivazioni e per le tematiche di salvaguardia delle risorse naturali e della sicurezza alimentare, temi sui quali l’attenzione di Italia e Tunisia è massima per il bene comune dei cittadini e del pianeta”.

Il format Lab Innova è partito a ottobre con un bando di partecipazione dedicato alle ditte dei settori agricoli più promettenti della Tunisia quali: produzione di olio, produzione di uve e vino, prodotti Aoc e prodotti biologici. Le 15 aziende selezionate verranno coinvolte da oggi in un percorso formativo che prevede una fase in aula, una fase di formazione online e, a conclusione del percorso formativo, uno Study Tour in Italia con la visita a una manifestazione del settore e incontri istituzionali e professionali con omologhi italiani del settore, per aumentare le opportunità di crescita e business. Tra le materie del percorso figurano la comunicazione mirata alla presentazione dei progetti e agli incontri d’affari, il piano di marketing, il marketing internazionale, il marketing digitale, accanto a un percorso di aggiornamento su strumenti finanziari, di sostegno, nuove tecnologie e nuove tecniche per una migliore gestione dell’impresa agricola e agribusiness.

Microcredito

per le aziende

 

L’ambasciatore d’Italia in Tunisia, Alessandro Prunas, dà il via al Lab Innova Agribusiness Tunisia 2025.

Il comparto agroalimentare rappresenta in Tunisia circa il 12 per cento del prodotto interno lordo: annovera oltre 516 mila imprese, di cui oltre 1.000 imprese con più di dieci dipendenti. Nel lato agribusiness è crescente l’attenzione per la qualità del prodotto, le certificazioni e la sicurezza alimentare. Di 1.000 aziende certificate Iso, Haccp, Ohas in Tunisia, 285 – ossia circa il 30 per cento – appartengono al settore agroindustria e in linea generale sono quelle che esportano i prodotti. Oggi il consumatore è sempre più attento a cibi e, in generale, prodotti di origine agricola che siano sicuri da un punto di vista delle norme di igiene, tracciati ed etichettati nella provenienza e nei processi di produzione, sostenibili da un punto di vista degli ingredienti e del processo produttivo. Sono tendenze ormai affermate a livello mondiale e chiave di successo dei prodotti.

La Tunisia emerge a livello mondiale con i suoi prodotti agricoli di eccellenza, quali l’olio di oliva (il Paese è il decimo esportatore mondiale e l’olio rappresenta il 44 per cento dell’export agricolo in valore), frutta (in primis datteri, agrumi, melograni, uva, fichi, fichi d’india) e ortaggi (principalmente pomodori, peperoni e carciofi). La Tunisia è inoltre il primo Paese in Africa per aree coltivate e per esportazione di prodotti biologici, primo al mondo per aree coltivate di olio biologico e unico Paese africano con certificato di equivalenza all’Unione europea per i prodotti biologici, avendo una normativa pressoché simile all’Ue in tema di biologico. Gli scambi con l’Italia per i primi nove mesi del 2024 sono stati pari, per il settore agricolo, a un import dalla Tunisia di 990,55 milioni di euro con un +13,3 per cento su base annua (l’Italia è importatore di frutta e verdura dalla Tunisia) e, per l’agroindustria, a un import di 1,1 miliardi di euro con un +17,4 per cento annuo, pari a circa il 18 per cento degli scambi tra i due paesi.

Sviluppo agricolo, sostegno all’imprenditorialità e formazione qualificata sono tra i pilastri del Piano Mattei, che identifica la Tunisia come Paese partner prioritario. L’ambasciatore Prunas, a tal proposito, ha evidenziato che “Lab Innova for Tunisia Agribusiness 2025 fornisce alle imprese partecipanti strumenti e competenze all’avanguardia, contribuisce a rafforzare la crescita, l’innovazione e la competitività delle filiere agroindustriali e agricole tunisine, amplificandone le sinergie con le imprese omologhe italiane”. “Questa iniziativa – ha aggiunto l’ambasciatore – si inquadra nell’impegno a 360 gradi che portiamo avanti nel Paese per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, garantire la sicurezza alimentare e promuovere lo sviluppo economico e sociale dei territori”. “Penso, in primo luogo, al progetto Tanit, volto a migliorare l’uso delle acque non convenzionali nell’agricoltura, rivitalizzare le coltivazioni nelle aree colpite dalla siccità e dar vita a un centro di formazione nel settore agricolo, agronomico e delle tecnologie agricole. Tutte le componenti del Sistema Italia in Tunisia sono impegnate in prima linea per la realizzazione di questi obiettivi, lavorando fianco a fianco con le autorità tunisine: è questo lo spirito di un nuovo modello di partenariato su base paritaria capace di generare benefici e opportunità per tutti”, ha concluso Prunas.

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