“Italia al lavoro”, inaugurata la mostra al Palazzo delle Esposizioni di Roma

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Dal 6 febbraio al 23 marzo 2025 Palazzo Esposizioni Roma presenta la mostra “Italia al lavoro”, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo, prodotta e organizzata da Azienda Speciale Palaexpo con Invitalia, con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e con il contributo di Confindustria.

L’esposizione nella Sala fontana, a cura di Sara Gumina e a ingresso gratuito, attraverso una selezione di immagini fotografiche e video provenienti da importanti archivi storici, accompagna le visitatrici e i visitatori lungo un viaggio nel mondo del lavoro in diversi territori italiani, da Nord a Sud, dalla penisola alle isole e nell’arco di otto decenni, dal Dopoguerra a oggi.

 

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Il commento dell’AD di Invitalia

“La mostra Italia al lavoro – afferma l’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella – è organizzata dall’Agenzia in occasione del 25° anniversario della propria costituzione e ripercorre gli ultimi ottant’anni del lavoro in Italia utilizzando tre chiavi di lettura: l’innovazione tecnologica come motore della trasformazione e della crescita, l’organizzazione del lavoro come strumento di emancipazione e di partecipazione dei lavoratori alla generazione del valore e l’impatto che questa ha avuto sulla società, con particolare attenzione al ruolo delle donne”.

“Gli otto decenni in cui si articola la mostra – continua l’AD – ci conducono a un presente in cui il PNRR costituisce lo strumento con cui l’Italia sta gestendo le grandi transizioni, rilanciando gli investimenti necessari per rendere competitivo il sistema industriale in ottica di sostenibilità dello sviluppo. Il metodo PNRR ha inoltre segnato un punto di svolta nella gestione delle politiche pubbliche, poiché la concentrazione delle risorse su pochi obiettivi strategici rappresenta la condizione per ripensare il rapporto tra Stato e mercato in un contesto in rapido cambiamento”.

Sono queste – conclude Mattarella – le sfide su cui Invitalia è impegnata a fianco del Governo per rendere sempre più efficiente la macchina pubblica, sostenere gli investimenti nei settori strategici per la duplice transizione, rendere complementari risorse pubbliche e private in una comune visione di sviluppo e favorire anche un nuovo protagonismo del Mezzogiorno in un’Italia che cresce”.

 

Il contenuto della mostra

Ovunque in Italia il lavoro, in tutte le sue forme, è sempre stato protagonista dei principali cambiamenti del Paese, non solo come attività economica, ma come forza propulsiva di progresso sociale e culturale.

La mostra – che non pretende di essere esaustiva – propone un’esplorazione nella storia italiana attraverso il lavoro e le sue trasformazioni: dalle forme tradizionali agricole e artigianali degli anni ’50, fino alle sfide del periodo post-industriale e digitale degli ultimi decenni. Le immagini testimoniano i profondi cambiamenti intervenuti a seguito delle grandi rivoluzioni tecnologiche, che hanno portato non solo alla nascita di nuovi modelli produttivi e industriali e di nuovi mestieri, ma anche a consistenti cambiamenti nella vita delle persone, della società e dell’organizzazione del lavoro stesso.

Lavoro e  imprese rappresentano gli elementi fondamentali e il filo conduttore per la valorizzazione e lo sviluppo delle comunità e del territorio. Testimoniando il mutare delle condizioni sociali e tecnologiche e i profondi cambiamenti subentrati nell’organizzazione e nella condivisione del lavoro, il percorso proposto invita a riflettere sul futuro, in un’epoca caratterizzata dall’automazione, dalla digitalizzazione e dalle nuove forme di occupazione.

L’esposizione vuole anche raccontare una storia fondata sulla passione e sull’impegno di donne e uomini artefici del successo del made in Italy. Sono loro che hanno contribuito in tanti settori strategici a rendere forte l’Italia nel mondo e hanno determinato, con il loro lavoro e la loro creatività, l’evoluzione e la competitività del nostro Paese.

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Le fonti dei documenti

La mostra è frutto di un’impegnativa ricerca condotta attraverso la consultazione di numerosi archivi che hanno generosamente prestato i loro documenti:

Archivio Luce – Cinecittà

RAI – Direzione Teche

Archivio Alberto Roveri

Archivio ARSIAL – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio

Archivio Fausto Giaccone

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Archivio Fondazione FS Italiane

Archivio Simone Aprile

Archivio Storico Autostrade per l’Italia

Archivio Storico CGIL Nazionale

Archivio Storico Confindustria

Archivio Storico TIM

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Archivio Uliano Lucas Associazione Archivio Storico Olivetti, Ivrea

Centro Studi e Archivio della Comunicazione, Università di Parma

EUR S.p.A. – Fondo Storico Fotografico

Fondazione Gramsci

Contrasto

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Invitalia – Agenzia nazionale per lo sviluppo

Istituto Luigi Sturzo, Archivio Storico

 

Gli autori delle fotografie

Molte delle fotografie esposte sono state realizzate da importanti fotografi che al mondo del lavoro si sono dedicati con passione e impegno civile:

Livio Anticoli, Simone Aprile, Gianni Berengo Gardin, Ilario Bessi, Riccardo Boccuzzi, Michele Borzoni, Roberto Caccuri, Carlo Cisventi, Fabio Cuttica, Daniele Dainelli, Tano D’Amico, Salvatore Esposito, Camilla Ferrari, Fabio Fiorani, Fausto Giaccone, Ando Gilardi, Federico Guida, Martino Lombezzi, Uliano Lucas, Emiliano Mancuso, Claudio Marcelli, Gabriella Mercadini, Lidia Mileto, Stefano Giulio Pavesi, Franco Pinna, Alberto Roveri, Antonio Sansone, Nicola Sansone, Luca Santini, Antonio Sansone, Emanuele Satolli, Giancarlo Scalfati, Ernst Scheidegger, Flavio Scollo, Mauro Torri, Paolo Tre, Theo Volpatti.



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