Dopo otto giorni di coma, lunedì pomeriggio è stata dichiarata la morte cerebrale di Raffaele Carlomagno il 42enne tifoso della Pro Patria di Lonate Pozzolo in provincia di Varese ricoverato dopo essere precipitato nel fossato dello stadio Piola al termine della partita di serie C fra la squadra di Busto Arsizio e il Novara. È tutto avvenuto sabato 25 gennaio, l’uomo era stato soccorso in gravissime condizioni e ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Novara.
“Le notizie raccolte venerdì avevano già fatto intendere che la speranza fosse a zero. Il bollettino medico impietoso, ma tutti non volevano accettare quel messaggio rimbalzato via whatsapp. Speranza che è del tutto scomparsa con la notizia giunta da Novara che ha comunicato la morte di Raffaele Carlomagno. Ha combattuto da ultrà la sua ultima partita ha difeso l’onore della sua bandiera, ma alla fine è volato in cielo – si legge in una nota la Pro Patria Calcio – Non si può morire per una partita di calcio, ma il destino non conosce il buonsenso e ha sentenziato nel modo più orribile. Ciao Raffaele, sei stato e sempre sarai uno di noi, con la nostra stessa passione, col sangue biancoblu e il cuore a righe orizzontali bianche e blu. Hai dato tutto per questa maglia, persino la vita, di più non potevi fare , anzi, avresti dovuto fare meno. L’ultimo regalo che ci hai lasciato è stata la donazione degli organi e questo fa capire ancora di più il tuo valore. Ora fai il tifo da lassù per i tuoi biancoblu. Il Pro Patria Club è vicino ai famigliari con le più sentite condoglianze. Direttivo Pro Patria Club”.
Cordoglio anche del parte della tifoseria che sull’account Facebook di Bustocco.it: “Raffaele ha lottato fra la vita e la morte per oltre una settimana, nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore della città piemontese, dove era stato ricoverato subito dopo la caduta. Nell’impatto contro il cemento, dopo un volo di alcuni metri, il tifoso biancoblù, aveva subìto ferite molto gravi. I soccorsi erano arrivati tempestivamente, data anche la presenza di un’ambulanza al campo, come da regolamento, ma i traumi erano parsi subito tali da mettere a rischio la vita. Questa mattina, lunedì 3 febbraio, la situazione è precipitata sono in corso le procedure per dare il via libera all’espianto degli organi per la donazione, come da volontà di Raffaele. Le più sentite condoglianze alla Famiglia. Un grande abbraccio alla mamma Antonietta e la sorella Nella. Lo staff di bustocco.it In segno di rispetto, qualsiasi attività e aggiornamento del sito e della pagina Facebook è sospesa”.
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