Caso Almasri, Cpi indaga su operato governo. Nordio: “Tutti indagano un po’ su tutto”

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La Corte penale internazionale dell’Aja avrebbe avviato un fascicolo di indagine sull’operato del governo italiano per “ostacolo all’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma” in relazione alla vicenda del generale Almasri: a dirlo è il quotidiano Avvenire, nella pagina online. La notizia arriva mentre non si placano le polemiche intorno al caso Almasri, all’indomani dell’informativa dei ministri Nordio e Piantedosi in Parlamento. L’ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte ha attaccato duramente Giorgia Meloni, dicendo che “è senza onore, non si è presentata in Parlamento, scappa dopo aver liberato con tutti gli onori di un volo di Stato uno stupratore di bambini”. (LE TAPPE DELLA VICENDA). Mentre l’esponente del Pd Graziano Delrio, parlando con La Stampa, ha detto che i due ministri “non hanno chiarito” la vicenda e che l’Italia esce da questa storia “delegittimata”, mentre Meloni “ha perso l’occasione per assumersi le sue responsabilità: è evidente che la liberazione di Almasri è stata decisa dalla presidente del Consiglio”. L’esponente Dem ha poi aggiunto: “Io sono stato sottosegretario a Palazzo Chigi, so come funziona. La Meloni è una politica di razza, non mi sarei aspettato che mandasse avanti puerili giustificazioni interpretate da Piantedosi e Nordio. È stato uno scandalo liberare quello che è un torturatore, come risulta dagli atti ufficiali dalla Cpi”.

Cpi indaga sull’operato del governo            

Oggi la Corte penale internazionale dell’Aja, come detto, avrebbe avviato un fascicolo di indagine sull’operato del governo italiano per “ostacolo all’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma”. Nella denuncia ricevuta dall’Ufficio del Procuratore, che l’ha trasmessa al cancelliere e al presidente del Tribunale internazionale, sono indicati i nomi di Giorgia Meloni, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. L’atto finito all’attenzione dei giudici è stato trasmesso dai legali di un rifugiato sudanese che già nel 2019 aveva raccontato agli investigatori internazionali le torture che lui e la moglie avevano subito dal generale libico, quando entrambi erano stati imprigionati in Libia.

Nordio: denuncia alla Cpi? Tutti indagano un po’ su tutto

A stretto giro è arrivata la replica del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito all’accusa contro il governo italiano su cui è chiamata a valutare la Corte penale internazionale, dopo la denuncia di un migrante presunta vittima del comandante libico Almasri: “Credo che a questo mondo tutti indaghino un po’ su tutto. Noi abbiamo fiducia nella giustizia umana. Postulo la giustizia divina proprio perché la giustizia umana spesso è fallibile, ma accontentiamoci di quella che abbiamo e vediamo come va”.

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Delrio: “Si delegittimano organismi sovranazionali”

Tornando allo scontro politico, Graziano Delrio ha poi detto che “così si delegittimano gli organismi sovranazionali. È diventata questa la moda: Trump vuole uscire dall’Oms, da tutte le agenzie Onu. Quando hai un criminale tra le mani non lo rimandi a casa sua, lo tieni in galera”. Piantedosi, dicendo che Almasri era pericoloso, “ha detto il contrario di quello che ha detto Nordio. Ma in carcere non capisco a chi avrebbe dovuto nuocere. La verità è che Nordio ha fatto l’avvocato difensore di Almasri, e anche il giudice. Ma allora si dica la verità. Chi ha dato l’ordine? Su questo la presidente del Consiglio deve venire lei a riferire, l’ordine è arrivato da lei”. Infine per Delrio “resta un’ombra inquietante: che il governo sia esposto ai ricatti di criminali internazionali. Se c’erano ragioni di Stato che non sono state dette, allora si dicano. Che si debbano fare accordi con i Paesi africani lo sa anche un bambino. Ma vanno fatti a condizioni precise, bisogna garantire la vigilanza dell’Onu”.

Salvini: “Tutelato interesse Paese”

Sul caso è intervenuto in giornata anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini: I” miei colleghi hanno tutelato l’interesse nazionale allontanando un personaggio pericoloso. Hanno ritenuto legittimo fare quello che hanno fatto e hanno tutta la mia fiducia e comprensione”, ha detto a Rtl 102.5. “L’opposizione così non fa bene all’Italia e ci garantisce di stare al governo per 20 anni”, ha aggiunto.

Cosa è successo in Parlamento

Ieri il governo, nel corso dell’informativa in Parlamento, è andato al contrattacco sul caso Almasri. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha attaccato la Corte penale internazionale e i magistrati: “Mandato d’arresto senza domanda di estradizione, io avvertito quando Almasri era già in arresto: non faccio il passacarte, l’atto della Cpi era nullo. Pasticcio frettoloso all’Aja, ne chiederò conto. Certa magistratura non legge le carte. Volevano rallentare la riforma? Ci hanno compattato”, ha detto il Guardasigilli. Mentre Matteo Piantedosi ha escluso che Almasri “sia mai stato un interlocutore del governo” per i migranti, e spiegato che è stato “espulso per salvaguardare la sicurezza dello Stato”. Le opposizioni però hanno attaccato: il leader del Movimento 5 Stelle ha detto che “Meloni scappa” e che Nordio è stato “scandaloso”. Per la segretaria del Pd Elly Schlein, invece, “Meloni manca di rispetto al Paese, il Guardasigilli assolve un torturatore”. E Renzi ha detto: “Meloni vile. Non è una lady di ferro, ma l’omino di burro di Pinocchio: forte con i deboli e debole con i forti”.

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