Notizie – Salone del Mobile 2025: design, cultura e innovazione

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Salone del mobile 2025: il design tra innovazione e cultura

Presentata, in uno strapieno Piccolo Teatro Strehler, l’edizione 2025 del Salone del Mobile.Milano in programma dal 8 al 13 aprile 2025 a Fiera Milano Rho. Un’edizione che, come sempre, guarda al futuro del design, con più di 2.000 espositori provenienti da 37 Paesi, distribuiti in oltre 169.000 mq di superficie espositiva  – sold-out nonostante le incertezze degli scenari globali, ha sottolineato Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano.  Un evento che si conferma strategico per il settore dell’arredo, capace di unire business, cultura, creatività e innovazione.

Il Salone del Mobile.Milano 2025 comprende quattro Manifestazioni annuali: Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0, S.Project per un totale di oltre 1.000 brand.

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Un momento della conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano 2025. Da sinistra Monica Maggioni, moderatrice Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.MilanoUn momento della conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano 2025. Da sinistra Monica Maggioni, moderatrice Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano
Un momento della conferenza stampa del Salone del Mobile.Milano 2025. Da sinistra Monica Maggioni, moderatrice e Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Se da un lato il Salone rappresenta la più importante vetrina per le aziende italiane ed estere, con un ruolo chiave nell’export (oltre il 50% del fatturato deriva dai mercati internazionali), dall’altro si fa interprete del cambiamento sociale e culturale.
Il 59,4% delle aziende espositrici ha partecipato alle ultime dieci edizioni, un segnale forte della fiducia che il settore ripone nella manifestazione.

Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, sottolinea:

“Partecipare al Salone significa esporre, connettere, produrre valore ma anche contribuire attivamente all’evoluzione del settore, all’interno di una piattaforma che alimenta il dibattito su scenari e visioni a venire”.

Un’edizione che, pur navigando in un contesto economico globale incerto – tra paventati dazi, rallentamenti e nuove sfide – si pone come baricentro per il design, capace di coniugare innovazione e visione strategica.

Euroluce e il valore della luce: il forum internazionale

Uno degli appuntamenti più attesi è il ritorno di Euroluce, che occupa oltre 32.000 mq e ospita più di 300 brand da 25 Paesi (proviene dall’estero il 46,5% degli espositori). La novità di questa edizione è il primo Euroluce International Lighting Forum (10-11 aprile), un’arena di confronto multidisciplinare sulla luce, all’interno dell’area espositiva, tra tecnologia, sostenibilità e scenari futuri. 

Presentazione del Salone del Mobile 2025: Carlo Urbinati Presidente Assoluce di FederlegnoArredoPresentazione del Salone del Mobile 2025: Carlo Urbinati Presidente Assoluce di FederlegnoArredo
Carlo Urbinati – Presidente Assoluce di FederlegnoArredo

L’illuminazione non è solo una componente funzionale, ma un vero e proprio strumento narrativo, capace di influenzare l’ambiente e le emozioni. E proprio l’intelligenza emotiva sarà uno dei filoni chiave del Salone, con una serie di talk e tavole rotonde che vedranno protagonisti esperti internazionali e innovatori del settore.

La luce, quindi, non solo come elemento tecnico, ma come linguaggio progettuale capace di arricchire gli spazi e migliorare la qualità della vita.

Carlo Urbinati, Presidente di Assoluce di FederlegnoArredo ha sottolineato: “Dopo il successo del rinnovato format 2023, Euroluce 2025 si preannuncia un’edizione di altissimo livello con un’ampia partecipazione di aziende, grandi e piccole, del settore e un significativo ritorno di brand stranieri, a conferma di quanto Salone del Mobile.Milano sia un appuntamento strategico soprattutto per un settore come quello dell’illuminazione che ha quote di export che sfiorano l’80% della produzione”.

Design, emozione e storytelling: il Salone incontra il cinema

Un Salone in cui è preponderante l’aspetto culturale, con 3 installazioni site-specific, al Salone e in città. Si rinnova e rafforza il legame tra design e narrazione visiva con la presenza di Paolo Sorrentino, che firma l’installazione La dolce attesa (Pad. 22-24), un viaggio emozionale negli spazi dell’attesa che vanno arredati pensando alle persone che vi stazionano, tra estetica e suggestioni cinematografiche. Un concetto che si estende all’intero Salone, dove il valore dell’esperienza diventa centrale: gli spazi non sono solo da abitare, ma da vivere con consapevolezza e coinvolgimento emotivo.

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Il design non è più solo funzione dunque, ma cultura, un messaggio che si riflette nelle altre installazioni site-specific di questa edizione: Pierre-Yves Rochon con Villa Héritage (Pad. 13-15), un omaggio all’eleganza senza tempo e Robert Wilson con Mother, allestita nel suggestivo scenario del Museo Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, dove la luce e il suono si fondono in un’esperienza immersiva.

SaloneSatellite: 700 designer under 35, 20 Scuole e Università internazionali

Il SaloneSatellite 2025, giunto alla sua 26ª edizione, conferma il suo ruolo di laboratorio creativo per il design emergente, offrendo visibilità e opportunità professionali a 700 designer under 35 e 20 Scuole e Università internazionali. Nato nel 1998 per volontà di Marva Griffin Wilshire, il SaloneSatellite ha sempre rappresentato un punto di incontro tra giovani talenti e industria, anticipando le tendenze e favorendo il dialogo tra innovazione e cultura del progetto.

SaloneSatellite 2025. Da sinistra Monica Maggioni, moderatrice, Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e curatrice SaloneSatellite e Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.MilanoSaloneSatellite 2025. Da sinistra Monica Maggioni, moderatrice, Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e curatrice SaloneSatellite e Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano
Da sinistra Monica Maggioni, Marva Griffin Wilshire, Fondatrice e curatrice SaloneSatellite e Maria Porro, Presidente Salone del Mobile.Milano

Il tema di quest’anno, “Nuovo Artigianato: un mondo nuovo”, esplora il valore della sapienza artigianale nel design contemporaneo, interrogandosi su come possa evolversi, innovarsi ed essere tramandata. Nei padiglioni 5 e 7 di Fiera Milano Rho, i partecipanti mostreranno come i processi e i materiali tradizionali possano essere reinterpretati per rispondere alle sfide del presente, in equilibrio tra sostenibilità, digitalizzazione e nuove forme di produzione.

L’artigianato non è più solo un’eredità culturale, ma una risorsa strategica per il futuro del design, capace di dialogare con l’industria senza perdere la sua identità. L’edizione 2025 darà spazio anche a sei Botteghe Artigiane, selezionate per dimostrare come le tecniche manuali possano trovare applicazione nel design contemporaneo, mantenendo intatta la loro eccellenza.

Le sfide della filiera legno-arredo

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo ha presentato i dati di un settore che vede un “2025 da affrontare con una navigazione a vista. La situazione odierna rende difficile fare previsioni, soprattutto per la tematica dazi. Il nostro è un settore in cui l’export è importantissimo, oltre il 50%, e  il mercato USA è molto importante”. 

Presentazione del Salone del Mobile 2025: Claudio Feltrin Presidente FederlegnoArredoPresentazione del Salone del Mobile 2025: Claudio Feltrin Presidente FederlegnoArredo
Claudio Feltrin – Presidente FederlegnoArredo

Il 2024 si chiude con un fatturato di 51,6 miliardi di euro per la filiera legno-arredo, registrando una flessione del 3,1% rispetto all’anno precedente. Un dato che, seppur negativo, conferma la capacità del settore di navigare in un contesto economico complesso, con un export che tiene e chiude a -2,3% (19,4 miliardi di euro).

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo, evidenzia come la riduzione degli incentivi fiscali abbia inciso sulle vendite interne, mentre le turbolenze geopolitiche e le tensioni commerciali internazionali rappresentano una sfida cruciale per il futuro del comparto:

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“Possiamo dire che la filiera ha saputo navigare meglio di altri, anche in acque molto tempestose. Il dato sulla produzione industriale del 2024 è vicino a quello del 2019, segno della resilienza del settore e del valore riconosciuto ai nostri prodotti, sinonimo di qualità, innovazione e stile.”

Se da un lato Francia (-3,6%), Germania (-3,6%) e Cina (-17,9%) hanno registrato cali significativi nelle importazioni di arredo italiano, dall’altro gli Emirati Arabi Uniti (+21,6%) e l’Arabia Saudita (+22,8%) si confermano mercati in espansione. Gli Stati Uniti, secondo mercato di riferimento, mostrano una crescita del +2%, ma le incertezze legate ai dazi potrebbero influenzare negativamente i dati di fine anno.

In questo scenario, il Salone del Mobile 2025 assume un ruolo sempre più strategico: essere presenti in fiera significa accedere alla più importante piattaforma di business per il settore, fondamentale per individuare nuove opportunità di mercato e consolidare la posizione internazionale del design italiano

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