Nuove case e un nuovo spazio polifunzionale. Cento milioni per cambiare la Montagnola

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Gli edifici fatiscenti saranno demoliti, per far posto a un parco pubblico, parcheggi interrati, uno studentato e persino il nuovo museo per le auto storiche della polizia di Stato. È così che, negli obiettivi del Comune di Roma, l’area Ama di piazzale dei Caduti della Montagnola sarà trasformata in uno spazio polifunzionale. A partire dalla demolizione degli stabili degradati che ospitano una sede di zona della municipalizzata dei rifiuti e alcuni mezzi. Via anche le vecchie mura di cinta dell’area, per far posto a nuovi immobili. Con un investimento complessivo di 100 milioni di euro.

Il progetto di rigenerazione dell’area

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato la delibera di indirizzo che nel pomeriggio di oggi, giovedì 6 febbraio, sarà votata in giunta, insieme all’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, all’assessora all’Agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, al presidente di Ama, Bruno Manzi, e al presidente del municipio VIII, Amedeo Ciaccheri. Dei 20.300 metri quadri che verranno coinvolti nel progetto, compresi tra via Francesco Acri, via Nicola Spedalieri e via Baldassarre Castiglione, metà diventeranno case e il resto servizi, piazze e verde.

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Nasceranno, in particolare, una nuova piazza, in continuità e a completamento di piazzale Caduti della Montagnola, un parco pubblico attrezzato, parcheggi interrati, di cui 200 pubblici, i nuovi uffici dell’Ama, servizi socio-sanitari, uno studentato, il nuovo museo per le auto storiche della Polizia di Stato (in sostituzione di quello ospitato fino allo scorso anno nella ex Fiera di Roma) e residenze private realizzate secondo i più avanzati standard di impatto ambientale sostenibile ed efficienza energetica, moderne tecnologie e consumo limitato del suolo. Gli edifici attualmente presenti saranno, invece, completamente demoliti, come pure le mura di cinta dell’area, e si avvierà la costruzione dei nuovi immobili (dislocati in maniera diversa rispetto agli attuali) utilizzando per la prima volta a Roma su un’area e non su singole palazzine la legge regionale sulla rigenerazione urbana. 

Un concorso internazionale per definire il progetto finale (da 100 milioni)

Il progetto finale, da cui si partirà per trasformare l’area, sarà scelto attraverso l’indizione di un concorso internazionale di progettazione, che sarà bandito dal Fondo Ambiente (gestito da Dea Capital, di cui Ama è proprietario al 100% e nel quale l’azienda ha conferito l’area da valorizzare). Tra i progetti presentati, fa sapere il Comune di Roma, verrà scelto il masterplan con la proposta che meglio interpreta i principi alla base della rigenerazione del quadrante: valorizzazione del patrimonio di Ama, impatto positivo sul tessuto urbano di riferimento e aumento delle dotazioni pubbliche e miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio insediato.

L’intervento dovrà, inoltre, promuovere le tecniche di bioedilizia più avanzate, assicurando i più elevati livelli di efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel rispetto della normativa vigente. Per portare avanti la trasformazione, sia nella fase progettuale che in quella di effettiva realizzazione, è previsto un percorso comune tra Roma Capitale, municipio VIII e Ama. L’investimento complessivo sarà di 100 milioni di euro. La proprietà dell’area è di Fondo Ambiente gestito da DeA Capital Real Estate SGR

Gualtieri: “Seguiamo il modello dell’ex Fiera di Roma”

Per il sindaco Gualtieri si tratta di “un importante progetto di riqualificazione urbana che riguarda il complesso edilizio della Montagnola nel municipio VIII. Si basa sulla collaborazione stretta delle istituzioni con Ama, che lancia un intervento su uno stabile che fino al 2014 è stato un ufficio e ora è degradato. Oltre 20 mila metri quadri e 100 milioni di investimento con demolizione e ricostruzione per ridisegnarne le funzioni portando così funzioni terziarie e vivibilità ambientale, con l’aumento delle superfici verdi. Questa è la prima applicazione su area ampia della legge regionale sulla rigenerazione urbana. A luglio si è chiusa la Conferenza dei servizi, oggi abbiamo approvato le linee programmatiche con una delibera, poi ci sarà un concorso internazionale con un masterplan sul modello della ex Fiera di Roma”.

Lavori al via nel 2026

A indicare i prossimi step per trasformare in realtà il piano di rigenerazione urbana di piazzale dei Caduti della Montagnola è l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia: “Dopo l’approvazione in giunta – spiega – la delibera dovrà passare per due volte all’esame dell’Assemblea Capitolina. Dal 2026 si dovrebbe partire con la realizzazione del progetto”. L’assessore aggiunge inoltre che il progetto “rappresenta un ulteriore salto di qualità nella nostra strategia di rigenerazione di Roma, per due motivi: il primo è che si tratta di un intervento completamente nuovo e non un programma urbanistico incagliato che facciamo ripartire, ma un nuovo progetto che guarda al futuro. Il secondo è che utilizziamo lo strumento della Legge n.7/2017 sulla rigenerazione urbana non più nella sua applicazione a edifici singoli ma attraverso l’articolo 3, e cioè individuando un ambito di rigenerazione. È la prima volta che accade, a dimostrazione che il percorso di rigenerazione della città continua nella sua evoluzione.

Prima abbiamo fatto ripartire i programmi fermi, poi abbiamo avviato il lavoro per cambiare i programmi obsoleti, oggi presentiamo il primo di diversi nuovi progetti di rigenerazione di intere aree dismesse che recuperiamo e riattiviamo”. Per quanto riguarda il futuro della sede Ama, Manzi ha chiarito: “Non sarà l’intero sistema a spostarsi nell’area uffici prevista dal progetto. Quali uffici andranno lì lo decideremo dopo la ristrutturazione organizzativa di Ama”. Secondo Manzi, inoltre, l’intervento permetterà “oltre un milione di euro di risparmi” di affitti passivi che da anni Ama paga, a cominciare dall’attuale sede centrale aziendale a via Calderon de la Barca.

Ciaccheri: “Opportunità unica per ricucire il tessuto urbano del quartiere”

Entusiasta del progetto anche il minisindaco, Amedeo Ciaccheri: “L’elemento qualificante di questo intervento – sottolinea – è la scelta del concorso internazionale di progettazione come strumento per garantire la massima qualità del progetto di rigenerazione. La trasformazione di quest’area di oltre 20.000 metri quadri rappresenta un’opportunità unica per ricucire il tessuto urbano del quartiere, con la realizzazione di una nuova piazza pubblica che si integrerà con piazzale Caduti della Montagnola e un parco attrezzato di 7mila metri quadri. Come municipio lavoreremo per promuovere una conferenza urbanistica di quadrante che possa mettere a sistema questo progetto con gli altri interventi di trasformazione in corso nell’area.

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Solo attraverso una visione d’insieme e una pianificazione coordinata potremo massimizzare i benefici per il territorio e i suoi abitanti”. E ancora: “Questo progetto dimostra come la rigenerazione urbana, quando pensata in modo sostenibile e partecipato, possa diventare uno strumento concreto per migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando nuovi spazi pubblici e servizi di qualità per il territorio”.



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