Sicurezza nei locali: le nuove (contestate) regole

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Con il DM 15.01.2025 il ministero dell’Interno ha emanato le linee guida per la prevenzione di atti illeciti nei pubblici esercizi, che chiamano i gestori a collaborare in modo più stringente con le autorità di polizia per prevenire situazioni di pericolo o crimini all’interno o nelle vicinanze dei locali. L’analisi del nuovo provvedimento

Il ministero dell’Interno, con il DM 15.01.2025 (pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 20 del 25 gennaio 2025), ha adottato le linee guida per la prevenzione di atti illeciti nei pubblici esercizi, con indirizzi per l’elaborazione di accordi provinciali tra le prefetture e le associazioni di categoria e con l’adozione di un Codice di condotta per gli avventori, con divieti su armi, sostanze stupefacenti e comportamenti molesti.

Le linee guida, precisa il Viminale, forniscono indirizzi per la stipula di accordi in sede territoriale ai quali è possibile aderire su base volontaria, senza alcun obbligo.

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Esercenti integrati nel sistema di sicurezza pubblica

Nonostante ciò, il decreto ha suscitato una reazione negativa da parte dei proprietari e gestori dei pubblici esercizi e delle relative associazioni di categoria, preoccupati dal fatto che, alla fine, si debbano prendere in carico del controllo della legalità e sicurezza non solo dentro ma anche fuori dai locali, nonostante la volontarietà e la non obbligatorietà.

Le linee guida promuovono la prevenzione con collaborazione, responsabilizzando gli esercenti che vengono integrati nel sistema di sicurezza pubblica e mirando a definire una collaborazione tra gestori e autorità di sicurezza per innalzare il livello di prevenzione e garantire l’ordine e la cooperazione tra autorità pubbliche e associazioni rappresentative dei gestori.

A chi si rivolgono le linee guida

Le norme si rivolgono agli esercizi pubblici: locali di somministrazione di alimenti e bevande, le strutture ricettive comprese quelle che erogano servizi para-alberghieri, gli stabilimenti balneari, le sale giochi lecite e i locali di pubblico spettacolo e trattenimento.

Gli accordi provinciali prevedono l’impiego di personale qualificato per il controllo, la designazione di un “referente della sicurezza” per la comunicazione diretta con le autorità e la sorveglianza degli eventi non autorizzati per contrastare fenomeni di abusivismo.

I vantaggi per gli esercenti virtuosi

Gli esercenti (virtuosi) che aderiscono agli accordi e rispettano le misure previste ottengono valutazioni favorevoli da parte del questore per provvedimenti riguardanti la sospensione o la revoca della licenza nel caso di tumulti o gravi disordini, di abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che  costituiscano pericolo per l’ordine o la moralità pubblica, il buon costume o per la sicurezza dei cittadini (articolo 100 testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e la riduzione del carico di responsabilità oggettiva per fatti legati alla sicurezza.

Dispositivi per la sicurezza

Le associazioni di categoria devono promuovere formazione per il personale e sensibilizzazione pubblica per diffondere una cultura della legalità

È richiesto un impegno per mantenere standard di sicurezza e rispetto della legalità quali la videosorveglianza e l’illuminazione, l’installazione di sistemi esterni per monitorare accessi e uscite con la conservazione e manutenzione dei filmati per supportare le indagini, la segnalazione tempestiva alle forze di polizia di situazioni di rischio, illegalità o pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, la garanzia di massima collaborazione e la segnalazione di eventi con grande afflusso.

Altri impegni dei gestori

Inoltre gli esercenti dovranno aver rispettato le previsioni per la somministrazione di bevande alcoliche, regolamentato e fatti rispettare i criteri relativi all’accesso e alla permanenza all’interno dei locali e nelle immediate vicinanze, rendendoli noti alla clientela e osservato le vigenti disposizioni di legge a tutela dei minori, con particolare riferimento al divieto di somministrazione di bevande alcoliche e accesso a giochi vietati ai minori e  identificazione obbligatoria tramite documenti.

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L’avventore modello

L’”avventore modello” immaginato dal Codice di condotta (da affiggere nei locali dove viene svolta l’attività) non porta armi né droga né spray al peperoncino; si impegna ad evitare comportamenti molesti e a non abbandonare bottiglie di vetro.





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