Transizione 5.0, aumentano i benefici riconosciuti alle imprese

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La legge 207 del 2024, legge di Bilancio 2025, aumenta i benefici della Transizione 5.0 andando a incrementare i vantaggi fiscali per le imprese.

Il Piano di Transizione 5.0 prevede l’introduzione di un credito di imposta in favore delle imprese che effettuano nuovi investimenti. Le agevolazioni comprendono i lavori effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, ne deriva che l’ampliamento delle misure agevolative previsto nella legge di Bilancio per il 2025 risulta retroattivo.

Ecco tutte le novità inrodotte dalla Legge di Bilancio 2025 per il Piano di Transizione 5.0.

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Beneficiari Piano di Transizione 5.0

Investire in nuove tecnologie in grado di trasformare i processi produttivi, renderli più efficienti e quindi con un minore impatto ambientale rappresenta un interesse tutelato dall’ordinamento. Nasce per questo motivo il Piano di Transizione Energetica che nel tempo è stato ampliato. L’ultima modifica rilevante è nella Legge di Bilancio 2025.

Possono beneficiare del credito di imposta Transizione 5.0 le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

Affinché si possa accedere ai contributi è però necessario che siano rispettate le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e che ci sia il corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Qual è l’obiettivo del piano di transizione 5.0? Semplicemente ottimizzare le produzioni andando a ridurre l’inquinamento ambientale prodotto e i consumi energetici. In questa particolare ottica gli investimenti agevolabili sono:

  • software, sistemi, piattaforme e ogni altro strumento in grado di garantire il monitoraggio dei consumi e delle emissioni o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati;
  • i beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
  • le spese per la formazione del personale aventi a oggetto la transizione ecologica.

Con la legge di Bilancio 2025 a questo impianto normativo si aggiungono novità, in particolare viene estesa la platea dei beneficiari, non si tratta più solo di imprese ma anche società di servizi energetici certificate da un organismo accreditato.

A quanto ammonta il credito di imposta del Piano di Transizione 5.0?

La disciplina prevede un credito di imposta pari al:

  • 35% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 15% del costo degli investimenti per importi compresi tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;
  • 5% per investimenti di importo superiore a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.

Dal 1° gennaio 2025 cambiano gli importi e sono divisi in 2 scaglioni al posto dei precedenti 3. Dal 1° gennaio 2025, la misura del credito d’imposta riconosciuto è pari al:

  • 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 10 milioni di euro (vengono quindi accorpati i primi due scaglioni per maggiori benefici economici per investimenti fino a 10 milioni di euro);
  • 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione in una o più quote entro la data del 31 dicembre 2025; l’ammontare non utilizzato al 31 dicembre 2025 è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo.


Maggiorazioni moduli fotovoltaico

Con la legge di Bilancio 2025 aumentano le maggiorazioni riconosciute per l’acquisizione di moduli fotovoltaici. La maggiorazione del credito di imposta riconosciuto è al:

  • 120% per moduli con livello di efficienza al 21,5%;
  • 140% per per i moduli fotovoltaici con celle, gli uni e le altre prodotti negli Stati membri dell’Ue, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;
  • al 150% per i moduli prodotti negli Stati Membri dell’Ue composti da celle bifacciali a eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell’Ue con un’efficienza di cella almeno pari al 24%.

Infine, la legge di Bilancio per il 2025 introduce la cumulabilità di questa misura con altre forme di incentivazione. In particolare il piano di transizione 5.0 può essere cumulato con i contributi ZES.


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