Accoltellamento fuori la scuola a Casalecchio, 15enne arrestato per tentato omicidio

Dal litigio al ferimento, fino all’arresto da parte dei carabinieri del radiomobile di Borgo Panigale. Una tragedia sfiorata quella del 3 febbraio a Casalecchio di Reno, dove i carabinieri erano intervenuti alle ore 14 circa per una lite tra ragazzi al’uscita da scuola. Nei pressi del “Centro Meridiana” di via Aldo Moro, avevano trovato un 17enne, cittadino tunisino, seduto per terra, con la maglia intrisa di sangue che aveva raccontato di essere stato colpito alle spalle con un oggetto a punta da un ragazzo, poi fuggito verso la stazione ferroviaria.

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Poco dopo, i militari della Stazione di Casalecchio avevano individuato il presunto autore, un cittadino guineano 15enne, e lo hanno arrestato.

Il 17enne è stato curato al Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Ospedale Maggiore: come riferiscono i Carabinieri “ha rischiato di perdere la vita per la vicinanza dei due colpi inferti sotto la scapola sinistra”, ed è stato giudicato guaribile in venticinque giorni.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, il 15enne arrestato dai carabinieri è stato accompagnato in una struttura della giustizia minorile, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. In sede di udienza di convalida, l’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale per i Minorenni di Bologna ed è stato associato in una comunità per minori.

“Uno dei vari episodi di delinquenza minorile avvenuto a Casalecchio di Reno – ha detto la comandante della compagnia Borgo Panigale, Giorgia De Acutis – spesso vengono sequestrati coltellini e oggetti atti a offendere”. 

Violenza giovanile, malessere e coltelli come status symbol: la generazione invisibile ‘marca’ la propria esistenza  

Il sindaco di Casalecchio: “Più attenzione e più controlli”

“Ho intenzione di andare in fondo alla questione e parlare con i responsabili della comunità affinché vigilino sui ragazzi che ospitano con maggiore attenzione”, aveva detto il sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri che spiega come episodi come questo e le aggressioni avvenute al Gran Reno o al Meraville “creino allarme nella popolazione”. 

Paolo Nanni aveva precisato come “non siano più scaramucce, ma quello delle risse tra giovanissimi stia diventando un problema serio. Con il massimo sforzo si sta cercando di arginarlo, ma se non cambia la legge e non si capisce che si tratta di reati gravi non se ne esce fuori”. 

“Paragonato a un Bronx”

“Preoccupa il fatto che molti stanno paragonando la nostra città a un Bronx – Erika Seta, consigliera di Forza Italia a Casalecchio  e coordinatrice regionale di AzzurroDonna e Andrea Tonelli consigliere di Rete Civica lo scrivono in una nota, sottolineando che molti  – reputano molto pericoloso percorrere alcune zone, quali il sottopasso Meridiana teatro di violente aggressioni, e frequentare noti centri commerciali che già iniziano a sentire il calo di utenza e di incassi”, tanto da aver spinto i carabinieri a rafforzare i controlli “palesemente non sufficienti poiché molti reati sono commessi da minori non accompagnati che dominano il territorio tutti i giorni non avendo alcun obbligo né controllo”.

“Davanti a questa spaventosa ondata di violenza, come forze moderate – continuano – ci facciamo portavoce di una assunzione di responsabilità e chiediamo che si faccia un patto di unità territoriale tra tutte le forze politiche, da sinistra a destra, per dare risposte ai cittadini, porre in essere azioni risolutive e chiedere alla Prefettura di intervenire oggi, non domani, anche mandando l’esercito per dare a questi criminali in erba il segnale della presenza dello Stato e della Comunità. A tal fine chiediamo che sia convocato un Consiglio Comunale, a cui sia invitato anche il Prefetto e le forze dell’ordine, per poter condividere un piano di azione, confrontarsi sul tema minori non accompagnati, ricevere risposte. Siamo fiduciosi di poter suggellare un patto politico per il bene supremo della comunità. Perché la violenza non ha colore politico”. 

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