chi lo perde, chi rimane escluso, novità e requisiti, mamme lavoratrici con due o tre figli a carico

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Il Bonus Mamma, introdotto nel 2024 con l’obiettivo di sostenere le madri lavoratrici, subisce una stretta significativa con la nuova Manovra economica del Governo. Se l’anno scorso l’agevolazione era stata estesa anche alle madri con due figli, dal 2025 la platea delle beneficiarie si riduce drasticamente. La nuova legge di Bilancio prevede infatti che il bonus sia riservato esclusivamente alle mamme con tre o più figli, lasciando escluse molte lavoratrici che fino a dicembre 2024 avevano potuto beneficiare di uno sgravio contributivo fino a 3.000 euro annui.

Vediamo nel dettaglio cosa cambia e quali sono le nuove condizioni.


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Perché dobbiamo ancora scegliere tra essere madri e lavoratrici?

Mamme lavoratrici con due figli a carico: chi perde il Bonus Mamma 2025?

Bonus Mamma 2025: chi lo perde e chi ci rimette 3.000 euro in busta paga

Se nel 2024 il governo aveva aperto la porta a un aiuto più ampio per le mamme lavoratrici, nel 2025 la chiude con forza. Con la nuova Manovra economica, il Bonus Mamma diventa più selettivo e meno vantaggioso. Le donne italiane che rientrano nei requisiti da quest’anno sono solo coloro che hanno tre o più figli. Cosa significa? Che le lavoratrici madri con due figli si vedono sottrarre un’agevolazione fino a 3.000 euro annui. Una misura che appare in totale contrasto con la dichiarata volontà del governo di supportare le famiglie.

Bonus Mamma 2025: chi può beneficiarne?

La risposta è semplice: pochissime mamme italiane.

Nel 2024, il bonus era stato esteso anche alle lavoratrici con due figli, permettendo loro un esonero contributivo fino a 250 euro al mese. Tuttavia, il 31 dicembre 2024, questa agevolazione è scaduta. Dal 2025, la nuova versione del bonus è riservata solo alle madri con tre o più figli. Non solo: anche loro dovranno fare i conti con restrizioni future, perché a partire dal 2027 verranno introdotti nuovi paletti, tra cui un limite di reddito.

E non è tutto: il decreto attuativo necessario per far partire la nuova misura ancora non esiste. Questo significa che, almeno per ora, le lavoratrici madri con due figli non godranno di alcun esonero contributivo, in attesa di regole più chiare.

Mamme lavoratrici con due figli a carico: chi perde il Bonus Mamma 2025?

Mamme lavoratrici con due figli a carico: chi perde il Bonus Mamma 2025? 
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Chi perde il bonus mamma, quanto vale la stretta, qual è il tetto di reddito?

Fino al 31 dicembre 2024, le lavoratrici dipendenti con due figli a carico potevano usufruire di un esonero contributivo fino a 250 euro al mese. Tuttavia, questa misura è scaduta con la fine dell’anno e la nuova Manovra non la rinnova nelle stesse condizioni.

Per il 2025, il governo prevede una nuova versione del bonus che dovrebbe includere anche le mamme con due figli, ma con due grandi limitazioni:

  • L’esonero contributivo sarà solo parziale, con la percentuale di riduzione ancora da definire.
  • Sarà introdotto un tetto di reddito di 40.000 euro annui per poter accedere al beneficio.

Inoltre, perché queste nuove regole entrino in vigore, è necessario un decreto attuativo che, ad oggi, non è ancora stato pubblicato. Ciò significa che, almeno per il momento, le madri lavoratrici con due figli non ricevono alcun beneficio.

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Se e quando il decreto verrà emanato, sarà possibile recuperare gli arretrati, ma solo per chi rientra nei nuovi criteri. Questo lascia fuori una parte delle lavoratrici che fino al 2024 avevano diritto all’agevolazione. In altre parole, il governo toglie un beneficio economico essenziale a tante donne, lasciando l’agevolazione solo a una categoria ristretta, almeno fino al 2027.

Mamme lavoratrici con tre figli a carico: quali sono le novità?

L’esonero contributivo da totale diventa parziale a partire dal 2027

Per le madri con tre o più figli, il Bonus Mamma rimane attivo con le stesse condizioni del 2024, ma solo fino al 2027.

Le lavoratrici dipendenti potranno continuare a beneficiare di un esonero contributivo del 100% fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, con un limite massimo di 3.000 euro annui.

Dal 2027, però, anche per loro entreranno in vigore le stesse restrizioni previste per le mamme con due figli:

  • L’esonero contributivo non sarà più totale ma solo parziale.
  • Sarà introdotto un tetto di reddito per poter accedere al beneficio.

Quindi, mentre nel breve periodo le condizioni restano invariate, il provvedimento riduce il sostegno nel lungo termine, andando nella direzione di un progressivo restringimento dell’accesso all’agevolazione.

Mamme lavoratrici con tre figli a carico: quali sono le novità? L'esonero contributivo da totale diventa parziale a partire dal 2027

Mamme lavoratrici con tre figli a carico: quali sono le novità? L’esonero contributivo da totale diventa parziale a partire dal 2027 
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Bonus Mamma 2025 e l’impatto sull’ISEE: conviene davvero?

C’è un altro dettaglio. Nel 2024, con l’esonero del 100%, molte lavoratrici hanno notato un effetto collaterale: il maggiore importo in busta paga ha fatto salire l’ISEE, riducendo altri benefici come l’Assegno Unico per i figli.

Ora, con la riduzione dell’agevolazione per molte lavoratrici e il limite di reddito, sarà necessario valutare quale sarà il reale vantaggio economico di questa misura e se le condizioni attuali riescono davvero a garantire un sostegno concreto alle famiglie.

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Quante madri lavoratrici in Italia restano escluse dal Bonus Mamma 2025?

Per comprendere l’impatto di questa misura, basta guardare i numeri. Secondo il Rapporto sull’evento nascita in Italia (Ministero della Salute, 2023):

  • Solo il 10% delle famiglie italiane ha tre o più figli;
  • 4 famiglie su 10 hanno due figli, e queste perdono il bonus;
  • Il restante 50% ha un solo figlio, quindi non ha mai beneficiato del bonus;
  • Secondo i dati ISTAT, solo il 60% delle madri sono in stato di occupazione e quindi madri lavoratrici, quindi le percentuali si restringono ulteriormente.

Il report ISTAT sulla natalità mostra che in Italia il numero medio di figli per donna è 1,20. Questo significa che la stragrande maggioranza delle madri non vedrà ha diritto al bonus nel 2025.

Quante madri lavoratrici in Italia restano escluse dal Bonus Mamma 2025?

Quante madri lavoratrici in Italia restano escluse dal Bonus Mamma 2025? 
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Conclusione: il governo aiuta davvero le famiglie italiane?

La domanda sorge spontanea: se l’obiettivo era incentivare le nascite, perché penalizzare proprio chi avrebbe potuto pensare a un secondo figlio? La Manovra 2025, anziché allargare il sostegno alle famiglie, lo restringe in modo selettivo e penalizzante per le donne. Insomma, mentre il governo Meloni continua a proclamare il suo impegno per la natalità, la realtà è che le famiglie italiane ricevono sempre meno aiuti concreti. E chi pensava di poter contare su un bonus per affrontare il costo di crescere due figli, ora si ritrova con meno risorse e più incertezze.



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