Terremoto a Messina, scossa di magnitudo tra 4.8 avvertita anche a Palermo

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L’epicentro è stato localizzato dalla sala operativa dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv tra le isole di Alicudi e Filicudi a una profondità di 17 km. Il sisma è stato avvertito anche dalla popolazione di Palermo e di Reggio Calabria. Numerosi i post pubblicati sui social

Una forte scossa di terremoto ha scosso il territorio delle Isole Eolie nel pomeriggio di ieri, suscitando paura tra i residenti di Alicudi e Filicudi. La scossa principale, di magnitudo 4.8, è stata registrata alle 16.19 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Catania, a una profondità di 17 km, a sud delle due isole. Subito dopo il tremore iniziale, i centralini dei vigili del fuoco a Messina, ma anche in altri comuni della provincia e addirittura a Palermo, sono stati presi d’assalto da numerose chiamate da parte di residenti e turisti preoccupati. Nonostante l’intensità del terremoto, non sono stati registrati danni significativi agli edifici né feriti, anche dopo una serie di scosse successive.

Uno sciame sismico con otto scosse

Subito dopo la scossa principale, si sono verificate altre otto scosse, tra le 16.40 e le 18.08, tutte con epicentro in fondo al mare, nella stessa zona. Le magnitudo delle scosse successive sono state comprese tra 2.5 e 3.4, e la loro profondità variava tra 18 e 4 km. Fortunatamente, nonostante la durata e l’intensità dell’attività sismica, la situazione non ha provocato danni rilevanti. Le autorità locali e l’INGV hanno monitorato attentamente l’evolversi della situazione, rassicurando la popolazione che non ci sono segnali di un imminente rischio maggiore. Gli esperti continueranno a seguire la zona, che rimane sotto costante osservazione, vista la sua posizione in un’area sismicamente attiva.

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Ingv: “Sisma dovuto a convergenza tra il Nord della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno”

Il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Carlo Doglioni ha detto che questi terremoti sono dovuti al movimento di convergenza tra la parte settentrionale della Sicilia e la parte meridionale del Tirreno. “La zona colpita si trova in una fascia che corre da est verso ovest, grossomodo da Ustica alle Eolie, che è notoriamente una zona in cui la parte nord della Sicilia sta convergendo con la parte meridionale del Tirreno generando terremoti di tipo compressivo”, ha affermato Doglioni. “Ad Alicudi – dice il delegato del sindaco Italo Palermo – quando è avvenuta la scossa metà della popolazione era al porto perchè era arrivato l’aliscafo quindi le persone non hanno sentito niente e anche nelle case a livello più basso le vibrazioni del natante hanno mitigato quelle del terremoto”. 

Palazzo Chigi: “Meloni segue l’evolversi della situazione”

Vibrazioni nelle abitazioni (alcune persone hanno notato lampadari a soffitto che si muovevano) sono stati avvertite a Messina e in alcuni comuni della costa tirrenica messinese. La scossa è stata avvertita anche a Palermo, soprattutto nei piani più alti degli edifici, dove il capo della protezione civile regionale Salvo Cocina ha seguito gli eventi in contatto con la sala operativa. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è in “costante contatto con il capo della Protezione civile. “Cocina – dice Schifani – è in stretto raccordo con il sindaco di Lipari, con il prefetto di Messina e con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia per un primo e rapido monitoraggio di eventuali danni, che al momento non sono stati segnalati. La Regione è, comunque, pronta a intervenire con tutti i mezzi a disposizione per supportare le comunità coinvolte e garantire la sicurezza dei cittadini”. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “segue l’evolversi della situazione relativa alla forte scossa di terremoto nel Messinese. È in costante contatto con il ministro Nello Musumeci, il Capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e le autorità competenti per monitorare gli sviluppi e coordinare eventuali interventi”.

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