«Costretti a fare le fatture»

Il quotidiano Il Centro ha nuovamente contattato Pietro Pelagalli, il manager che cura l’immagine e gli eventi di Rita De Crescenzo, una delle influencer più seguite del momento.

ROCCARASO – “Ora è scoppiata la bomba di Rita. Dobbiamo lavorare con fattura perché adesso i giornalisti ci stanno a rompe. Prima per il popolo c’avevamo un occhio di riguardo”. Con queste parole, cariche di una certa tensione, il manager Pietro Pelagalli descrive il momento di grande attenzione mediatica che ruota attorno alla figura di Rita De Crescenzo. La tiktoker napoletana, ormai celebrità dei social con quasi due milioni di follower su TikTok, ha visto crescere vertiginosamente la sua notorietà e, con essa, anche i guadagni derivanti dalla sua presenza a eventi privati e pubblici. Appena pochi giorni fa, intervistata dal quotidiano “Il Centro” a Napoli, Rita aveva affermato che le sue entrate dipendevano principalmente dal marito Salvatore, di professione marinaio. Tuttavia, lo stile di vita sfoggiato sui social racconta una storia ben diversa: mobili laccati d’oro, marmi lucenti e un lusso che difficilmente si potrebbe sostenere con il solo stipendio di un lavoratore marittimo. Gli eventi privati rappresentano il fulcro del suo business. Comunioni, feste di laurea, spettacoli di breve durata, ma altamente remunerativi: il cachet richiesto varia tra i 3.500 e i 5.000 euro per meno di un’ora di intrattenimento. Tuttavia, grazie a una chiamata al manager Pelagalli, è possibile ottenere sconti speciali, un segnale di quanto flessibili possano essere i prezzi in base alle circostanze.

Eventi privati: il business di Rita

Il fenomeno De Crescenzo si sta espandendo rapidamente anche in Abruzzo, dove gli eventi si moltiplicano. Il primo appuntamento confermato è per il 14 marzo al ristorante Altavilla di Elice, dopo un improvviso cambio di location: inizialmente l’evento doveva tenersi al ristorante La Baracca di Villamagna, ma qualcosa è andato storto. Rita aveva già pubblicizzato La Baracca sui suoi canali social, ma i gestori hanno deciso di fare marcia indietro. “L’evento non verrà effettuato da noi, non mi interessa più niente”, dichiarano con tono seccato. L’organizzatrice dell’evento cerca di minimizzare, spiegando che il cambio di location è dovuto a “problemi tecnici”. Nel frattempo, “Il Centro” ha contattato nuovamente Pietro Pelagalli, soprannominato “la leggenda”, che ha rilanciato con una promessa: “Faremo un concerto gratuito per tutti”. Ma il manager non si occupa solo di Rita: il suo ruolo è quello di un coordinatore capace di gestire un’intera rete di organizzatori locali che prendono contatti con i locali e si occupano di pianificare gli spettacoli. Il pagamento, ovviamente, passa tutto attraverso di lui. E i prezzi? Possono variare. “Però devi decidere subito”, dice Pelagalli al telefono, mettendo fretta a un potenziale cliente. “Tutte le comunioni da domani vengono chiuse a 3.500 euro. Ma io ti posso fare il prezzo vecchio a 2.300. Fammi sapere subito perché dopo non posso fare più niente”. L’intrattenimento offerto è sempre lo stesso: “Lei canta 40-45 minuti. Ma è tutto incluso. Lei parla con tutti, fa video e TikTok con tutti”. Un business che si nutre della popolarità effimera dei social, in un’epoca in cui i “15 minuti di fama” previsti da Andy Warhol si sono ridotti a pochi secondi, ma a caro prezzo.

Solo contanti e fatture:il nodo pagamenti

La popolarità crescente di Rita De Crescenzo ha attirato anche l’attenzione della Guardia di Finanza, soprattutto a seguito del recente scandalo legato alla vendita dei biglietti per i bus low cost. Adesso, anche le modalità di pagamento per gli eventi sembrano essersi fatte più rigide. “Se dici di sì”, incalza Pelagalli, “poi mi devi portare i soldi subito”. Ripete più volte l’importanza di emettere fattura: “Dobbiamo lavorare con fattura perché adesso i giornalisti ci stanno a rompe”. Il passato turbolento della tiktoker, finita in carcere nel 2017 con l’accusa di essere coinvolta in un traffico di stupefacenti (accusa da cui è stata poi assolta), rende comprensibile il timore di finire nuovamente sotto i riflettori per questioni finanziarie.

I prezzi in continua ascesa 

Con l’attenzione mediatica, sono aumentate anche le richieste per avere Rita De Crescenzo agli eventi e, di conseguenza, i prezzi. “Roccaraso ci ha portato popolarità”, afferma Pelagalli. “Ci stanno chiamando tutti, noi a Roccaraso gli abbiamo portato notorietà. Mo stanno tutti a piagne perché non ci va più nessuno. Gli abbiamo portato i soldi: un panino lì costa 8 euro. Ora anche Ovindoli ha alzato le barricate”. Gli eventi organizzati si sono triplicati, includendo settori che esulano dall’intrattenimento tradizionale. La tiktoker ora sponsorizza anche strutture sanitarie: “Ieri stavo in una clinica perché vogliono che Rita la sponsorizzi. Vogliono una del popolo”. Un fenomeno che si estende oltre il mondo dello spettacolo, trasformando la sua immagine in un marchio commerciale di grande impatto.

Il giallo di Villamagna

Pelagalli non lavora da solo: tra i suoi collaboratori di fiducia c’è anche Sara Galiani, che lo aiuta a gestire gli eventi in Abruzzo. Da giorni, Rita aveva continuato a promuovere l’evento del 14 marzo presso il ristorante La Baracca. Tuttavia, a sorpresa, il locale si è tirato indietro, preferendo non ospitare la tiktoker. “Quella sera preferisco fare altro”, dicono i gestori. Di fronte al cambio di programma, gli organizzatori hanno dirottato l’evento al ristorante Altavilla, sede di tutte le prossime esibizioni della tiktoker in Abruzzo. E i costi? “Per un’ora di spettacolo Rita costa circa 5mila euro. Abbiamo anche altri cantanti neomelodici, ma costano qualcosa in meno”, ammette la Pr. Ma per un po’ Rita De Crescenzo lascerà la neve e i palchi abruzzesi: da martedì, infatti, la tiktoker sarà a Sanremo, dietro le quinte del Festival della Canzone Italiana, pronta a documentare l’evento con i suoi video virali.