I tempi e le modalità per presentare la domanda di pensione, sia per dipendenti pubblici che privati, con esempi pratici e informazioni sulle procedure da seguire.
La pianificazione della pensione è un passo fondamentale nella vita di ogni lavoratore. Sapere quando e come fare domanda di pensione è essenziale per assicurarsi un passaggio verso questa nuova fase. La presente guida ha lo scopo di fornire informazioni chiare e dettagliate su questo processo, rispondendo alle domande più frequenti e offrendo esempi pratici per aiutare i lavoratori a orientarsi nel complesso mondo delle pensioni.
Quando presentare la domanda per la pensione?
In generale, i dipendenti del settore privato possono presentare la domanda di pensione non prima di 60 giorni dalla data di decorrenza desiderata. Per i dipendenti pubblici, invece, non esiste questo limite temporale.
Ad esempio se un dipendente privato desidera che la sua pensione decorra dal 1° giugno 2025, potrà presentare la domanda non prima del 2 aprile 2025. Un dipendente pubblico, invece, potrà presentare la domanda anche il giorno prima della decorrenza.
Decorrenza della pensione anticipata ordinaria
La decorrenza della pensione anticipata ordinaria non può essere anteriore al primo mese successivo alla presentazione della domanda.
Un impiegato del settore privato che presenti la domanda di pensione anticipata ordinaria il 3 marzo 2025 non potrà avere una decorrenza della pensione anteriore al 1° aprile 2025. Questo è subordinato al fatto che il rapporto di lavoro cessi entro il 31 marzo e che i requisiti per la pensione siano stati maturati entro dicembre 2024, a causa della finestra mobile di tre mesi.
Decorrenza della pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia offre maggiore flessibilità , consentendo una decorrenza retroattiva, ma è importante ricordare il termine ordinario di prescrizione quinquennale.
Un lavoratore che ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia nel 2023, ma non ha presentato domanda, può farlo nel 2025 e ottenere una decorrenza retroattiva, purché non siano trascorsi più di cinque anni dalla maturazione dei requisiti.
Pensionamento per i dipendenti pubblici della scuola
I dipendenti pubblici del settore scolastico hanno una regolamentazione specifica. Possono andare in pensione dal 1° settembre (o dal 1° novembre per il comparto Afam) dell’anno in cui maturano il diritto entro il 31 dicembre. La domanda deve essere presentata nei termini stabiliti da un decreto ministeriale annuale.
Un insegnante che matura i requisiti per la pensione il 15 dicembre 2025 potrà andare in pensione dal 1° settembre 2025, presentando la domanda entro i termini previsti dal decreto ministeriale.
Termini specifici per alcune tipologie di pensione
Alcuni tipi di pensione, come Opzione Donna, prevedono termini specifici per la presentazione della domanda, ad esempio, entro il 28 febbraio di ogni anno.
Come presentare la domanda di pensione?
La domanda di pensione va presentata all’INPS tramite il sito web dell’istituto (www.inps.it). È anche possibile farsi assistere da un intermediario, come un istituto di patronato, oppure delegare un altro cittadino utilizzando il modello AA08 per l’identità digitale. Questo modello deve essere vidimato da un funzionario INPS, sia di persona che tramite web meeting.
In alcuni casi, prima di presentare la domanda di pensione, è necessario richiedere la certificazione dei requisiti. Questo vale per l’APE sociale, la pensione per precoci e per gli addetti a mansioni usuranti.
Scelta della gestione e cumulo dei contributi
Nella domanda, l’interessato deve specificare il tipo di pensione (vecchiaia o anticipata ordinaria) e la gestione presso cui ha maturato i contributi. In caso di cumulo di contributi in diverse gestioni, è necessario avviare il dialogo tra le gestioni coinvolte (ad esempio, tra il Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e l’ex Enpals, oppure attraverso il cumulo contributivo o il computo nella gestione separata), anche ai fini dell’eventuale ricongiungimento.
Presentazione della domanda in caso di cumulo
In caso di cumulo, la domanda va presentata all’ente previdenziale (INPS o Cassa professionale) dove risulta accreditata l’ultima contribuzione. Tuttavia, se gli iscritti a Casse diverse maturano prima l’età pensionabile prevista dall’INPS, devono comunque presentare la domanda all’Istituto. Chi è iscritto contemporaneamente a più gestioni e Casse può scegliere liberamente dove presentare la domanda.
Domanda prima della cessazione del rapporto di lavoro
I lavoratori dipendenti possono presentare la domanda di pensione anche prima della cessazione del rapporto, indicando l’ultimo giorno di lavoro, che deve essere precedente alla data di decorrenza della pensione.
Un lavoratore che intende andare in pensione dal 1° luglio 2025 può presentare la domanda anche il 15 giugno 2025, indicando come ultimo giorno di lavoro il 30 giugno 2025.
Quali sono i requisiti per andare in pensione?
La pensione si ottiene rispettando i requisiti anagrafici e contributivi richiesti dalla legge. Tuttavia essi non sono sempre uguali per tutti. La legge ha previsto una serie di ipotesi che è bene tenere distinte e che analizzeremo in modo molto sintetico qui di seguito.
Pensione di vecchiaia
Quest’anno il pensionamento di vecchiaia si raggiunge, in via generale, con almeno 20 anni di contributi e almeno 67 anni di età .
Restano in vigore delle riduzioni dei requisiti per alcune categorie, a cui possono essere sufficienti 15 anni di contributi oppure 66 anni e 7 mesi di età ma con almeno 30 anni di contributi.
Anticipata ordinaria
La pensione anticipata ordinaria è conseguibile dagli uomini con almeno 42 anni e dieci mesi di contributi e dalle donne con 41 anni e dieci mesi, in entrambi i casi a prescindere dall’età .
Tra la maturazione del diritto alla pensione e la sua decorrenza, però, in via generale si applica una finestra di tre mesi, che diventa di quattro mesi per alcuni lavoratori del comparto pubblico.
Anticipata contributiva
La pensione anticipata con sistema contributivo è accessibile per chi ha iniziato a versare i contributi dal 1996, richiede almeno 20 anni di contribuzione effettiva, almeno 64 anni di età , un primo importo lordo pari almeno a tre volte quello dell’assegno sociale (2,8 volte per le donne con un figlio; 2,6 volte con almeno due figli).
Tra il diritto e la decorrenza si applica la finestra di tre mesi.
L’importo mensile viene limitato a cinque volte il trattamento minimo nel periodo che intercorre tra il pensionamento e il raggiungimento del requisito anagrafico della pensione di vecchiaia.
Quota 103
Per andare in pensione con Quota 103 sono necessari almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Fino al requisito anagrafico della pensione di vecchiaia l’importo mensile è limitato a quattro volte il trattamento minimo, con calcolo contributivo.
Opzione donna
Per usufruire dell’Opzione donna è necessario avere almeno 61 anni di età e almeno 35 anni di contributi raggiunti entro il 2024 ed è limitata a determinate categorie di lavoratrici
Lavoratori precoci
I lavoratori precoci possono andare in pensione con almeno 41 anni di contributi, a prescindere dall’età . Ma almeno 12 mesi di contributi effettivi da lavoro devono essere stati maturati prima del diciannovesimo anno di età .
Lavoratori usurati
I lavoratori usurati possono ottenere la pensione con il meccanismo delle quote, a partire da almeno 61 anni e sette mesi di età , ma solo se si sono svolte determinate attività lavorative per un periodo consistente.
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