Conbipel (Grow Capital Global Holdings PTE) vede la luce: cordata italiana per il rilancio, con salvaguardia di circa 800 lavoratori

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Batte italico il cuore del piano per il rilancio industriale di Conbipel, la catena piemontese di abbigliamento controllata da BTX Italian Retail and Brands spa, che fa indirettamente capo al fondo di Singapore Grow Capital Global Holdings PTE (si veda altro articolo di BeBeez). Nel progetto è prevista anche la salvaguardia di circa 800 lavoratori,.come da annuncio arrivato prima del fine settimana al termine del tavolo di crisi convocato su indicazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. In quest’occasione è emerso che sarà presentata una proposta vincolante da una cordata di due imprese italiane del settore tessile, con il supporto di Invitalia (si veda qui il comunicato stampa).

Secondo indiscrezioni anticipate dal Corriere della Sera qualche settimana fa, ad interessarsi al dossier, in tandem,  sarebbero state Ovs e Unigross, dopo che quest’ultima aveva recapitato già a dicembre due offerte (la seconda migliorativa del 40%), (si veda altro articolo di BeBeez) rispetto alla prima, che prevedeva anche un piano di rilancio commerciale (si veda altro articolo di BeBeez).

L’obiettivo del nuovo piano di rilancio, come si legge ora in una nota del ministero, è coinvolgere 104 punti vendita e circa 800 lavoratori sui 1.100 dipendenti attuali, con una gestione non traumatica degli esuberi attraverso l’attivazione degli ammortizzatori sociali per un ricollocamento, anche con il supporto delle regioni coinvolte. In queste settimane, inoltre, la società continuerà a cercare ulteriori soluzioni per i rimanenti punti vendita e il personale rimasto fuori dal perimetro dell’offerta.

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Il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato: “Un altro caso che si avvia positivamente a soluzione, permettendo di trasformare una crisi in una opportunità di rilancio e sviluppo. Avanti su questa strada”.

Soddisfazione anche per il sottosegretario Fausta Bergamotto, che ha aggiunto: “Siamo molto soddisfatti per questo avvio sul percorso di rilancio di Conbipel. La salvaguardia dei posti di lavoro è una nostra priorità, vigileremo affinché siano messi in campo tutti gli strumenti per non lasciare indietro nessuno“.

Ma cosa è successo nelle ultime settimane? Come riportato dal Corriere a metà gennaio, Ovs e Unigross avrebbero iniziato a lavorare insieme per migliorare la proposta rispetto alla fase iniziale che li vedeva in competizione, battendo le velleità dell’attuale proprietario, la londinese Eapparels (controllata da Grow Capital). Il piano, secondo lo schema, porterebbe i punti vendita più grandi (circa una cinquantina) in dote a Ovs, che potrebbe poi trasformarli in negozi con i marchi della casa (tra questi Upim). Mentre quelli di dimensioni più contenute, dovrebbero essere assorbiti da Unigross. Il progetto prevede un piano industriale di sviluppo sul mercato del retail della storica azienda piemontese conservandone il marchio.

Ricordiamo che Conbipel è oggi in composizione negoziata della crisi, nel quadro di un programma che prevede di fermare l’attività di 50 punti vendita in tutta Italia entro il prossimo anno (si veda altro articolo di BeBeez). La sua crisi risale però ad anni fa, già nel 2022 quando Grow Capital l’aveva rilevato insieme al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa gestito da Invitalia. Allora la società si trovava in amministrazione straordinaria e la proprietà era di Oaktree Capital Management, che a sua volta aveva rilevato Conbipel quando era entrata in crisi una prima volta nel 2007 dalla famiglia Massa. Terminato il percorso di ristrutturazione, Oaktree nell’ottobre 2015 l’aveva messa in vendita (si veda altro articolo di BeBeez), ma senza successo, sino a entrare poi nuovamente in crisi e a passare di mano, come detto, nel 2022L’operazione di Grow Capital era stata condotta attraverso la controllata danese BTX Group A/S, acquisita dal fondo nel 2019, attraverso la holding Eapparels Ltd. Successivamente, nel settembre 2023, Conbipel si era assicurata un finanziamento da 15 milioni di euro con garanzia SACE erogato dai fondi di private debt di Anthilia Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).

Conbipel è nata nel 1958 a Cocconato d’Asti come rivenditore di capi in pelle di qualità e poi si è allargata alla produzione tessile. La sua rete di vendita si articola oggi in circa 130 negozi monomarca prevalentemente a gestione diretta.



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