Dopo le proteste dei collettivi studenteschi, all’Istituto superiore cine-tv Rossellini di Roma, è stato annullato il dibattito sulle Foibe con il senatore Roberto Menia. Proprio la presenza del parlamentare di Fratelli d’Italia, relatore della legge 92/2004 che ha istituito il “Giorno del ricordo” celebrato il 10 febbraio di ogni anno, è stato il motivo della mobilitazione degli studenti. La decisione dell’istituto di annullare l’evento, però, è stata molto criticata dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha espresso il suo disappunto.
L’incontro-dibattito era previsto per lunedì mattina alle ore 11,30 come comunicato in una circolare dalla dirigente scolastica, Maria Teresa Marano. L’iniziativa rientrava tra quelle previste nelle scuole in occasione della ricorrenza della Giornata del Ricordo, “nell’ottica di promuovere una riflessione consapevole sul significato e sul valore del Giorno del ricordo” come evidenziato dal ministero alle scuole in una nota inviata nei giorni scorsi. Tuttavia subito si era levata la protesta dei collettivi. “Il giorno del ricordo – hanno scritto sui social – è l’occasione perfetta che hanno i fascisti per portare avanti il loro revisionismo storico becero, cercando di far dimenticare i crimini compiuti dal fascismo durante i suoi anni al potere. Costruiamo un muro antifascista in ogni scuola!”. Per il collettivo sarebbe stato più corretto parlare delle Foibe con uno storico, un professore o un intellettuale, “non certo con un esponente politico“, hanno detto gli studenti.
Alla fine l’incontro è stato rimandato “a data da destinarsi“. E i collettivi sui social esultano. Per gli studenti aderenti ad Osa il rinvio dell’iniziativa “è una grande vittoria degli studenti antifascisti che si sono mobilitati contro il senatore Menia fino a cacciarlo, con i fascisti non ci si dialoga e non si può lasciare che facciano propaganda e revisionismo storico dentro le mura scolastiche”, scrivono.
“Anche quest’anno la sinistra italiana ha perso l’occasione di evolversi“, ha commentato sui social il senatore di Fdi. Ed è intervenuto anche il ministro Valditara: “La nostra Costituzione fonda la Repubblica italiana sui valori della democrazia, del dialogo, del rispetto. I totalitarismi del Novecento si sono basati sull’odio, sulla violenza, sulla intolleranza”, dichiara Valditare. “Sarebbe molto grave – ha aggiunto – se ad un rappresentante del Parlamento italiano, presentatore del disegno di legge che ha istituito la giornata del Ricordo, non fosse consentito di parlare in una scuola italiana, dopo essere stato regolarmente invitato da alcune componenti scolastiche nel rispetto delle norme vigenti”, ha concluso il ministro auspicando “che l’evento possa essere al più presto ripristinato“. “Come ministero – ha aggiunto – ci adopereremo sempre per garantire che la scuola rimanga un luogo di libero confronto”.
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