Avvio di settimana positivo, senza particolari scossoni, per i listini europei. Segno positivo per Piazza Affari che guarda alla stagione delle trimestrali delle banche coinvolte nel gran ballo del risiko bancario in Italia. Domani in uscita i conti di UniCredit e quelli di Banco Bpm, attesi anche quelli di Mediobanca e Unipol. Sotto la lente anche Tim, che il 13 febbraio presenterà al mercato i conti 2024 e il nuovo piano in un momento in cui sul mercato tengono banco anche le voci sulle potenziali manovre di consolidamento nel settore delle telecomunicazioni in Italia.
A Milano, l’indice Ftse Mib sale dello 0,18% a 37.124 punti e vede Iveco Group in vetta e Telecom Italia. Sotto pressione i bancari, con Banca Popolare Sondrio.
Iveco macina ancora rialzi, bene anche Tim
Ancora rialzi per Iveco a Piazza Affari, con il titolo che sale di quasi il 4% verso quota 15 euro e porta il saldo da inizio anno a +56% ytd. Ad alimentare ulteriormente la corsa del titolo la pubblicazione dei conti 2024 e la nuova guidance, ma soprattutto la separazione della propria divisione difesa attraverso uno spin-off nel 2025. L’operazione riguarderebbe i brand IDV (Iveco Defence Vehicles) e ASTRA, insieme alle attività correlate. Nel 2024, il settore ha registrato ricavi netti per 1,1 miliardi di euro, in crescita del 15,1% rispetto al 2023, grazie a volumi più elevati e a un mix di prodotti migliorato.
Un annuncio accolto positivamente anche dagli analisti, tra cui quelli di Equita che hanno rivisto al rialzo del 12% il target price che sale a 17 euro. “Post conference call confermiamo il commento positivo di venerdì: lo spin-off della difesa è il catalyst più importante, comunque risultati del quarto e guidance 2025 migliori delle attese, mentre book to bill da monitorare nei prossimi trimestri”, segnalano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione di acquisto (rating buy).
Sotto la lente del mercato l’appeal speculativo sia per il business difesa sia per quello che sarebbe Iveco Group senza questa divisione. Nel dettaglio, “per IVG ex-IDV per la quale da tempo riteniamo che l’aggregazione rappresenterebbe la soluzione per tutti i punti di debolezza del gruppo – segnalano gli analisti della sim milanese – la separazione dal business militare riduce le probabilità di esercizio del golden power da parte del governo italiano; e per la difesa: se non venisse comprata da Leonardo potrebbe partecipare al consolidamento della difesa europea di cui si parla sempre più spesso”.
Continua lo slancio positivo in Borsa per il titolo Tim, per il quale si avvicina il test conti e nuovo piano (presentati al mercato il 13 febbraio). E mentre si attendono indicazioni da quest’ultimo fronte si susseguono ancora nuove ipotesi speculative che, secondo la view di Equita, “un rinnovato interesse per l’asset e la sottovalutazione delle attuali quotazioni del titolo” ma in ogni caso “tutte le possibili operazioni devono partire da una più corretta valutazione di Tim”.
Bancari sotto pressione
Il comparto bancario è nelle retrovie oggi. A guidare i ribassi oggi c’è Banca popolare di Sondrio che cede circa il 2,8% a 9,5 euro dopo la corsa in scia all’annuncio dell’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo pari a 4,3 miliardi di euro, interamente in azioni.
Nel dettaglio, il rapporto di concambio è stato fissato in 1,450 azioni di nuova emissione di Bper per ogni azione esistente di Bp Sondrio. Assumendo come riferimento i prezzi ufficiali delle azioni di Bper e di Bp Sondrio registrati ieri 5 febbraio 2025, tale rapporto di cambio comporta un prezzo implicito di offerta pari a 9,527 euro per azione dell’Emittente, un premio pari a circa il 6,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni dell’Emittente rilevato sempre in data 5 febbraio 2025 e un premio del 10,3% rispetto alla media ponderata degli ultimi tre mesi.
Giù anche Bper e Banco Bpm che cedono oltre un punto percentuale, giù anche Mps (-0,66%).
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