NYFW sabato: Altuzarra e Anna Sui

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Versione italiana di

Gianluca Bolelli

Pubblicato il



9 febbraio 2025

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Mentre la neve scendeva su New York, due degli stilisti più importanti della città, Anna Sui e Altuzarra, hanno messo in scena sfilate potenti che hanno messo in risalto il nuovo desiderio di un certo, accurato massimalismo.
 
Anna Sui: un’ereditiera pazza
Qualcuno dovrebbe davvero costruire un monumento ad Anna Sui, anche se in un certo senso esiste già. Grazie alla sua energia, alla sua fertile immaginazione e al fatto che i gusti odierni siano tornati alla sua idea dello stile ‘downtown massimalista’, l’estetica di Sui sembra più attuale e di grande impatto che mai.

Anna Sui – Autunno-Inverno 2025/26 – Womenswear – New York – ©Launchmetrics/spotlight

Le sue sfilate sono piccole, ma sempre ricche di senso. I suoi show più recenti sono stati organizzati all’interno dello Strand, la più grande libreria di volumi di seconda mano di New York, o in piccoli cocktail bar nel Lower East Side. Questo sabato, Sui ci ha invitato al National Arts Club a Gramercy Park, una location molto più elegante, per una collezione maggiormente accurata.
 
La melodia di apertura della colonna sonora ha preparato il terreno: Rita Hayworth che canta Bewitched, Bewildered and Bewondered. Il cast è poi apparso in passerella sembrando una versione modernista degli amici modelli di Rita nel film del 1944 Cover Girl.

Il cast, con le trecce raccolte, nell’ennesima grande realizzazione dall’hairstylist Dame Pat McGrath, amava chiaramente indossare quegli abiti, mentre passeggiava per l’incantevole villa in stile vittoriano, un tempo dimora di Samuel J. Tilden, governatore di New York e candidato perdente delle controverse elezioni presidenziali del 1876. I risultati controversi non sono una novità per la politica statunitense…
 
La sfilata si è aperta con stupende giacche da equitazione in stile tartan e calzoni alla cavallerizza indossati sopra stivali scozzesi anch’essi da equitazione. Sui ha poi confezionato degli eleganti abiti aderenti in tweed, abbinandoli però a top con stampa leopardata, e a morbidi cappelli a cilindro e borsette. La stilista ha poi mostrato scintillanti cardigan jacquard color smeraldo, camicie veneziane a righe e gonne a tromba con pieghe Fortuny in color bronzo. Tutto era super confuso, ma in qualche modo funzionava sempre. Vi si sono aggiunti alcuni accessori eccellenti: dalle sneakers a tre colori realizzate con il collaboratore di lunga data John Fluevog alle superbe montature da gatta in tonalità che sarebbero state perfette per Peggy Guggenheim degli occhiali prodotti da Mondottica.

Anna Sui – Autunno-Inverno 2025/26 – Womenswear – New York – ©Launchmetrics/spotlight

Avvolte in pelliccia sintetica di visone, le modelle passavano con disinvoltura davanti ai dipinti a olio e al bancone del bar in mogano, senza alcuna preoccupazione al mondo. La tavolozza dei colori era allegra: magenta, viola romano imperiale, caramello, prugna e argento.
 
“Questa è la mia folle ereditiera di oggi” ha spiegato Sui, riferendosi a Barbara Hutton, Doris Duke e alla Guggenheim, dopo aver ricevuto diversi minuti di applausi e sembrando per questo leggermente sorpresa dall’intensità dell’ovazione. Tutti si nutrivano di emozione per Anna Sui nel National Arts Club. C’era tanto amore in quella stanza.

Altuzarra: Cime tempestose al Woolworth Building
L’avvolgente cappotto in cashmere double face dell’ultima collezione di Joseph Altuzarra sembrava appena scampato a una tempesta, anche se affrontata in abiti elegantissimi, evocando l’eroina che ha ispirato lo show.

Altuzarra – Autunno-Inverno 2025/26 – Womenswear – New York – DR

Come spesso accade alle sfilate di Altuzarra, Joseph ha lasciato un romanzo avvolto nel cotone sulla seduta di ogni ospite. Stavolta si trattava del grande racconto classico gotico romantico di Emily Bronte, Cime Tempestose, e la sua tragica eroina Catherine Earnshaw avrebbe sicuramente amato questa collezione.
 
I maglioni di cashmere alpini, gli stivali da equitazione neri, i favolosi cappotti con cappuccio e i morbidi giubbotti sarebbero stati ideali per ripararsi dal freddo nelle brughiere del nord dello Yorkshire, dove Cime tempestose era ambientato. E poi – fatto ancora più significativo – avrebbero funzionato perfettamente su qualsiasi donna che fosse uscita dallo show nella temperatura sotto zero di New York. Gli outfit più brillanti: le giacche a mantella con tasche profonde abbinate a stivali e gonne con toppe. Il New Romantic al suo meglio. In più, i frizzanti soprabiti da marinaio abbinati a gonne a palloncino erano il massimo dell’eleganza, mentre due abiti borchiati nel finale trasudavano sciccheria di classe da tutti i pori.
 
Gli elementi gotici del romanzo riecheggiavano nella scelta della location: il Woolworth Building, la famosa Cattedrale del Commercio ricoperta di dettagli in terracotta e grotteschi doccioni gotici. Il sogno di Catherine di una storia d’amore eterna era suggerito in molti abiti e camicie da notte in chiffon e raso semitrasparenti o totalmente trasparenti, spesso sovrastampati con foglie o impronte di baci sbavati.

Altuzarra – Autunno-Inverno 2025/26 – Womenswear – New York – DR

“Morbidezza e vulnerabilità in contrasto con la sessualità palese e la forza. Un caos squisito”, ha detto sorridendo lo stilista nel backstage.
 
Insomma, questa è stata una grande dichiarazione di moda contemporanea, che è stata aiutata da alcuni gioielli sgargianti, in particolare girocolli e collane dalle forme organiche, ma anche da alcune borse fantastiche, in particolare la “Origami Bag” dotata di frange e borchie, o la tote bag “Knot Basket”, confezionata con paglia e pelle scamosciata.
 
Si è trattato di un incontro ideale tra la raffinatezza di Parigi e l’energia di Manhattan, da parte di un parigino che ha fatto di New York la sua casa.

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