Prodotti iperproteici: validi alleati o falso mito?

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Di: Lara Quarleri, dietista ASDD

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Di fronte ad una fobia verso i carboidrati e i grassi, le uniche a salvarsi e a sembrare la panacea di tutti i mali sono le proteine. Complici anche i social e una divulgazione che non sempre equivale a corretta informazione, assumere molte proteine sembra l’unica soluzione per rimanere o raggiungere la forma fisica e la salute.

Il ruolo delle proteine nel nostro corpo

Già da bambini ci insegnano che le proteine sono i “mattoncini” per costruire i nostri muscoli, quindi ci alimentiamo pensando che per essere muscolosi dobbiamo assumere molte proteine. Le proteine sono ovviamente essenziali per la nostra salute: sono importanti per rinnovamento dei tessuti, consentono la digestione, contribuiscono allo sviluppo delle difese immunitarie e il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Esistono addirittura 9 amminoacidi (singole unità delle proteine) detti essenziali, ossia necessariamente da introdurre con la nostra dieta.

Credere, però, di diventare tonici, muscolosi (e magari di perdere peso) non alzandosi dal divano e mangiando cotolette ad ogni pasto è privo di ogni fondamento scientifico.

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Proteine: la dose giornaliera raccomandata

Il fabbisogno di ogni individuo varia in base a diversi fattori. Il bodybuilder professionista può aver bisogno di quantità particolarmente elevate, negli altri casi, per soddisfare il fabbisogno, è sufficiente una dieta varia ed equilibrata.

Esistono fasi della vita in cui il fabbisogno può essere aumentato lievemente, ad esempio in gravidanza, nelle malattie oncologiche con importante perdita di peso, e nell’anziano.

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La rassegna sulla nutrizione in Svizzera del 2021, che ha analizzato il consumo di proteine nel nostro paese, mostra che la popolazione adulta supera la dose giornaliera raccomandata (0.8 g/Kg pc) semplicemente con la propria dieta, senza l’utilizzo di prodotti iperproteici.

Anche il consumo di proteine dei bambini e degli adolescenti svizzeri è mediamente troppo elevato: di circa 40 g/giorno a due anni di età, di 60 g/giorno a tre anni e di 100 g/giorno e oltre all’età di 13-15 anni. Un apporto eccessivo di proteine nei bambini piccoli è stato messo in relazione con l’obesità in età adulta, e un consumo troppo elevato di proteine all’età di 5-6 anni può portare alla pubertà precoce.

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Abbiamo quindi bisogno di integrazioni di proteine?

Il prodotto “proteico” è una recente trovata di marketing che niente a che fare con la salute. Una dieta equilibrata ci consente già di soddisfare le nostre esigenze, anche in caso di fabbisogni lievemente aumentati. Inoltre, se leggiamo le etichette di questi prodotti possiamo puntualizzare che:

  • Hanno un costo maggiore. Paragoniamo, ad esempio, un latte vaccino iperproteico: il suo prezzo può arrivare a 5.30 CHF al litro, rispetto ad un latte fresco tradizionale a 1.90 CHF.

  • Ci attirano con la scritta “povero in grassi” e “senza zuccheri aggiunti”. Soprattutto budini e altri “dessert” riportano certe diciture, ma attenzione perché in questi prodotti, se si riduce il contenuto di grassi e di zuccheri, non basta aggiungere proteine: per rendere il prodotto palatabile e piacevole vengono aggiunti edulcoranti, emulsionanti e additivi.

  • Spesso riportano il punteggio Nutri-Score A. Il punteggio è alto in quanto il contenuto di grassi e zuccheri è ridotto, ma sono alimenti modificati industrialmente e che di naturale, alla fine dei conti, hanno ben poco.

  • Ci illudono di perdere peso. Un eccesso di proteine, come nel caso di carboidrati e grassi, può contribuire a superare l’introito calorico giornaliero necessario e quindi ad aumentare di peso. Negli adulti un eccesso di proteine mette sotto stress i reni, ci espone alla disidratazione e fa aumentare il rischio di malattie cardiache.

  • Arrivano anche a fornirci 20 g di proteine per porzione (l’equivalente delle proteine che ci fornisce una porzione di carne). Se calcoliamo come 70 g un fabbisogno medio giornaliero di proteine, assumendo un budino alla vaniglia iperproteico e un bicchiere di latte arricchito, assumiamo già 40 grammi di proteine. Con tutti gli altri alimenti nella giornata, dunque, si supera di molto il fabbisogno medio stimato.

Prodotti iperproteici, quando possono essere validi alleati?

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In caso di una patologia diabetica che necessita di insulina ai pasti, il consumo di prodotti iperproteici, come ad esempio alcuni tipi di pane, può essere utile per un miglior controllo glicemico e per ridurre l’indice glicemico del pasto. Oppure, in casi di severa inappetenza dovuta a malattia oncologica, questi prodotti possono essere introdotti nella dieta di tutti i giorni per sopperire agli apporti ridotti e agli alti fabbisogni dati dalla malattia.

Come per tutti i prodotti speciali, sarebbe necessario valutarne davvero l’utilità e chiedere un parere ad un esperto. In termini di salute è raccomandabile concedersi qualche sfizio ogni tanto piuttosto che quotidianamente prodotti industriali.

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08:57

La moda dell’acqua con le proteine

Il Quotidiano 25.04.2024, 19:00



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