Reggio Calabria celebra la legalità con la mostra “SalvArti”, esponendo opere d’arte confiscate alla criminalità e restituite alla collettività.
REGGIO CALABRIA- «La mostra SalvArti, inaugurata nei giorni scorsi al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”, è un fiore all’occhiello per la Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ha fatto della legalità e della cultura due priorità assolute per il riscatto del territorio». Lo affermano con soddisfazione i consiglieri di maggioranza della Città Metropolitana. Gli stessi sottolineano l’importanza dell’iniziativa culturale che espone oltre 80 opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafiche e sculture di artisti di fama internazionale, confiscate alla criminalità organizzata. Percorso espositivo frutto di una sinergia istituzionale che ha messo insieme alla Città Metropolitana, i Ministeri degli Interni e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati ed il Comune di Milano.
«La mostra SalvArti sulle opere confiscate inaugurata nei giorni scorsi è l’ennesimo importante obiettivo raggiunto da questa Amministrazione metropolitana. Abbiamo fatto della cultura e della legalità due obiettivi interconnessi considerati delle assolute priorità delle nostre linee programmatiche di mandato». Così i consiglieri di maggioranza alla guida della Città Metropolitana di Reggio Calabria commentando l’avvio a Reggio Calabria della mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche” iniziativa culturale di grande rilievo sociale volta a sottolineare l’importanza della legalità attraverso l’arte. L’esposizione presenta oltre 80 opere d’arte contemporanea, tra dipinti, grafiche e sculture, di artisti di fama internazionale. Opere di Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg e Christo, che rimarranno esposte fino al prossimo 26 aprile.
«L’ottima riuscita dell’evento – prosegue la nota – la straordinaria sinergia istituzionale che ne ha consentito la realizzazione. Sono il frutto del lavoro portato avanti in questi anni dalla Città Metropolitana, capace di intensificare e valorizzare le relazioni istituzionali con importanti enti, in questo caso i Ministeri dell’Interno e della Cultura, l’Agenzia nazionale Beni Confiscati ed il Comune di Milano, concretizzando una visione che punta al recupero del patrimonio culturale ed artistico, come simbolo di riscatto di un territorio che per lungo tempo è rimasto ostaggio del cancro mafioso».
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«SalvArti può essere considerata un vero e proprio fiore all’occhiello del territorio metropolitano. Un percorso espositivo che dà lustro all’intera comunità reggina, proiettandola nei circuiti artistici nazionali e proponendo, ancora una volta, la parte migliore di noi. Valorizzando i percorsi virtuosi di riscatto che la nostra Città Metropolitana sta mettendo in campo in ogni settore. Le confische di opere d’arte da parte dello Stato rivestono infatti un ruolo cruciale nella tutela del grande patrimonio culturale e nella lotta alla criminalità organizzata. Questo processo – prosegue la nota dei consiglieri di Palazzo Alvaro – non solo permette di sottrarre beni illecitamente acquisiti a individui o gruppi criminali. Favorisce anche la loro restituzione alla collettività, trasformandoli in strumenti di valorizzazione culturale e di legalità».
«Queste bellissime opere sono ora restituite alla collettività». Aggiungono i consiglieri. «Per una grande esposizione nazionale che ha avuto due ulteriori momenti di grande visibilità, con l’anteprima alla Casa Museo Andersen di Roma e successivamente con l’esposizione a Palazzo Reale di Milano. A Reggio Calabria, grazie all’impegno programmatico della Città Metropolitana, del sindaco Giuseppe Falcomatà e dei Delegati alla Cultura Filippo Quartuccio ed ai Beni Confiscati Michele Conia, portato avanti con determinazione dalla struttura Amministrativa dell’Ente e dal brillante lavoro promosso dalla Dirigente Giuseppina Attanasio e dai Funzionari del Settore Cultura, e tra loro la Responsabile del Palazzo Anna Maria Franco».
«L’arte va sempre salvata da ogni tipo di illegalità e l’azione sinergica della squadra Stato. Proprio a Reggio Calabria, ha contribuito alla restituzione di un vasto patrimonio illecitamente accumulato, da tempo restituito alla pubblica fruizione. Una parte delle opere esposte alla mostra SalvArti provengono dalla collezione permanente di “Palazzo Crupi”. Un patrimonio d’arte contemporanea che arricchisce notevolmente l’offerta culturale reggina. Adesso impreziosita da un’esposizione di carattere nazionale che costituisce motivo d’orgoglio ed ulteriore occasione di crescita culturale per il nostro territorio».
“Confiscare opere d’arte significa privare la criminalità di importanti simboli di potere economico e di ostentazione sociale. Le opere confiscate, come in questo caso per la mostra ‘SalvArti’, possono essere destinate a musei. Ma anche a istituzioni pubbliche e spazi culturali, diventando simboli di giustizia e legalità. Iniziative come questa dimostrano quindi come questi beni possano essere valorizzati e resi accessibili a tutti, contribuendo alla sensibilizzazione sull’importanza della legalità”.
«Le opere d’arte confiscate, inoltre, possono essere utilizzate per promuovere l’educazione alla legalità, soprattutto tra le giovani generazioni. Inserirle in percorsi espositivi e didattici aiuta a diffondere la consapevolezza sull’importanza della lotta alla criminalità. E sul valore della cultura come strumento di riscatto sociale. In sintesi, quindi – concludono i Consiglieri di maggioranza – la confisca di opere d’arte non è solo un atto di giustizia, ma un’opportunità per trasformare un passato illecito in un futuro di conoscenza e consapevolezza per l’intera società».
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