Ci sono conferme su un peggioramento più generalizzato del tempo verso il prossimo fine settimana.
Più generalizzato perché, intanto, in queste fasi precedenti, da oggi e per i prossimi due/tre giorni, la circolazione risulterà già compromessa, soprattutto sulle regioni centro-settentrionali, dove agirà, con incisività via via crescente, un flusso umido occidentale.
In particolare, locali piagge, oggi, dapprima al Nord-Ovest, tra Piemonte e Lombardia, poi, via via, in estensione a buona parte del Nord e anche della Toscana entro sera.
Solo nubi irregolari sul resto del Centro e su Centro Sud Sardegna, ma tempo ancora buono e ampiamente soleggiato, sole prevalente al Sud, sul resto di Sardegna e sulla Sicilia, dove insisterà un flebile promontorio anticiclonico.
Tra domani e giovedì, l’instabilità andrà concentrandosi soprattutto tra la Toscana, l’Umbria e il Lazio, dove ci saranno nubi e piogge più significative;
le piogge andranno via via cessando, invece, al Nord, salvo ancora qualche pioggia su Emilia Romagna, occasionalmente sui settori alpini;
ancora in attesa il Sud fino a venerdì, magari con progressivo aumento di nubi irregolari nel corso dei prossimi giorni, specie nella giornata di giovedì, ma con fenomeni ancora assenti.
Peggioramento più generalizzato, dunque, a iniziare da venerdì 14, giorno di San Valentino, e poi verso sabato 15.
Oltre a essere più generalizzato, il peggioramento (e da qui useremo il condizoinale) dovrebbe avere connotati anche più invernali, come già accennato in precedenti aggiornamenti.
Sui comparti occidentali europei, infatti, potrebbe ergersi temporaneamente un flebile promontorio anticiclonico in grado di veicolare, dai settori settentrionali del continente, un nucleo di aria relativamente fredda proprio verso il Mediterraneo centrale e l’Italia.
Premettiamo che sarebbe ancora da valutare bene la caratteristica termica del nucleo. Nella sostanza, ancora non è ben chiaro, quanto fredda possa essere l’aria a esso associata.
Stando ai dati attuali, le isoterme più fredde dovrebbero penetrare fino ai settori settentrionali appenninici o, al più, medi appenninici; verso il Sud, l’aria fredda potrebbe essere meno penetrante, ma questo aspetto va ancora valutato bene nei prossimi aggiornamenti.
Intanto, nella mappa allegata, abbiamo evidenziato, a scala di colore blu, i settori che, tra venerdì 14 e domenica 16, dovrebbero essere interessati maggiormente dalle precipitazioni e anche quelli interessati dalle nevicate.
Le piogge più ricorrenti e anche più insistenti, dovrebbero riguardare il medio Adriatico, in particolare Marche e Abruzzo, poi il Lazio, l’Umbria, la Campania occidentale e la Calabria tirrenica centro settentrionale.
Su questi settori, le piogge potrebbero essere più intense. Piogge ricorrenti e moderate, poi, su buona parte del Centro Sud peninsulare, fino al Nord della Sicilia e anche su Emilia Romagna e al Nord Est;
piogge più deboli e irregolari sul resto della Sicilia, sulla Sardegna e al Nord Ovest. In riferimento alla neve, essa sarebbe possibile a iniziare da venerdì pomeriggio-sera, dapprima su aree alpine e prealpine nordorientali, poi anche su quelle appenniniche centromeridionali e, localmente, sui rilievi Alpini occidentali.
La maggiore consistenza dei fenomeni nevosi riguarderebbe l’Appennino centrale o centro settentrionale e i settori alpini e prealpini di Nordest.
Circa la quota neve, a ora abbiamo dati per neve mediamente compresa tra 800 e 1.200 metri su buona parte dei rilievi.
Tuttavia, specie nella sera di venerdì 14 e ancora localmente verso la notte su sabato 15, potrebbero entrare isoterme più fredde, in grado di arrecare nevicate a bassa quota su Alpi e Prealpi di Nordest, praticamente fino in valle, e neve a bassa quota sul Nord Appennino;
per la medesima fase, possibilità di fiocchi anche in pianura, specie su Emilia, ma, localmente, anche tra Sudest Lombardia e Ovest Veneto.
Poi, da sabato, quota neve in progressivo rialzo, generalmente tra 800 e 1200 m al Centro Nord e precipitazioni in progressiva concentrazione verso il Centrosud.
Stando ai dati attuali, neve più alta al Sud, dove l’aria fredda arriverebbe meno sostanziosa.
Ribadiamo, però, che la configurazione barica e, di conseguenza, anche il computo termico, saranno in continua elaborazione da parte dei centri di calcolo e, dunque, almeno fino a giovedì sera o anche venerdì mattino, rimarrà piuttosto incerta la quota neve, con potenzialità che possa divenire più bassa per tutti se appena la configurazione barica dovesse assumere altre dinamiche.
Ci aggiorneremo quotidianamente sul peggioramento di tipo invernale verso il fine settimana.
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