Arabba, cinque consigli di viaggio per una settimana bianca al top

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Le giornate cominciano ad allungarsi e a essere più soleggiate, anche nella Valle di Fodom, ai piedi del maestoso massiccio del Sella e del Col di Lana. Così, sulle piste innevate di Arabba, nel cuore delle Dolomiti Patrimonio Unesco, le emozioni nella natura si uniscono al comfort del tepore e della luce tutt’intorno. Le discese adrenaliniche lungo il famoso e frequentato giro dei Quattro passi e l’anello della Grande Guerra, diventano sempre più invitanti, lasciando spazio anche a insolite passeggiate con meditazione guidata attraverso i boschi di larice e pino cembro, e non mancano le occasioni per fare sci alpinismo. Senza dimenticare le tappe gastronomiche per assaggiare le specialità ladine. Ecco, allora, cinque consigli di viaggio, per chi ha voglia di una settimana bianca ricca di avventure e gusto e cerca ispirazione. La caratteristica località veneta a 1600 metri d’altitudine è una destinazione popolare per la sua posizione strategica rispetto al Dolomiti Superski, il più grande carosello sciistico al mondo, e vanta uno scenario alpino tra i più belli, soprattutto quando si compie il suggestivo fenomeno dell’enrosadira al tramonto, con le pareti di roccia dipinte di rosa, a regalare estasi agli occhi di chi le osserva.

Pista da sci di Arabba (foto di Nicolò Miana)

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Arabba sugli sci: dal giro dei Quattro passi all’anello della Grande Guerra, fino al ghiacciaio della Marmolada

L’esperienza protagonista dell’inverno di Arabba è lo sci.

Le piste sono tante e davvero sfidanti, per oltre 62 chilometri, che diventano 480 se si considerano le valli vicine. E con l’accesso al paradiso del Dolomiti Superski, sono 1.200 i chilometri di tracciato con cui divertirsi. Delle 5 nere, la discesa da non perdere, per gli amanti dell’adrenalina, è la Fodoma, spettacolare dal punto di vista tecnico, perfetta per mettere alla prova il proprio livello. La località è un vero eden per gli appassionati di settimane bianche e grazie alla sua posizione strategica, si ha un collegamento diretto con il ghiacciaio della Marmolada, per un’esperienza di sci unica a 3.200 metri di altitudine. La vacanza sulla neve ad Arabba è poi l’occasione per cimentarsi nei due ski-tour più famosi dell’intero arco alpino: la Sellaronda, il rinomato e frequentatissimo giro dei Quattro passi lungo ben 40 chilometri, e l’anello sciistico della Grande Guerra, di circa 80, che gira attorno al Col di Lana attraversando i luoghi dei drammatici scontri nel fronte dolomitico durante il Primo conflitto mondiale. 

Le esperienze all’insegna del gusto con le specialità ladine

Che sia un pasto veloce o più rilassato, l’offerta gastronomica di Arabba accontenta ogni esigenza, grazie alla variegata offerta dei rifugi e dei locali, dove gustare il meglio della tradizione culinaria ladina. Una cucina di montagna sana, genuina, di qualità e molto varia, rinomata per gli appetitosi e sostanziosi piatti tipici: dal classico uova, speck e patate allo stinco al forno, dallo strudel alla vaniglia alle gustose grigliate fino alle fumanti zuppe, i menu non deludono i buongustai in cerca di eccellenza, convivialità, atmosfere tipiche e panorami mozzafiato. A Passo Campolongo, il ristorante Monte Cherz è una tappa obbligatoria per gli amanti della polenta con il capriolo, portata “signature” della senior De Dorigo, che ha fatto la storia dei Passi Dolomitici assieme al canederlo con il burro, alla ricotta affumicata di malga e allo strudel con le mele dell’Alto Adige, profumato alla cannella e farcito con uvetta e pinoli. La Stube Bianca, all’interno dello Sport Hotel Arabba, è invece l’ambiente elegante e raffinato dove ci si delizia con piatti tradizionali ma anche con una cucina internazionale. Ideale per chi cerca una serata romantica a lume di candela, con possibilità di effettuare una degustazione di vini, grazie alle oltre 700 etichette della cantina.

Rifugio ad Arabba (foto di Nicolò Miana)

 

Accoglienza con area wellness e a un passo dalle piste da sci

Strutture ricettive dall’atmosfera intima e familiare, ognuna con la sua storia e vocate al relax e al comfort, come ci si aspetta da una vacanza di charme in montagna. Ad Arabba l’accoglienza è per tutte le tasche, dalle soluzioni più indipendenti che lasciano all’ospite la libertà di seguire i ritmi della propria giornata, agli alberghi, anche con spa e un’offerta gastronomica di livello all’interno. Tra questi, lo Sport Hotel Arabba, a pochi passi dalle piste da sci e dal centro, è il rifugio con area wellness per l’après-ski, dove coccolarsi con la vasca idromassaggio, la sauna finlandese e il bagno turco della zona relax. Il ristorante, segnalato nella Guida Michelin, permette alla clientela di deliziare il palato con dei piatti di qualità senza dover uscire fuori, dopo una lunga giornata sugli sci. L’accesso diretto alle piste dello Chalet Barbara rende questo bed and breakfast di montagna un altro indirizzo da segnare: arredata in caldo stile alpino, con l’immancabile larice dei décor, l’insegna è una garanzia per una vacanza sulla neve accogliente, in cui sentirsi come a casa, ma al riparo dallo stress.

Nel bosco per provare il “forest bathing” e la “mindfulness”

Passeggiate consapevoli per un’esperienza nella natura rigenerante e di pura magia. Camminare a passo lento sulla neve non battuta, circondati dal silenzio del bosco addormentato, è l’occasione per ammirare la bellezza del placido scenario invernale e per ritrovare l’armonia tra il sé e l’ambiente circostante, riscoprendo una sensazione di immediato benessere psicofisico. Tra esercizi di respirazione, ascolto attivo e osservazione, si fa un “bagno nel bosco” (o “forest bathing”), muovendosi nello spazio e si pratica una meditazione guidata, prendendosi del tempo per la cura interiore e per riattivare i sensi (prossime date 12, 19, 25 febbraio). Ma ad Arabba ci si ritempra anche con una semplice ciaspolata: tra alberi grondanti di neve e sentieri inesplorati l’esperienza è benefica e contemplativa, nutrendo lo spirito con inaspettati scorci d’incanto. Consigliato, per una sessione di “mindfulness” con le racchette, il percorso da Passo Campolongo fino a Passo Incisa, lungo il sentiero Jägerweg, un’escursione particolarmente panoramica balsamo per l’anima.

Passeggiata nel bosco (foto di Archivio Arabba Fodom Turismo)

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Sci alpinismo guidato nei luoghi della Prima Guerra Mondiale

Arabba da scoprire a passo lento all’insegna dei luoghi della memoria. Con un’esperta guida alpina che possa raccontare aneddoti e storie del luogo, mentre si procede in sicurezza, si fa sci alpinismo dal suggestivo Castello di Andraz fino al monte Sief, a 2.424 metri di quota. Un’esperienza naturalistica ideale anche per principianti e, al tempo stesso, di grande valore storico-culturale. Il percorso con sci e pelli di foca, tra radi boschi, ampi pendii e panorami mozzafiato, è un’esplorazione del gruppo del Col di Lana che ripercorre anche i siti che furono teatro di sanguinosi scontri durante la Grande Guerra. La salita verso la cima, dalle pendenze contenute e quindi facile, conduce fino a un ampio spazio aperto incontaminato, che regala una vista a 360° gradi sulle più belle cime dolomitiche e su tutta la valle di Fodom. La dolce discesa dal Monte Sief offre altri gradevoli scorci dell’incantevole paesaggio di montagna puntellato di fiabesche baite innevate.

Sci alpinismo (foto di Archivio Arabba Fodom Turismo)

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