La Corte di Cassazione con la sentenza 29961 del 27/10/2023 ha stabilito che “a chi sia stato incaricato di supplenze di cui all’art. 4, co. 1 e 2, della L. n. 124/1999, [la Carta Docente] effettivamente spetti ed in misura piena” e così statuendo che “La Carta Docente di cui all’art. 1, comma 121, L. 107/2015 spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi dell’art. 4, comma 1, L. n. 124 del 1999 o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi dell’art. 4, comma secondo, della L. n. 124 del 1999 (…)”. Lo ha ricordato il giudice del lavoro di Venezia nell’accordare i 500 euro della card annuale per l’aggiornamento professionale che l’amministrazione ha negato ad una insegnante precaria.
La docente, difesa dai legali Anief, avrà quindi la sua quota annuale di Carta docente, perché, ha spiegato il giudice del tribunale veneto, sulla scia di quanto espresso dal Consiglio di Stato nel 2022 – Sezione Settima, sentenza n. 1842/2022 – “che, nella misura in cui la P.A. si serve di personale docente non di ruolo per l’erogazione del servizio scolastico, deve curare la formazione anche di tale personale, al fine di garantire la qualità dell’insegnamento fornito agli studenti”.
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Citando una precedente sentenza emessa dallo stesso Tribunale di Venezia – “da altro giudice di questa Sezione (sentenza in Rg 1560/2022 del 1/2/2022)” – la sentenza ha ricordato anche che sulla questione Carta del docente è pure “intervenuta la Corte di Giustizia dell’Unione europea (ordinanza 10.5.2022 nella causa C-450/2021)”, la quale “ha ritenuto che “la clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali», mediante la c.d. carta elettronica del docente”.
Il Tribunale del lavoro di Venezia ha quindi concluso che “accertato il diritto del ricorrente a godere del beneficio della Carta elettronica per gli anni indicati in ricorso, il Ministero resistente deve essere condannato a porre in essere tutti gli adempimenti a tal fine necessari, con interessi o rivalutazione come sopra indicato dalla S.C.”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha ancora una volta ricordato che “il trittico di espressioni di alto rango giudiziario a favore della Carta del docente da allargare ai precari con supplenze annuali o di almeno 150 giorni l’anno, formato da Consiglio di Stato,Corte di Giustizia Europea e Corte di Cassazione, ha una valenza pesantissima ai fini dei pareri dei giudici del lavoro chiamati in causa direttamente dai supplenti vessati: a questo punto, diventa sempre più importante che i precari con non meno di cinque mesi per anno scolastico di insegnamento svolto presentino ricorso gratuito con Anief, così da recuperare fino a 3.500 euro più gli interessi maturati, sempre facendo attenzione a non fare supere cinque anni dalla stipula del contratto a termine”.
CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DEL LAVORO DI VENEZIA
P.Q.M.
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Il giudice definitivamente pronunciando così provvede:
1) In accoglimento del ricorso, dichiara il diritto della ricorrente
al beneficio di cui all’art. 1, comma 121, legge n. 107 del 2015, per l’anno
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scolastico indicato in ricorso, usufruendo dell’importo di € 500 annui tramite “Carta elettronica” e condanna il Ministero dell’Istruzione all’adozione d’ogni atto necessario per consentirne il godimento nei termini di cui alla parte motiva, con interessi o rivalutazione, ai sensi dell’art. 22, comma 36, della L.
n. 724 del 1994, dalla data del diritto all’accredito alla concreta attribuzione;
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2) Condanna il Ministero resistente alla rifusione delle spese di lite che liquida in € 500,00 + 30% (ex comma 1 bis dell’art. 1 DM 55/2014, introdotto dall’art. 1, lett. b) DM 37/2018) per compensi di avvocato, oltre rimborso forfettario del 15%, IVA e CPA, come per legge, oltre al contributo unificato corrisposto (€ 21,50), con distrazione in favore dei procuratori della ricorrente dichiaratisi anticipatari.
Venezia, all’udienza del 05/02/2025
Il Giudice
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SCUOLA – Carta del docente ai precari, 3.000 euro più interessi alla supplente difesa dall’Anief: per il Tribunale di Velletri “la mera natura temporanea del lavoro” non giustifica il diverso trattamento
SCUOLA – L’obbligo della formazione vale anche per i precari, ecco perché la Carta del docente va pure a loro: a Benevento il giudice fa avere 1.000 euro a una insegnante supplente dal 2022 difesa da Anief
SCUOLA – Carta del docente, “un beneficio a destinazione vincolata e tale deve rimanere anche per i docenti a tempo determinato”: lo scrive il Tribunale di Treviso risarcendo un precario con 2.500 euro
SCUOLA – La formazione degli insegnanti è obbligatoria, permanente e strutturale? Sì, allora la Carta docente va pure ai precari: a Treviso 2.500 euro al supplente che ha lavorato “con continuità sino al termine delle lezioni”
CARTA DOCENTE – Per garantire la qualità delle lezioni la scuola deve avere tutti i prof aggiornati, a Marsala il giudice ricorda che non c’è differenza tra chi è di ruolo e precario: 1.000 euro al supplente che ha fatto ricorso con Anief
SCUOLA – La carta docente va data anche per le supplenze ‘brevi e saltuarie’, basta che siano contratti “in successione tra loro”: lo dice il Tribunale di Vicenza nel risarcire un precario con 1.500 euro
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CARTA DOCENTE AI PRECARI – Va pure ai supplenti assunti su cattedre non vacanti su organico di fatto, il Tribunale di Velletri cita la Cassazione e risarcisce con 2.500 euro più interessi un insegnante difeso da Anief
SCUOLA – La Carta del docente va anche ai precari perché svolgono un lavoro identico a chi è di ruolo: il Tribunale di Roma risarcisce un insegnante con 2.000 euro più interessi
CARTA DOCENTE AI PRECARI – Va data anche se le supplenze sono ‘brevi’ e tra una e l’altra vi sono giorni di pausa, basta che siano almeno 180 giorni: a Padova il giudice risarcisce una supplente con 2.000 euro
SCUOLA – Gli insegnanti precari non sono figli di un dio minore, la Carta del docente va anche a loro: a Treviso il giudice risarcisce con 1.500 euro un supplente difeso dai legali Anief
CARTA DEL DOCENTE – Nella scuola non si possono avere docenti non aggiornati e non formati, a Treviso il giudice assegna 1.000 euro a una insegnante: va garantita la qualità dell’insegnamento
SCUOLA – Supplenti annuali unitevi: la Carta del docente è un vostro diritto. A Verona il giudice assegna 2 mila euro alla precaria con “interessi legali e rivalutazione monetaria”. Pacifico (Anief): lo Stato sta spendendo un salasso
SCUOLA – Carta docente ai precari, sentenza record a Pistoia “targata” Anief: un’insegnante recupera 3.500 euro in un colpo solo, pari a sette anni di mancata assegnazione del borsellino elettronico
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SCUOLA – Carta docente, quest’anno tornerà a essere negata anche ai supplenti con contratto fino al 31 agosto. Anief: sempre peggio, 80mila precari in più potrebbero presentare ricorso in tribunale con danni ulteriori per l’erario
SCUOLA – Carta del docente, ne hanno diritto anche gli ex precari oggi di ruolo: a Treviso 2.500 euro ad una insegnante per le supplenze annuali svolte tra il 2018 e il 2023
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SCUOLA – Carta del docente, i precari hanno un passepartout per ottenerla: il ricorso con i legali Anief. A Velletri 1.500 euro a un’insegnante che ha svolto supplenze tra il 2017 e il 2020
SCUOLA – Anche i supplenti devono valorizzare le loro competenze professionali, a Roma il Tribunale condanna l’amministrazione a pagare 1.500 euro a una supplente per mancata assegnazione della Carta del docente
SCUOLA – Anche gli educatori precari hanno pieno diritto alla Carta del docente, dal Tribunale di Rovigo 1.000 euro al supplente che ha presentato ricorso tramite Anief
SCUOLA – Carta del docente, va anche ai precari che svolgono ““servizio temporaneo fino al termine delle attività didattiche”: 2.000 euro dal Tribunale di Vicenza ad una supplente con servizio tra il 2019 e il 2023
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SCUOLA – Carta docente ai precari, a Venezia il tribunale del lavoro dice sì al ricorso Anief: 1.500 euro con rivalutazione all’insegnante che ha svolto tre supplenze annuali prima di entrare in ruolo
CARTA DOCENTE – Se c’è “una significativa continuità della docenza” va anche ai precari con supplenze brevi: il Tribunale di Vicenza assegna 2.500 euro a una prof temporanea perché la durata del contratto “giustifica il pieno riconoscimento”
SCUOLA – Carta docente ai precari, a Verona un supplente recupera 2.500 euro più interessi: la Cassazione non si può contraddire. Anief: infinite le possibilità di vincere il ricorso, ma attenzione al ‘taglione’ della prescrizione
CARTA DOCENTE – Va anche ai precari, il giudice di Paola ricorda che lo dice innanzitutto la Costituzione, poi il Ccnl, il Consiglio di Stato, la Cassazione e la Corte UE: 2.500 euro al supplente che ha …
CARTA DOCENTE – La ratio legis è garantire un costante accesso alla formazione investendo sugli insegnanti: a Vicenza 1.000 euro al supplente che ha fatto ricorso perché il beneficio formativo non può …
SCUOLA – Carta docente ai precari, innumerevoli le sentenze favorevoli: a Vicenza il giudice risarcisce il supplente con 2.000 più interessi e spiega perché la discriminazione deve venire meno. Esulta l’Anief
SCUOLA – Carta docente ai precari, va data perché lo dice l’Unione europea. A Padova altra sentenza a favore di una supplente: il giudice gli fa avere i 1.000 euro negati dall’amministrazione. Anief: attenzione …
CARTA DOCENTE – Va anche ai docenti di sostegno senza specializzazione, lo dice il Tribunale di Verona: 1.000 euro più interessi al supplente perché il titolo “è un elemento inidoneo ad incidere sul contenuto …
CARTA DOCENTE – A Venezia 2.000 euro all’insegnante che ha svolto quattro supplenze, Consiglio di Stato e Corte di Giustizia Ue hanno indicato la strada e ora bisogna percorrerla
SCUOLA – Carta del docente anche ai precari, “la limitazione temporale” del servizio “non può costituire fattore di discriminazione”: a Trapani 1.500 euro al supplente difeso dai legali Anief
SCUOLA – Gli educatori sono maestri a tutti gli effetti, la Carta del docente va pure a loro anche se precari: maxi risarcimento di 3.000 euro dal giudice di Cosenza a un ricorrente difeso dall’Anief
CARTA DOCENTE AI PRECARI – Il Tribunale di Trapani spiega che se va data a chi è in prova non può essere negata ai supplenti annuali: 1.500 euro ad una insegnante difesa da Anief
SCUOLA – Va disapplicata la norma che nega ai precari la Carta del docente, la Cassazione lo scrive e i Tribunali eseguono: a Trapani 1.500 euro di risarcimento a un’insegnante supplente tra il 2021 e il 2024
SCUOLA – Carta docente, va anche ai precari che oggi non insegnano: per il giudice di Padova basta che siano ancora inseriti in graduatoria
CARTA DEL DOCENTE DA 500 EURO – Va pure ai 200mila precari che ogni anno stipulano una supplenza di almeno 150 giorni, lo ricorda il Tribunale di Roma dopo che nel 2023 anche il legislatore si è convinto
CARTA DOCENTE – I precari su organico di diritto e di fatto fanno un lavoro “identico o simile” a chi è di ruolo, per la Corte Giustizia UE è “ingiustificata la diversità di trattamento”: dal Tribunale di Roma 2.000 euro al supplente