correlazioni tra informazione e gerarchie dal calcolitico in poi

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Nei post precedenti abbiamo visto l’impatto dell’oralità e dei simbolismi sulle società. I dati mostrano che durante il calcolitico, attorno al 5000 a.C., inizia una correlazione molto forte tra l’avanzamento delle tecnologie di gestione dell’informazione e i livelli gerarchici che le società diventano in grado di controllare. Prima questa correlazione non c’era ed è dovuta all’introduzione di calendari, liste e sistemi rituali che, a più riprese, iniziano a scandire i ritmi della vita quotidiana della popolazione amministrata da un’élite. In tutto il mondo.

Per prima cosa l’èlite deve avere controllo sulla popolazione e ci riesce con il salario. Come abbiamo visto a proposito degli scambi di beni, il credito alimentare in cambio di lavoro permette ai primi stati di avere dei lavoratori che non si ribellano. Il cibo diventa il salario e lo stato si assume la responsabilità di regolarne la produzione affinché non ci sia mai scarsità. Ma per farlo tutti devono collaborare. Man mano che le popolazioni crescono di numero cresce anche la necessità di coordinare il lavoro collettivo per la produzione agricola. La soluzione che viene adottata è l’utilizzo di un calendario o di liste di simboli, per istituire una routine del comportamento collettivo. Generalmente, da questo stadio evolutivo in poi la complessità delle società aumenta notevolmente e l’informazione per gestirla richiede l’utilizzo di nuovi mezzi e supporti. Soprattutto però richiede che tutta la popolazione sappia cosa deve fare anche senza saper interpretare i simboli dell’élite, ma solo grazie alla pressione sociale e ai rituali collettivi. Come anche altri livelli evolutivi, il passaggio al calendario appare con modalità simili in società lontanissime e senza contatti, dalla Mesopotamia alla Cina e fino al Messico. La presenza di timbri con il sigillo dei re è attestata in Mesopotamia a partire dal 5400 a.C., con la società di Ubaid, ma è solo dal 4000 a.C. con la società di Uruk che i sigilli vengono utilizzati per fini amministrativi. A quel tempo l’élite religiosa impone una massiccia riorganizzazione nella città-stato e, secondo Algaze, Uruk diventa un proto-stato centralizzato basato sulla divisione del lavoro, probabilmente con rituali scanditi da un calendario legato alla produzione agricola e alla religione. Intanto, all’interno del complesso sacerdotale della città appaiono i primi documenti conosciuti in proto-cuneiforme, come le tavolette di Kushim. Kushim è una firma, non sappiamo se il nome di uno scriba o il nome della professione stessa dello scriba ma, a partire dal 3400 a.C. produce una serie di tavolette di argilla che registrano liste di transazioni di orzo, con le quantità e il periodo nel quale è stato consegnato. Dal punto di vista funzionale Kushim era un impiegato della pubblica amministrazione e fungeva da tramite tra la popolazione analfabeta e l’élite alfabetizzata, che prelevava la produzione agricola, presumibilmente per redistribuirla. Come vedremo più nel dettaglio a proposito della religione, a Uruk la casta sacerdotale acquista in questo periodo sempre più potere, la ricchezza si concentra nelle mani di pochi e la tensione sociale aumenta, fino a far collassare la società nel giro di un secolo o due.

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Lo stesso pattern lo troviamo in Messico intorno al 100 d.C., quando l’élite religiosa prende il potere a Teotihuacan, fa costruire la grande piramide, tempio del serpente piumato, e appaiono le prime evidenze di un calendario. Il corpo del serpente piumato Tecalli conteneva nell’iconografia dei nomi di giorni e molto probabilmente era connesso con rituali religiosi che scandivano la vita degli abitanti della città. Gran parte dei ritrovamenti a Teotihuacan suggeriscono che gli abitanti avessero il proprio stile di scrittura e che le società limitrofe adottarono alcuni dei simboli che venivano usati lì, a riprova del fatto che la città era diventata un centro religioso molto influente nella regione. Poi, all’incirca nel 245 d.C., nel Messico centrale appare il vulcano Xitle con una prima violenta eruzione. Questo probabilmente portò alla fine della società degli Epi-Olmechi, plausibilmente con conseguenti scompensi economici nella regione. Lo stesso vulcano eruttò ancora molto violentemente nel 315 d.C. circa distruggendo l’antica città di Cuicuilco e determinando un esodo di rifugiati a Teotihuacan. Non sappiamo bene cosa sia successo ma a un certo punto, anziché respingere i rifugiati, l’élite di Teotihuacan decide di fare delle riforme che portano alla sconsacrazione della piramide del serpente piumato e alla costruzione di nuovi quartieri della città. L’assenza di mura o segni di segregazione fa pensare a una piena integrazione della cultura di Cuicuilco a Teotihuacan e l’aumento di importanza della strada dei morti rispetto alla piramide del serpente piumato fa pensare a un probabile cambio di élite. Con l’integrazione dei rifugiati la città di Teotihuacan cresce rapidamente e si arricchisce, ma il serpente non scompare: nel ciclo storico successivo riappare assieme alla figura del generale Sihyaj K ahk (che letteralmente significa “nato dal fuoco”), il quale viene raffigurato con l’immagine del serpente piumato di Teotihuacan mentre conquista la città di Tikal, sostituendo un re Maya.

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Anche in Cina viene adottato un calendario e succede qualcosa di molto simile. Nel 2300 a.C. la tarda cultura Longshan si espande nelle montagne a ovest dell’odierna regione Shaanxi. Si pensa che l’imperatore Yao conquistò la regione e fondò la città fortificata di Taosi, dove un grosso muro in terra battuta separava le aree residenziali e cerimoniali delle élite da quelle abitate dalla gente comune, a significare lo sviluppo di una società stratificata, non egualitaria. Nel sito di Taosi è stata ritrovata la più antica meridiana astronomica conosciuta in Cina, la prima di cui abbiamo notizia in Asia. Gli antichi cinesi utilizzavano le misurazioni delle ombre per creare calendari menzionati in diversi testi antichi e, anche qui, la funzione principale era probabilmente legata alla giustificazione astrale dei rituali della stagionalità e del lavoro agricolo. Ma gli annali di bambù narrano che il problema principale a Taosi non era tanto la regolazione del lavoro tramite rituali, quanto piuttosto le improvvise inondazioni che distruggevano i raccolti. L’imperatore Yao fece costruire dighe, ma queste non reggevano l’impatto dell’acqua. Il successivo imperatore Shun, grazie all’ingegno di Yu il grande, riuscì a costruire impianti di irrigazione che, anziché cercare di fermare la piena, la convogliavano in molti piccoli canali, in modo da non distruggere i raccolti. L’élite preposta alla gestione del calendario e dei riti religiosi perse probabilmente importanza rispetto agli ingegneri capaci di costruire i sistemi di irrigazione. Verso il 2080 a.C., mentre Taosi era sotto il regno di re Zhong Kang della dinastia Xia, ci fu un’eclissi solare. Gli annali narrano che gli astronomi reali a quel tempo erano licenziosi e ubriachi e non riuscirono a prevederla provocando confusione e panico tra la popolazione. Zhong Kang quindi mandò il nobile Yin a punire i ministri dell’astronomia. Anche qui, nel giro di uno o due secoli, il sistema rituale basato sul calendario viene abbandonato e inizia un periodo di instabilità e guerra. Taosi viene occupata intorno al 2000 a.C., le sue mura interne vengono distrutte e la città viene convertita in un sito di produzione di artefatti di bronzo e giada.

L’Egitto adotta un calendario con la tarda cultura di Naqada, attorno al 3300 a.C., che vede la nascita di una proto-scrittura, il primo esempio di sistemi di irrigazione, lo sviluppo di architetture monumentali e sepolture dell’élite nel tempio di Abydos. Roma introduce il calendario di 12 mesi nel 713 a.C., pochi anni dopo la morte di Romolo e inizia a strutturarsi come società sotto il regno di Numa Pompilio. In Giappone questo passaggio avviene con la cultura Yayoy, che attorno al 300 a.C. introduce la coltivazione del riso e inizia una forte ritualità con la religione shintoista. In indonesia questo passaggio avviene nel 500 d.C. quando il regno di Kalingga importa l’alfabeto pallava dall’India insieme alle prime nozioni di astronomia e fonda una società agricola fortemente basata sulla moralità. Pur con componenti diverse, il pattern si ritrova in tantissime culture e in tutti i punti di campionamento osservati. Tendenzialmente, a questo livello la gestione dell’informazione permette di avere in media 2 livelli di controllo gerarchico.

Nel prossimo post, tra due lunedì, vedremo con i dati l’impatto delle scuole, il livello successivo delle innovazioni in campo di gestione dell’informazione.



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