cosa si rischia e come riconoscerlo

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Chi vive in una città italiana sa bene quanto sia difficile trovare parcheggio. Alcuni, esasperati dalla continua ricerca di un posto per l’auto, adottano soluzioni creative, come la celebre “sedia di riserva” per tenere occupato lo spazio sotto casa. Ma tra i metodi più diffusi e controversi, ce n’è uno più insospettabile, ovvero l’uso del passo carrabile falso: un cartello apposto senza autorizzazione per impedire la sosta agli altri automobilisti. In passato, questa pratica era molto comune, con cartelli fai-da-te che spuntavano ovunque, spesso scritti a mano o acquistati in ferramenta. Oggi, però, la legge è chiara: chi utilizza un passo carrabile abusivo rischia multe salate e conseguenze legali. Vediamo nel dettaglio come funziona un passo carrabile, come riconoscere quelli falsi e quali sanzioni sono previste per chi ne fa uso.

Cosa si intende per passo carrabile?

Il passo carrabile è un accesso che consente il passaggio di veicoli da una strada pubblica a un’area privata, come un garage, un cortile o un parcheggio. Si tratta di un’area in cui la sosta è vietata per permettere un ingresso e un’uscita agevoli. Tuttavia, affinché sia valido, deve essere autorizzato (o revocato) dall’ente proprietario della strada; nei centri urbani è solitamente il Comune, il cui stemma e nominativo vengono indicati in chiaro sull’apposito segnale. Ma questo non è l’unico segno distintivo per riconoscere un vero passo carrabile, da uno falso, o da un passo carraio. Vediamo come distinguerli.

Che differenza c’è tra passo carrabile e passo carraio?

Spesso i termini “passo carrabile” e “passo carraio” vengono usati come sinonimi, ma esistono alcune differenze. Il passo carrabile è un accesso che prevede un’area modificata per facilitare l’ingresso dei veicoli, e necessita di un’autorizzazione comunale, o dell’ente gestore del tratto di strada. Il passo carraio, invece, è un accesso a raso, ovvero un semplice varco senza modifiche al piano stradale, che può essere comunque soggetto a regolamentazione. Entrambi, devono essere riconoscibili e autorizzati, altrimenti sono abusivi. Ecco come riconoscerli.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Cosa deve avere un passo carrabile per essere valido?

Tutti i cartelli dei passi carrabili devono essere autorizzati, ben visibili e posizionati correttamente. Inoltre, prevedono il pagamento di un canone per l’occupazione del suolo pubblico.

Nella maggior parte dei casi si riconoscono per la presenza dello scudo civico, ossia lo stemma araldico con il nome del Comune, o dell’ente responsabile del tratto di strada. Tuttavia, per essere riconosciuti legalmente, devono essere esposti tramite cartello ufficiale con alcuni elementi distintivi ben riconoscibili, quali:

  • il simbolo del divieto di sosta.
  • la scritta “Passo carrabile”.
  • il nome e il logo dell’ente che ha rilasciato l’autorizzazione.
  • il numero e la data dell’autorizzazione.

Come riconoscere un passo carrabile falso?

Non tutti i passi carrabili che si vedono in città sono autentici, pur riportando alcune delle informazioni succitate. Ecco alcuni segnali per riconoscere quelli falsi o abusivi:

  • Cartello senza timbro ufficiale: un cartello comprato in ferramenta o stampato a casa non ha alcun valore legale.
  • Mancanza del numero di autorizzazione: se il cartello non riporta il numero e la data dell’autorizzazione comunale, è illegale.
  • Scritta generica: frasi come “Lasciare libero” o “Passo carrabile” senza il segnale ufficiale non hanno valore.
  • Posizionamento errato: il cartello deve essere parallelo alla strada, ben visibile e vicino al varco d’accesso.
  • Accesso inesistente: se dietro il cartello non c’è un effettivo ingresso per i veicoli, si tratta di un abuso. Inoltre, il varco deve essere di dimensioni tali da consentire il passaggio dei veicoli.
  • Oggetti posizionati davanti: fioriere, bidoni o altri ostacoli non autorizzati per impedire il parcheggio indicano un tentativo di appropriazione indebita di suolo pubblico.

Cosa dice la legge sul passo carrabile?

L’installazione di un cartello di passo carrabile senza autorizzazione è un illecito amministrativo, ma se accompagnata da condotte come l’occupazione indebita di suolo pubblico, può avere implicazioni più serie, fino alla configurazione di un reato penale, soprattutto in caso di incidenti causati dall’illecito. L’articolo 22 del Codice della Strada stabilisce chiaramente che l’installazione deve essere autorizzata dall’ente proprietario della strada e deve rispettare precise caratteristiche. In caso contrario, chi appone un cartello abusivo rischia una sanzione amministrativa pecuniaria che varia in base alla violazione e ai casi specifici. Ecco una panoramica delle situazioni punite dalla legge: 

  • Cartello non autorizzato o falso: per questo illecito amministrativo, la multa è da 42 a 173 euro.
  • Apertura di un accesso non autorizzato: la sanzione sale da un minimo di 173 a 694 euro, con obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a proprie spese. 
  • Ostruzione abusiva dello spazio pubblico: se vengono posizionati ostacoli per impedire la sosta, si rischia una denuncia per occupazione abusiva di suolo pubblico, con possibili sanzioni amministrative e penali.
  • Uso improprio del passo carrabile: il proprietario del passo carrabile non può parcheggiare davanti al proprio ingresso, pena il rischio di multa e rimozione del veicolo.


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