Incendio Reggio Emilia Inalca oggi: indagini sulle cause, analisi sull’aria e futuro dei lavoratori

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


REGGIO EMILIA. Un calore tanto intenso da sciogliere le tapparelle delle case vicine. Nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 febbraio è divampato un incendio nello stabilimento Inalca di via Due Canali a Reggio Emilia. La ditta rientra nella galassia del Gruppo Cremonini, colosso europeo nel settore delle carni bovine, di cui è leader in Italia nella produzione di hamburger e di carni in scatola.

In campo 45 vigili del fuoco

L’allarme è stato dato intorno all’una di notte da una guardia giurata. I vigili del fuoco di Reggio Emilia si sono fiondati sul posto, richiedendo il supporto dei colleghi di Modena, Parma e Bologna. Sul luogo dell’incendio sono arrivati quindici mezzi e quarantacinque vigili del fuoco. Da Modena e Sassuolo sono arrivate tre squadre con quattro mezzi: un’autopompa, due autobotti e un’autoscala. Dal Comune di Reggio Emilia è arrivato l’invito a tenere chiuse le finestre fino a nuova comunicazione, in attesa delle analisi sulla qualità dell’aria.

Microcredito

per le aziende

 

La nota dell’azienda

«Nessuna persona è stata coinvolta nell’incendio: questa è stata la prima preoccupazione dell’azienda ed è confermato che nessuna persona ha subito danno». Lo chiarisce Inalca in una nota. «I dispositivi di sicurezza hanno permesso di diramare tempestivamente l’allarme antincendio, consentendo un intervento rapido dei vigili del fuoco», precisa l’azienda. Sulle cause, «al momento è prematura qualsiasi considerazione: sono in corso le indagini da parte delle autorità competenti». Lo stabilimento, aggiunge Inalca, era destinato alla lavorazione di carni fresche per conto terzi, con prodotti confezionati destinati alla grande distribuzione, e ora si «sta riprogrammando la produzione negli altri stabilimenti del Gruppo. L’azienda è impegnata a garantire il futuro dei circa 180 lavoratori. Con le parti sociali saranno attivati gli ammortizzatori sociali a tutela dei livelli occupazionali. Per quanto riguarda l’impatto ambientale, al momento non sono segnalate situazioni di eventuali contaminazioni».

La Procura ha aperto un fascicolo

La Procura di Reggio Emilia, intanto, ha aperto un fascicolo. I pm reggiani al momento non escludono nessuna ipotesi, anche se i primi elementi raccolti porterebbero ad escludere la presenza di dolo. Le indagini sono coordinate dalla Procura reggiana e affidate alla Squadra mobile della Questura di Reggio e ai vigili del fuoco. Nel frattempo, il Comune di Reggio Emilia ha emesso una comunicazione in cui richiede alle persone residenti e operanti nell’area attigua a via Due Canali, dove ha sede lo stabilimento, di mantenere le finestre chiuse a causa della massiccia quantità di fumo e polveri sottili presenti nell’aria.

Le prime analisi sulla qualità dell’aria

Le prime analisi dopo l’incendio all’Inalca di Reggio Emilia rilevano valori al di sotto dei limiti, ma sono stati avviati monitoraggi a più lunga durata nelle prossime 24-48 ore. Lo comunica l’Arpae Emilia-Romagna. «Un incendio di considerevoli dimensioni è divampato questa notte intorno all’una nello stabilimento della Inalca di Reggio Emilia, in via Due Canali,13, coinvolgendo anche l’area della ditta Quanta Stock&Go – si legge nella nota di Arpae – Il Servizio territoriale di Reggio Emilia di Arpae è stato allertato intorno alle 7.30 ed è intervenuto sul posto con otto operatori. La ditta Inalca è in possesso di un’autorizzazione integrata ambientale con titolarità dal 2016 per l’attività di lavorazione di materie prime animali, con confezionamento del prodotto finito. I tecnici di Arpae hanno effettuato i campionamenti degli inquinanti tipici della combustione nelle aree esterne all’impianto, con fiale di adsorbimento a lettura diretta (formaldeide e acroleina, in considerazione della combustione dei contenitori in materiale plastico utilizzati per il confezionamento) ottenendo valori al di sotto del limite di rilevabilità strumentale – prosegue Arpae – Sono stati inoltre effettuati campionamenti istantanei mediante campionatore a sacche, i cui risultati saranno disponibili nei prossimi giorni. Dalla sala meteo di Arpae sono state ottenute indicazioni circa le previsioni di direzione e intensità dei venti nella zona circostante l’evento: è stata rilevata una debolissima circolazione con intensità del vento tra 1 e 1,5 m/s. La direzione era stata da sud-ovest nelle ore prima delle 8, per poi virare da est». «Per seguire l’evoluzione dell’evento fino alla sua completa risoluzione, alla luce anche delle informazioni meteorologiche acquisite, sono stati individuati alcuni punti in cui effettuare monitoraggi di più lunga durata con campionatori passivi (24-48 ore) di composti organici volatili (Cov) – continua – Nell’area cortiliva del liceo scientifico statale Aldo Moro è stato posizionato un campionatore alto volume i cui filtri, sostituiti in base all’evoluzione dell’incendio, saranno poi inviati al laboratorio di Arpae per la determinazione dei microinquinanti dispersi in atmosfera. Un secondo campionatore alto volume è stato invece posto all’interno del cortile della scuola dell’infanzia Maria Vergine Madre, in via Giovanni Rinaldi 40/A. I risultati di questi rilievi saranno comunicati agli enti del territorio appena disponibili. Nei prossimi giorni Arpae proseguirà gli accertamenti e le verifiche finalizzate a seguire le operazioni di messa in sicurezza dell’area e di corretto smaltimento dei rifiuti generati dall’incendio».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link