“Non chiamatelo condono” – Il Tempo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 



Il leghista: “Ogni anno 40-50 miliardi di imposte non pagate» Un progetto che «vuole essere una soluzione definitiva”

Gaetano Mineo

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Non si tratta di un condono, poiché le imprese e i contribuenti sono tenuti apagare integralmente quanto dovuto al Fisco. L’obiettivo del disegno di legge sulla rottamazione è risolvere il problema tasse in modo strutturale. È convinto e fiducioso, Alberto Gusmeroli, deputato della Lega e presidente della Commissione attività produttive, anche sulla possibilità di persuadere gli alleati sulla bontà del provvedimento.

Onorevole Gusmeroli, partiamo dal disegno di legge sulla rottamazione.
«È stato depositato in novembre alla Camera ela scorsa settimana al Senato, e prevede la possibilità di rateizzare in dieci anni tutto l’arretrato di imposte, tasse e contributi degli italiani. Si tratta di un’operazione che copre un periodo specifico, fino al 31 dicembre 2023».

Da cosa nasce l’idea di questo disegno di legge?
«Nasce dalle criticità emerse dalle precedenti rottamazioni. Queste, avevano una durata troppo breve e prevedevano anticipi troppo elevati, rendendo difficile per molti cittadini regolarizzare le loro posizioni. Stiamo parlando di imposte dichiarate ma non versate, spesso a causa di crisi economiche o sanitarie, come quella del Covid».

Quali sono gli obiettivi principali di questa proposta?
«Il primo obiettivo è permettere a milioni di italiani di risolvere gli arretrati per imposte e contributi, parliamo di Pmi, artigiani, commercianti, liberi professionisti, ma anche dipendenti e pensionati. Il secondo è affrontare un problema strutturale nel bilancio dello Stato: ogni anno crescono di 40-50 miliardi le imposte dichiarate ma non versate dai cittadini. Solo tra il 2017 e il 2023, gli arretrati per imposte e contributi sono saliti di 380 miliardi. Questo progetto vuole aiutare i cittadini a pagare sia il vecchio che il nuovo, evitando che si ritrovino di nuovo in difficoltà dopo pochi anni».

Come funziona esattamente il piano di rateizzazione?
«Il piano prevede 120 rate mensili, tutte uguali, da pagare in dieci anni. A differenza delle vecchie rottamazioni, non si decade se si ritarda di un giorno o se si salta una rata, ma solo se si accumulano otto rate non pagate. Questo perché vogliamo distinguere tra chi ha difficoltà temporanee e chi invece non ha intenzione di pagare».

Qual è l’impatto strutturale di questa norma?
«Sei cittadini riescono a pagare le rate comodamente, possono anche pagare le imposte dell’anno in corso. Questo significa che lo Stato, senza aumentare la tassazione, incassa di più e può ridurre anche le tasse per tutti. È un’operazione strutturale, in sostanza, perché risolve il passato e permette di guardare al futuro con maggiore serenità».

C’è chi sostiene che questa sia una forma di condono.
«Non è un condono. Le imposte si pagano tutte, semplicemente in dieci anni. Se fosse un condono, lo avrebbero fatto tutti i governi precedenti, Renzi, Gentiloni, Conte. Invece, questo progetto vuole essere una soluzione definitiva e ben strutturata».

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Qual è la posizione degli alleati di governo su questo progetto?
«La Lega si sta impegnando al massimo per convincere gli alleati. Questo progetto era nel programma del centrodestra e riteniamo che la politica debba stare vicino alla gente, soprattutto in un momento in cui milioni di italiani stanno subendo pignoramenti, chiusure e fallimenti avendo milioni di cittadini arretrati fiscali o contributivi. In ogni caso, riteniamo che nelle prossime settimane come sempre accaduto quando si tratta del bene degli italiani, riusciremo a trovare una intesa con gli alleati».

Passiamo al concordato preventivo biennale: imprese e artigiani hanno manifestato una serie di criticità.
«Il concordato preventivo ha evidenziato dei forti limiti, soprattutto nella previsione futura dei redditi. Noi proponiamo la flat tax incrementale, che prevede di pagare il 15 per cento sull’incremento del reddito da un anno all’altro. È un sistema più semplice e meno problematico, che spinge l’emersione senza le criticità del concordato preventivo».

Matteo Salvini ha convocato per mercoledì il Consiglio federale della Lega.
«Il tema principale sarà proprio la rateizzazione lunga degli arretrati di imposte, tasse e contributi. È una grande operazione di tranquillità fiscale, ripeto, utile per sanare il passato e permettere agli italiani di guardare al futuro con serenità».

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link